Berlusconi, gli elogi della Russia e il cordoglio di Putin

Da ieri mattina Tv e web si stanno occupando incessantemente della dipartita di Silvio Berlusconi, un uomo che ha influito molto sulla storia del nostro Paese negli ultimi 40 anni e ha diviso gli italiani tra pro e contro.

Come noto, Berlusconi è stato l’artefice dell’avvicinamento tra la Russia e gli Stati Uniti, ponendo di fatto fine alla Guerra Fredda. Un evento immortalato da una foto che lo ritrae insieme a Bush e a Putin, a Pratica di mare, nel 2002, in occasione di un G8. Mentre oggi “le lancette dell’orologio” della storia sono tornate indietro, a prima del 1989.

Berlusconi aveva capito che l’Italia doveva porsi da mediatrice tra le due superpotenze e che la Russia andava vista come una alleata e non come un nemico (qui ho parlato dei meriti di Berlusconi sulla Politica estera).

Con Vladimir Putin, del resto, strinse un rapporto di profonda amicizia, come testimoniano le tante immagini che li ritraggono insieme, anche in colbacco, in una scena anche divertente che ricorda i mitici Totò e Peppino quando arrivarono a Milano. Del resto, Berlusconi ha spettacolarizzato tutta la sua vita, ma, aveva capito che bisognava tessere relazioni di amicizia prima ancora che rapporti professionali. Quanto fece anche con Muhammar Gheddafi, strappando con la Libia importanti accordi riguardo l’immigrazione e il gas.

Tornando alla Russia, il paese non ha certo dimenticato gli sforzi di Berlusconi e gli sta dedicando articoli e servizi di elogi. Lo stesso Putin lo ha ricordato tessendone le lodi.

Come Putin e la Russia ricordano Berlusconi

L’importante giornale russo Izvestija ha dedicato un lungo articolo biografico a Silvio Berlusconi.

Le relazioni italo-russe hanno giocato un ruolo importante nella politica estera di Berlusconi. Dal 1994, quando Berlusconi è diventato primo ministro, fino al 2013, il commercio tra Italia e Russia è cresciuto da 4,4 miliardi di dollari a 53 miliardi di dollari, cioè più di 10 volte, questo è un merito significativo di Berlusconi, che (a intermittenza) è stato primo ministro fino novembre 2011. I buoni rapporti tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin, secondo le stime degli esperti, hanno avuto un impatto positivo sull’economia italiana e hanno stimolato lo sviluppo della cooperazione commerciale tra aziende italiane e russe.

Berlusconi si è pronunciato molte volte a sostegno della Russia sui problemi della Cecenia e sul rispetto dei diritti umani nella Federazione Russa, ha giustificato le azioni della Russia in Crimea e Ucraina , che hanno portato Berlusconi anche a criticare la comunità internazionale in Occidente, così come l’opposizione italiana

Nel novembre 2011, alla vigilia della notizia delle dimissioni di Berlusconi, Vladimir Putin ha definito il primo ministro italiano “uno degli ultimi Mohicani della politica europea”, e nel 2015 – il suo “amico e alleato”

Questo invece il ricordo di Vladimir Putin su Berlusconi:

In Russia, Silvio Berlusconi sarà ricordato come un sostenitore coerente e di principio del rafforzamento delle relazioni amichevoli tra i nostri paesi (…) era un uomo caro, un vero amico”, di cui ammirava la saggezza

Questa invece è l’analisi dell’esperto internazionale SUM Igor Polyachenko:

Berlusconi può essere definito uno dei politici più brillanti e indipendenti non solo in Italia, ma in tutta Europa. Le buone relazioni amichevoli con Vladimir Putin hanno lasciato il segno nelle relazioni tra i paesi che erano partner, cosa che non si può dire delle attuali relazioni tra Italia e Russia

È particolarmente evidente quanto fosse potente e appassionata la personalità di Berlusconi rispetto agli attuali leader della Repubblica italiana, che continuano a crescere e crescere prima del loro connazionale. La loro attualità dimostra che la distanza è insormontabile

La morte di Berlusconi e la guerra in Ucraina

La morte di Silvio Berlusconi è senz’altro un favore a quell’Occidente che sta utilizzando l’Ucraina come grimaldello per penetrare in Russia e metterci le mani sopra. Non a caso, è stato critico nei confronti della guerra in Ucraina fino alla fine, tanto da prendersi pure le critiche di Zelensky.

Non a caso, i giornali ucraini hanno liquidato la notizia con titoli del tipo “E’ morto l’amico di Putin“. Peccato che non abbiano capito che qualcuno vuole conquistare la Russia sulla loro pelle e su quella, economica, degli italiani.

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