Pierino Bilancione, da De Sica alla storica gelateria: la sua curiosa storia

Pierino Bilancione, da De Sica alla storica gelateria: la sua curiosa storia

Pierino Bilancione è apparso a soli 8 anni nel film a episodi L’oro di Napoli, del 1954. Ha poi aperto un’apprezzata gelateria.

Il Cinema, si sa, sforna tanti bambini prodigio“. Molti dei quali però da grandi finiscono per deludere le grandi aspettative intorno a loro, nutrite dai genitori, dai fan, dagli addetti ai lavori e ovviamente da se stessi. Vuoi per scelte diverse prese in età adulta, vuoi perché crescendo non sono riusciti ad adattarsi a nuovi ruoli proposti, adeguati di volta in volta alle nuove caratteristiche fisiche assunte crescendo. Un caso emblematico è quello di Shirley Temple.

Qui invece parliamo di Pierino Bilancione, apparso a soli 8 anni nel film a episodi L’oro di Napoli, del 1954, diretto da Vittorio De Sica, tratto dall’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta.

Il piccolo Pierino appare proprio nell’episodio che vede protagonista il grande attore e regista. Tuttavia, quella sarà la sua prima e ultima apparizione.

Pierino Bilancione nell’episodio I giocatori ne L’oro di Napoli

Ecco la trama dell’episodio I giocatori, dove appunto appare Pierino Bilancione. Quarto episodio per un totale di 6. Gli altri vedono protagonisti altri grandi del cinema napoletano e non solo: Totò, Eduardo De Filippo, Silvana Mangano, Sofia Loren, Giacomo Furia, Gigi Reder, Tina Pica, ecc.

Il Conte Prospero è un nobile napoletano soffocato dalla ricca e brutta moglie, che lo ha fatto interdire a causa del suo vizio del gioco.

L’uomo cerca la sua rivincita in lunghe partite a carte con Gennarino, interpretato appunto da Bilancione. E’ il figlio del portiere, un bambino di otto anni che continua a batterlo a scopa e contro il quale si gioca tutto, persino i suoi indumenti. Perdendo ogni volta.

La partita a scopa si mette anche questa volta male per il conte, che perde. Ma il nobiluomo non tollera di perdere e quindi alza la voce e se la prende con Gennarino che non avrà nemmeno il sostegno del padre, tutto preoccupato di far bella figura con il conte che difendere il figlio.

Rimasto solo nella stanza del gioco (che altro non è che la cucina) il piccolo Gennaro si sente triste e gli è passata pure la voglia di andare a giocare fuori con i suoi amici: percepisce tutta l’arroganza del conte Prospero e il servilismo di suo padre che non l’ha difeso. Resta solo con un gattino, che poggia sulle gambe e accarezza. Unico amico rimastogli in quel gramo giorno.

Ecco la fatidica sequenza:

Un aneddoto vuole che De Sica avesse proposto la parte a un noto avvocato penalista, Alfredo Jelardi, allievo di Enrico De Nicola, essendosi ispirato proprio a lui per quel personaggio, dopo averlo visto discutere una causa in tribunale a Napoli. L’avvocato però rifiutò la parte e De Sica ottenne solo il consenso di poterlo interpretare con le medesime caratteristiche.

Pierino Bilancione e la storica gelateria di Posillipo

Tornando a Piero Bilancione, come riporta il forum Pulcinella, il bambino abbandonò presto gli studi, come accadeva a tanti bambini in quegli anni, ma anche ogni velleità attoriale. Per quanto la sua interpretazione, così spontanea ed efficace, avesse ottenuto un ampio consenso.

Pierino lavorò così come garzone e poi come barista per alcuni tra i più importanti locali cittadini. Fino alla svolta nel 1977, quando insieme al fratello Vincenzo aprì la gelateria di Posillipo, diventata un “cult” nel giro di pochi anni e ancora oggi considerata tra le migliori della città partenopea. Il loro successo è immediato e si concretizza con la vittoria del “Cono d’oro” per il miglior gelato alla nocciola nell’ambito del concorso internazionale di Milano nel 1981.

Napoli Today racconta invece che ben presto la gelateria Bilancione ottiene una serie di riconoscimenti tanto da rendere il locale un’icona della città di Napoli, punto di riferimento sia di clienti locali che di turisti provenienti da tutto il mondo.

Pierino Bilancione morì a Napoli nel 2000 all’ età di 57 anni. Suo fratello Vincenzo morirà il 30 gennaio 2018.

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