L’Unione europea sta gradualmente inserendo insetti nei cibi, conformandoci così a quanto appartiene alla cultura asiatica, in nome del rispetto dell’ambiente.
Il che ha provocato, oltre che disgusto, anche una levata di scudi in difesa di un settore fatto di eccellenze come la filiera agroalimentare del nostro paese.
In realtà, noi gli insetti nei cibi li mangiamo già senza saperlo. Ecco in quali sono contenuti.
In quali cibi sono contenuti insetti
Come riporta Ohga, oltre che il colore rosso, cibi o bevande come Spritz, yogurt alla fragola o ai frutti di bosco, succo d’arancia rosso, caramelle gommose, hanno anche in comune il modo con come molte aziende ottengono quel colore così attraente. È infatti il risultato di un particolare colorante naturale ottenuto dall’essiccazione della cocciniglia.
O, per meglio dire, di tante cocciniglie. Infatti, per ottenere un chilo di colorante “cocciniglia” servono tra gli 80 mila e i 100 mila esemplari. Si tratta di un piccolissimo insetto appartenente alla stessa famiglia della coccinella.
Per ottenere il colorante rosso – utilizzato da anni nell’industria alimentare e spesso indicato con la sigla E120 – si utilizzano le femmine gravide di questa specie, le quali secernano più liquido. Una volta essiccate, le cocciniglie vengono macinate per ottenere una specie di polvere.
La sostanza rossa che si ottiene da questo procedimento – che causa meno scalpore e proteste rispetto alla macellazione di bovini, ovini e suini, ma di fatto lo scopo è lo stesso – si chiama acido carminico.
Ecco dunque dove mangi o bevi cocciniglia senza saperlo:
- Caramelle gommose colorate
- Yogurt (quelli alla fragola o ai frutti di bosco, in genere i gusti associati ai colori rosso/rosa)
- Succhi di frutta rossi
- Bevande energetiche al gusto arancia rosso, fragola e simili
- Drink alcolici come lo spritz
Come ha spiegato la dottoressa Rosantonietta Scramaglia, docente Università IULM e membro Comitato Scientifico CSS, “ogni anno in media il consumo inconsapevole di insetti si aggira sui 500 gr“.
Inoltre, possono essere presenti frammenti di insetti, come in una barretta di cioccolato fino a otto parti di insetti. Così come nell’insalata, nel caffè, nel cacao nelle passate di pomodoro e nelle farine.
Insetti nei cibi: non esistono limiti di legge
Per frammenti, come riferisce Focus, si intende zampette, antenne e ali. Non essendo componenti nocive, in Italia non esistono limiti di legge per il loro utilizzo. Inoltre, con la politica dei nulla osta da parte dell’Unione europea, le cose peggioreranno.
Negli Stati Uniti sono invece molto più severi a riguardo. Qui gli alimenti possono generalmente contenere al massimo 50 frammenti di insetti in 50 grammi di prodotto.