Entrare in Polizia: come fare, requisiti, stipendio, se conviene

Entrare in Polizia: come fare, requisiti, stipendio, se conviene

In questa guida vediamo come si diventa poliziotto, quanto guadagna, i requisiti principali, se si può avere tatuaggi, ecc.

Istituito nel 1852 con regio decreto con il nome di Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza, nel 1981 è diventata Polizia di Stato. Si occupa di pubblica sicurezza e vigila sul mantenimento dell’ordine pubblico. E’ organizzata tramite il Dipartimento della pubblica sicurezza, coordinato dal direttore generale della pubblica sicurezza, noto anche semplicemente come Capo della Polizia. Non mancano poi livelli intermedi e diverse figure direttive. Molti si chiedono: come entrare in Polizia?

In effetti, la Polizia di Stato può rivelarsi un’ottima opportunità lavorativa per quanti hanno la passione per la divisa e un forte senso delle istituzioni. Anche perché, lavorare per la Polizia di Stato non significa necessariamente fare l’agente – noto anche come poliziotto – ma servire lo Stato anche in tanti altri modi: scientifica, stradale, ferroviaria, postale, ecc. Dunque, in diversi ambiti, anche esclusivamente online. Inoltre, negli anni si è verificato un sempre maggiore coinvolgimento delle donne.

Detto questo, vediamo come si entra in Polizia, qual è lo stipendio, i requisiti, dove trovare i concorsi per entrare in Polizia, qual è lo stipendio medio di un poliziotto, se conviene davvero.

Come si diventa poliziotto?

Si entra in Polizia esclusivamente tramite Concorso pubblico per titoli ed esami. Possono essere riservate, in base al bando, delle quote destinate a personale già in servizio (quando per esempio si tratta di personale precario) o ai figli delle “vittime del dovere“.

Inoltre, i concorsi possono essere interni (dunque riservati esclusivamente a chi già lavora in Polizia, per esempio per aumentare la propria qualifica o cambiare settore operativo) o aperti a tutti. Dal 2016, inoltre, i concorsi in Polizia sono riservati anche ai civili, purché, ovviamente, possessori di determinati requisiti. Sebbene vi sia sempre una riserva di posti per i VFP1 e VFP4 (i cosiddetti volontari in ferma breve).

Quali sono le mansioni nella Polizia di Stato?

Come anticipato, la Polizia di Stato è presente in più ambiti, che sintetizziamo di seguito (l’elenco potrebbe non essere esaustivo):

  • giudiziaria
  • amministrativa
  • stradale
  • scientifica
  • postale
  • ferroviaria
  • di frontiera
  • nautica / sommozzatori
  • penitenziaria

In linea di massima, la Polizia di Stato ha una struttura gerarchica di tipo piramidale, che può essere così schematizzata:

  • Commissari, costituiscono il vertice;
  • Ispettori, qualifica intermedia;
  • Agenti, si trovano alla base.

Quali sono i requisiti per entrare in Polizia?

I requisiti per diventare poliziotto sono riportati ogni volta nei bandi di Concorso. In linea di massima, al momento della scrittura, troviamo la necessità di possedere la cittadinanza italiana e godere dei diritti civili e politici.

Occorrono poi:

  • qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165;
  • idoneità fisica, psichica ed attitudinale al servizio di polizia in conformità alle disposizioni contenute nel D.M. 30 giugno 2003, n. 198 e successive modifiche.

In base al settore di destinazione, potrebbe essere indispensabile possedere conoscenze informatiche e di almeno una lingua straniera.

Quanti anni bisogna avere per entrare in Polizia?

Vediamo quali sono i limiti di età previsti per entrare in Polizia.

  • Per gli agenti: avere un’età compresa tra i 18 anni e i 26 anni non compiuti allo scadere del bando;
  • Per i Vice-Ispettori: età compresa tra i 18 anni e i 28 anni non compiuti allo scadere del bando;
  • Per chi aspira a diventare Commissario: avere un’età massima di 30 anni, non compiuti allo scadere del bando.

Per fare il Poliziotto serve il Diploma?

Vediamo quali titoli di studio servono per entrare in Polizia:

  • Per i ruoli di Agente e di Vice-Ispettore: essere in possesso di diploma di maturità (II grado di istruzione secondaria) o conseguirlo entro il termine della fase concorsuale. Possono però partecipare al concorso da Allievo Agente anche se in possesso della sola licenza media i Volontari in Ferma Iniziale in servizio o in congedo di tutte le Forze Armate Italiane;
  • Per il ruolo di Commissario: essere in possesso di laurea magistrale (ciclo unico o specialistica a contenuto giuridico).

Quali sono i requisiti fisici per entrare in Polizia

Come per tutti i concorsi pubblici, non manca il requisito legato all’idoneità fisica al lavoro. Inoltre, i candidati per mansioni che richiedono un certo dinamismo e una certa azione, bisogna anche superare test che attestino la buona forma atletica. Tali qualità saranno accertate con alcune prove.

Nel bando dovrebbero poi essere presenti riferimenti a precise condizioni fisiche, come altezza, massa grassa, vista. Con specifiche di genere.

Chi non può lavorare in Polizia

Come spiegato nelle FAQ di Polizia di Stato, non sono ammessi al concorso coloro che sono stati espulsi dalle Forze Armate, dai Corpi militarmente organizzati o destituiti da pubblici uffici, dispensati dall’impiego per persistente insufficiente rendimento. Ovvero decaduti dall’impiego statale o quanti hanno riportato una condanna a pena detentiva per delitto non colposo o sono stati sottoposti a misure di sicurezza o di prevenzione.

