Sarkozy ammette: ‘abbiamo bisogno della Russia e loro di noi’

In un’intervista al giornale Le Figaro, l’ex presidente francese Sarkozy ha avanzato soluzioni per risolvere i contrasti con la Russia.

Nicolas Sarkozy è stato presidente della Francia dal 2007 al 2012, prendendo l’eredità di Jacques Chirac, dei cui governi era stato più volte Ministro (delle finanze e degli interni) sebbene i rapporti tra i due non fossero idilliaci.

La presidenza Sarkozy è stata molto controversa e di sicuro anche particolarmente ostile verso l’Italia. Su tutte, primeggia la decisione (presa insieme ai britannici, con l’avallo americano) di rimuovere Gheddafi, portando alla gran mole di sbarchi che dal 2011 a oggi funesta le nostre coste (qui abbiamo parlato della disfatta della Meloni). Nonché alla fuoriuscita dal mercato libico delle aziende energetiche ed edili italiane che ivi lavoravano (appannaggio proprio di quelle francesi e britanniche) e alla perdita dell’importazione di gas dalla Libia a prezzi vantaggiosi.

Ma subito dopo possiamo tranquillamente piazzarci la politica economica europea impostata accodandosi alle decisioni della Merkel. Rendendo così la Francia una sorta di socio minoritario della Germania.

Ritiratosi dalla scena politica, giunto definitivamente nel 2016 in seguito alla sconfitta alle primarie dell’Ump, ha affrontato varie vicende giudiziarie. E in queste ore sta facendo discutere un’intervista lo storico quotidiano Le Figaro, nel corso del quale ha ammesso che la Russia è importante per la Francia e viceversa. Cosa che, ovviamente, ha indignato i media mainstream.

Del resto, occorre ammettere che Emmanuel Macron è stato forse l’unico tra i paesi più importanti dell’Ue a cercare di mantenere la comunicazione con Vladimir Putin.

Per Sarkozy la Francia ha bisogno della Russia e viceversa

Nel corso dell’intervista, ripresa anche dal sito France24, l’ex presidente francese, sposato con l’artista Carla Bruni, ha toccato vari temi. Ha evocato il referendum come possibile risoluzione del conflitto:

Gli ucraini … vorranno riconquistare ciò che è stato ingiustamente preso da loro. Ma se non riescono a gestirlo completamente, la scelta sarà tra un conflitto congelato … o prendere la strada maestra con referendum rigorosamente supervisionati dalla comunità internazionale

Per quanto concerne la Crimea, invece, Sarkozy ammette che il territorio sia prevalentemente russofono e che il referendum sia legittimo:

qualsiasi ritorno al modo in cui le cose prima erano un’illusione (…) Un referendum incontestabile … sarà necessario per consolidare lo stato attuale delle cose

Ha poi recriminato il ruolo che ebbe quando la Russia invase la Georgia, nel dissuadere Putin ad andare oltre. Un ruolo, come noto, recriminato anche da Silvio Berlusconi:

ho convinto ( Putin ) a ritirare i suoi carri armati (…) La Russia è il vicino dell’Europa e rimarrà tale (…) Diplomazia, discussioni e colloqui rimangono l’unico modo per trovare una soluzione accettabile. Niente è possibile senza compromessi

Per quanto riguarda l’ingresso dell’Ucraina nella NATO, ha invece affermato che dovrebbe rimanere in una posizione neutrale, come gli accordi di Minsk del 2014 sanciscono:

Ucraina dovrebbe rimanere “neutro” e non avere posto nell’UE o nella NATO

Sarkozy sulla Russia: le pesanti repliche

Le parole di Nicolas Sarkozy hanno ovviamente sollevato un polverone, sia in Ucraina che nella stessa Francia. Mykhailo Podolyak – un aiutante senior del presidente Volodymyr Zelensky – ha bollato le parole dell’ex presidente come “logica criminale“:

Non puoi scambiare i territori di altre persone perché hai paura di qualcuno o perché sei amico di criminali (…) Mentre era in carica, Sarkozy aveva partecipato deliberatamente a una cospirazione criminale per il sequestro della Russia nei territori ucraini

L’ex presidente – che ha trascorso gran parte del suo tempo da quando ha lasciato l’ufficio combattendo una serie di casi legali – è stato anche attaccato in Francia. Julien Bayou, un anziano deputato del Partito Verde, in un’intervista all’emittente LCI ha bollato l’intervista come “lunatica” e “scioccante“.

Sarkozy “dovrebbe essere considerato un influencer russo“, ha dichiarato. Bayou ha ricordato un’indagine in corso sui redditizi legami di Sarkozy con una compagnia assicurativa russa con l’accusa di influenza che spaccia e nasconde i crimini.

L’ex consigliere dell’intelligence di Sarkozy, Jerome Poirot, ha detto a LCI che le parole dell’ex presidente sono state “vergognose“:

Non ha alcuna prospettiva su ciò che è accaduto o su ciò che ha fatto durante il suo mandato 2007-2012

Ha poi ricordato che Sarkozy è stata una delle voci chiave contro la Georgia e l’Ucraina che si sono unite alla NATO nel 2008, il che non ha impedito le successive invasioni della Russia di entrambi i paesi.

Quali erano le linee rosse del presidente Sarkozy? Qual è stata la sua visione per la sicurezza della Francia? Ti stai arrendendo a quello che Vladimir Putin voleva?

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