Giuseppe Anatrelli, la triste storia del Geometra Calboni

Giuseppe Anatrelli, la triste storia del Geometra Calboni

In molti ricorderanno il mitico Geometra Calboni nei primi tre film dedicati allo sfortunato ragionier Fantozzi. Come noto, interpretato dal grande Paolo Villaggio. Calboni, invece, era interpretato a sua volta dall’attore napoletano Giuseppe Anatrelli.

Calboni rappresentava lo stereotipo del dipendente ruffiano, lecchino, asservito ai capi. Capace di tradire i colleghi o di rendersi protagonista di altre meschinità al lavoro, pur di far carriera.

Un uomo comunque distinto, dagli atteggiamenti eleganti, seppur affetto da gravi disturbi intestinali, come sarà raccontato con il consueto taglio tragicamente comico tipico della serie, in Fantozzi contro tutti. Dove saranno definiti Ventilatio Intestinalis Putrens.

Fantozzi contro tutti sarà l’ultimo film di Giuseppe Anatrelli. Ripercorriamo la storia di questo attore di grande talento, spentosi però troppo presto.

La storia di Giuseppe Anatrelli

Giuseppe Anatrelli, detto Geppino, è nato a Napoli il 3 gennaio 1925. Si è formato nella scuola della rivista e della filodrammatica, interpretando quasi sempre ruoli brillanti. Esordì in giovane età nei teatri partenopei quando era in corso la Seconda guerra mondiale, interpretando le burlette, un melodramma in vernacolo molto in voga in quegli anni. Una reinterpretazione italiana della pochade francese, un canovaccio in voga in terra transalpina nel 1800.

Finita la guerra e fino al 1954, fece parte della compagnia teatrale di Eduardo De Filippo, figurando anche in una delle più importanti e conosciute commedie del grande Eduardo Scarpetta, padre di quest’ultimo: Miseria e nobiltà, il 2 ottobre 1953. La sua carriera proseguirà per il resto degli anni ’50 nel teatro comico insieme ai fratelli di quest’ultimo, quando avvenne la scissione tra loro, ovvero Peppino e Titina De Filippo.

Nel decennio successivo, Anatrelli lavorerà ancora a teatro con il concittadino Guido Mazzella. Tuttavia, parallelamente, inizierà anche la carriera cinematografica in piccoli ruoli.

Il ruolo del Geometra Calboni

Il primo ruolo di una certa importanza nel Cinema arriverà solo nel 1975, quando Anatrelli aveva già cinquant’anni. A conferirglielo il regista Bruno Gaburro nella pellicola Il letto in piazza. Sebbene la consacrazione arrivò sempre quell’anno, proprio con l’interpretazione dell’arrivista e ruffiano geometra Luciano Calboni nei primi tre film della saga dedicata al ragionier Ugo Fantozzi. Ispirata da due libri di Paolo Villaggio: Fantozzi e Il secondo tragico libro di Fantozzi. Ovvero:

  • Fantozzi (1975);
  • Il secondo tragico Fantozzi (1976);
  • Fantozzi contro tutti (1980).

I primi due sono stati diretti da Luciano Salce (il quale appare anche in un cameo durante una battuta di caccia, ovvero il dipendente con il labbro leporino preso di mira dagli altri cacciatori), mentre la terza pellicola è stata diretta da Neri Parenti.

Il geometra Calboni rimase senza dubbio il suo ruolo più famoso. Anatrelli, insieme a Paolo Villaggio nei panni di Fantozzi, e ad un altro attore napoletano dalla lunga carriera teatrale e cinematografica, Gigi Reder in quelli del mitico ragionier Filini, formerà una sorta di trio comico. Su tutti, si ricorderà il siparietto inscenato nel secondo film di Fantozzi, quando si recano in un night club: l’Ippopotamo. Mentre Calboni fa il gradasso, senza avere un soldo in tasca, gli altri due appariranno molto più imbranati e non a loro agio.

La serata, peraltro, finirà anche in malo modo per loro due, visto che Filini le prenderà di santa ragione dai tanti tassisti chiamati inutilmente da Calboni, e che vorranno essere giustamente pagati. Mentre Fantozzi si troverà sbattuto fuori casa sempre da Calboni, che nel frattempo se ne è impossessato con una “accompagnatrice” adescata nel locale.

Nei film si vede Calboni chiamare Fantozzi “puccettone“, stritolandolo con un esageratamente affettuoso pizzico sulla guancia.

Un’altra scena indimenticabile che vede protagonista Calboni è quella suddetta relativa ai suoi problemi di flatulenze. Per i quali prima incolperà il collega Fantozzi nel wagon-lits di un treno, tanto da farlo espellere nel cuore della notte dal resto del gruppo, e poi farà crollare malamente i colleghi mentre tentano di scalare una montagna durante una gita aziendale.

I film di Giuseppe Anatrelli oltre il geometra Calboni

Oltre alle pellicole di Fantozzi e a quella d’esordio, Anatrelli comparirà anche in:

  • Detenuto in attesa di giudizio (1971) di Nanni Loy;
  • Sgarro alla Camorra (1973), di Ettore Maria Fizzarotti
  • La donna della domenica (1975) di Luigi Comencini;
  • Tre tigri contro tre tigri (1977) di Steno e Sergio Corbucci;
  • Doppio delitto (1977) di Steno;
  • Figlio mio sono innocente! (1978) di Carlo Caiano.

Si tratterà comunque soprattutto di ruoli secondari, che poco sfrutteranno il suo talento.

Anatrelli sarà impegnato anche in sceneggiati televisivi, come:

  • Il marsigliese (1975), ove interpretò il ruolo di Pascalino Agnone, camorrista napoletano;
  • Storie della camorra (1978);
  • L’eredità della priora (1980).

Come è morto Giuseppe Anatrelli

L’attore partenopeo non avrà occasione di riscattarsi: infatti, morì improvvisamente nella notte del 25 ottobre 1981, all’età di 56 anni, a causa di un infarto, nella sua casa di Napoli di viale Colli Aminei, dove viveva insieme con la sorella. Riposa nel cimitero di Miano, quartiere a Nord di Napoli.

Alla sua memoria venne dedicato il film Fantozzi subisce ancora (1983), quarto della saga. Il personaggio di Calboni venne affidato a Riccardo Garrone, per poi non apparire più nei successivi film dedicati al celebre ragioniere. Il personaggio, inoltre, non sarà nemmeno più citato, come se non fosse mai esistito.

Va anche aggiunto che proprio da questo quarto episodio in poi, i film di Fantozzi perderanno gradualmente qualità, fino agli ultimi che ridicolizzano lo stesso Villaggio. Pur comunque trasponendo con la stessa fedeltà dei primi film i mali e i difetti del nostro paese.

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