Dove trovare i concorsi per entrare in Polizia?

Il modo migliore per trovare Concorsi pubblici afferenti alla Polizia di Stato è di riferirsi al sito ufficiale, aggiornato periodicamente con nuovi bandi. Sul sito è possibile entrare in 2 sezioni separate, nelle quali si accede ai concorsi interni e ai concorsi pubblici.

Molto utile anche il portale Exforma, che aggiorna costantemente l’elenco dei concorsi banditi.

Quali sono le prove dei concorsi per entrare in Polizia?

Generalmente, il concorso per diventare poliziotto prevede le seguenti tipologie di prove:

  • Quiz a risposta multipla di cultura generale;
  • Prove di efficienza fisica;
  • Accertamento dell’idoneità psico-fisica;
  • Accertamento dell’idoneità attitudinale;
  • Prove scritte d’esame a contenuto giuridico;
  • Una o più prove orali.

Potrebbe poi essere necessaria una prova scritta preselettiva a risposta multipla qualora il numero di domande di candidati superasse di 50 volte i posti a disposizione. Inoltre, al risultato delle prove scritte sostenute può essere poi sommata la valutazione dei titoli posseduti.

Cosa bisogna studiare per diventare poliziotto?

In genere le prove culturali vertono su cultura generale, ragionamento logico-matematico e critico-verbale.

Per quanto concerne le materie, invece, il bando dovrebbe prevedere:

  • lingua e letteratura italiana
  • storia
  • matematica
  • cittadinanza e costituzione

Saranno attinte dai programmi delle scuole secondarie di secondo grado vigenti al momento del bando.

Quanto dura la Scuola allievi per diventare poliziotto?

Superato il concorso in tutte le prove previste, i candidati e le candidate sono avviati a un corso di formazione di 12 mesi che si tiene in uno dei Centri di formazione della Polizia. Solo per il Commissario il corso è di 2 anni, divisi per ciclo annuale.

Sul sito ufficiale è possibile trovare informazioni più aggiornate e approfondite, oltre alle varie sedi previste.

Quanto guadagna un poliziotto?

Qual è lo stipendio di un poliziotto? Lo stipendio dipende dalla qualifica e dall’esperienza. Come riporta Italia Oggi, questi sono gli stipendi in base alla mansione:

  • Agente semplice: stipendio di circa 1.250-1.300 euro netti mensili, con un lordo annuo di 19.276 euro;
  • Ispettore: stipendio di circa 1.500 euro netti mensili, con un aumento legato agli anni di servizio;
  • Commissario: stipendio fino a 2.000 euro netti, che diventano circa 3.000 quando diventa commissario capo.

Ecco uno schema riportato sul sito del SIULP, uno dei principali sindacati di Polizia.

Si può fare il concorso in Polizia con i tatuaggi?

In molti si chiedono: “posso fare il concorso in Polizia avendo i tatuaggi?” Rispetto al passato, complice la loro diffusione, c’è una certa tolleranza nei Concorsi pubblici rispetto al possesso di tatuaggi sul proprio corpo.

Per quanto concerne la Polizia di Stato, è prevista l’esclusione dei candidati con tatuaggi visibili in aree del corpo non coperte da ogni tipo di uniforme prevista dal corpo.

Inoltre, i tatuaggi non visibili non devono in ogni caso rimandare a:

  • messaggi osceni, a sfondo razzista, incitanti all’odio e alle discriminazioni religiose;
  • messaggi indecorosi e oltraggiosi nei confronti dello Stato e delle sue istituzioni.

Inoltre, la tolleranza è consentita purché non siano di dimensioni eccessive.

Per avere maggiori delucidazioni e chiarimenti, potrebbe essere utile contattare uno dei tanti sindacati di Polizia esistenti. Come:

  • il SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia);
  • il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) a cui è affiliato il LES;
  • il SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia);
  • il SILP CGIL (Sindacato Italiano Lavoratori Polizia);
  • L’FSP (ex UGL che raggruppa i seguenti sindacati: M.P. – P.N.F.D. – CONSAP – E.S. L.S.) Polizia di Stato;
  • il COISP (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle forze di Polizia).

Differenze tra Polizia e Carabinieri

Quali sono le differenze tra la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri? A parte le differenze storiche, legate alla nascita per ragioni e modalità differenti, la differenza sostanziale è che, mentre la Polizia è un’arma civile che fa capo al Ministero dell’Interno, l’Arma dei Carabinieri è una forza armata, che invece è collegata al Ministero della Difesa. I carabinieri, pertanto, vanno intesi come autentica forza militare che difende il territorio italiano anche con le armi ove se ne presenti la necessità.

Inoltre, la Polizia di Stato include vari reparti che vanno al di là del mero pattugliamento delle strade (il lavoro degli agenti, per intenderci). Come la Polizia penitenziaria, che opera all’interno delle carceri ma anche all’esterno per presidiare gli istituti penitenziari e scortare i detenuti in uscita; la Polizia stradale, che opera sulle strade a tutela dell’ordine sulle strade urbane ed extraurbane; la Polizia ferroviaria, che presidia le stazioni; la Polizia municipale, che presidia i centri urbani; la Polizia forestale, a difesa delle foreste e dei boschi. Da diversi anni si è poi affiancato il lavoro della Polizia Postale, che vigila sulle truffe e sugli illeciti che si consumano sul web.

Conviene entrare in Polizia?

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