Approfondiamo la teoria sulla presunta esistenza dei rettiliani. Da dove trae spunto e quali sono i personaggi famosi ritenuti tali.
Tra le teorie ritenute complottistiche che circolano con una certa frequenza ormai da anni sui vari Social, troviamo quella relativa alla presunta presenza dei rettiliani. Esseri inquietanti, metà uomo e metà rettili, che si troverebbero tra gli esseri umani allo scopo di controllarli in modo subdolo.
Molti personaggi importanti, soprattutto governanti e milionari, vengono ciclicamente assimilati ai rettiliani. Con i sostenitori di questa teoria che cercano anche presunte prove con tanto di foto o video. Andando a cogliere questo o quel particolare del volto, del corpo, dello sguardo, del modo di esprimersi, ecc.
In genere, la teoria sull’esistenza dei rettiliani trova consenso tra coloro che appoggiano altre teorie considerate complottiste, come quelle relative al fatto che la Terra sia piatta o che in cielo siano sparate delle scie chimiche per controllare i fenomeni metereologici.
Vediamo di seguito chi sono i rettiliani, come nasce questa teoria e chi viene considerato rettiliano nella realtà.
Chi sono i rettiliani
Come riporta Wikipedia, i rettiliani sono citati nella narrativa fantasy e fantascientifica, nel Cinema, nell’ufologia e, come detto nell’incipit, nelle teorie del complotto.
A renderli noti ai più è stato David Icke, il quale ritiene che esistano alieni mutaforma che avrebbero assunto le fattezze umane allo scopo di controllare la Terra e manipolare la società tramite il potere politico. Icke ritiene infatti che molti leader mondiali siano in realtà dei rettiliani. O, comunque, siano da loro manipolati tramite tecniche di controllo mentale.
David Icke, in realtà, sta semplicemente attingendo da libri del passato di altri autori. Un sondaggio effettuato negli Usa asserisce che questa teoria sia ritenuta vera dal 4% degli elettori americani. Il doppio rispetto a quanti credono che la Terra sia piatta (2%).
Altre teorie sostengono inoltre che la spinta verso un’alimentazione basata sugli insetti abbia come scopo celato quello di diffondere l’esistenza di uomini lucertola, poiché il DNA dei rettili si collegherebbe a quello degli esseri umani. Si tratta però di una teoria strampalata, senza alcuna valenza scientifica.
Non mancano poi varie testimonianze di persone che affermano di essere state rapite da UFO e di aver avuto contatti con rettiliani. Una delle testimonianze più famose, anche perché tra le prime, risale al 1967: il fatto sarebbe accaduto ad Ashland (Nebraska), dove l’agente di polizia Herbert Schirmer (22enne all’epoca dei fatti), asserì di essere salito a bordo di un UFO e di aver avuto un contatto con rettiliani.
Esistono infine altri modo per definire questi esseri: rettoidi, uomini lucertola, rettiloidi, sauriani o draconici.
Come nasce la teoria sull’esistenza dei rettiliani
La teoria del complotto rettiliano trova le sue origini ne “Il regno fantasma”, pubblicato su Weird Tales nell’agosto 1929, ad opera di Robert E. Howard, famoso per aver scritto Conan il Barbaro.
In questa opera si parla per la prima volta di “uomini serpente“, attingendo a sua volta alle idee teosofiche dei “mondi perduti” di Atlantide e Lemuria, e in particolare a La dottrina segreta di Helena Blavatsky (1888). La quale ipotizza l’esistenza di una razza di “uomini drago” che avrebbe in passato popolato il continente mitologico di Lemuria.
Howard ha fatto proseliti tra altri autori, come Clark Ashton Smith e H.P. Lovecraft. I tre autori vengono convenzionalmente assimilati in un filone letterario chiamato “ciclo di Cthulhu“.
Un altro autore che ha attinto molto da questa teoria è Maurice Doreal (noto anche come Claude Doggins), il quale negli anni ’40 propose un opuscolo intitolato “Misteri del Gobi“, nel quale si fa riferimento ai rettiliani. Così come in altre opere, come il poema “Le tavolette di smeraldo“.
David Icke chi è
David Vaughan Icke viene oggi considerato il principale divulgatore a livello mondiale della teoria sull’esistenza dei rettiliani.
Nato a Leicester il 29 aprile 1952. Prima di dedicarsi alla sua carriera da scrittore è stato occasionalmente anche calciatore, conduttore televisivo per la BBC ed esponente del Partito Verde di Inghilterra e Galles.
La sua letteratura è piena di teorie della cospirazione, anche riguardanti il Nuovo ordine mondiale, l’ufologia, la New Age e la teoria del complotto giudaico. Ma si è occupato anche di geopolitica, formulando teorie complottiste sugli attacchi dell’11 settembre 2001, sulla guerra in Iraq del 2003, sul conflitto israelo-palestinese, ecc.
Le teorie complottiste di Icke sono note in una cinquantina di paesi nel mondo e alle sue conferenze hanno partecipato fino a 6.000 persone.
Oltre agli autori succitati, in merito alla teoria del complotto rettiliano David Icke attingerebbe però nei suoi scritti e nei suoi discorsi anche alle leggende pseudostoriche sviluppatesi durante il colonialismo africano, riguardo al Grande Zimbabwe e al mokele-mbembe. Quest’ultima sarebbe una creatura la cui esistenza non è ancora ad oggi dimostrata, la quale, secondo quanto affermano alcuni indigeni della Repubblica del Congo, vivrebbe a 800 chilometri a nord di Brazzaville, nella regione di Likouala, in una vasta palude di 130.000 chilometri quadrati.
Personaggi famosi ritenuti rettiliani
Sempre Icke ritiene che molti potenti della storia siano imparentati con rettiliani. Egli cita come esempi la dinastia merovingia, i Rothschild, la famiglia Bush e la famiglia reale britannica.
Altri VIP considerati rettiliani dalla vulgata Social sono Jeff Bezos, Elon Musk, Mark Zuckerberg o Barack Obama, per citarne alcuni. Anche alcuni politici nostrani sono considerati rettiliani, come Mario Monti e Mario Draghi. Ma forse, in questo caso si tratta più di una associazione legata ai sacrifici economici a cui tali governanti ci hanno costretti.
A proposito di teorie del complotto, conoscete anche la teoria della Terra cava? Ne abbiamo parlato qui.