Con la morte di Silvio Berlusconi, ci si chiede che fine farà Forza Italia, visto che, di fatto, si è sempre trattato di un partito personalistico, praticamente monarchico. Incentrato sulla figura del suo leader, che ci ha investito tanto, anche per limare i molti debiti accumulati in questi anni, dato che molti esponenti non hanno pagato come avrebbero dovuto le quote spettanti.
In questi quasi 30 anni di esistenza, Forza Italia non ha partorito una classe dirigente capace di sopravvivere al suo leader. Circondato, come è stato fin dagli albori, da “yes-man” e “uomini ombra“. Del resto, nessuno è stato mai capace di pareggiare il suo carisma e la sua capacità persuasiva.
Non c’è stato insomma un ricambio generazionale, già necessario 10 anni fa, quando dal 2013 Forza Italia ha iniziato a perdere consensi e lo stesso Berlusconi ha patito sempre di più problemi di salute.
Ci sono personaggi poi come Matteo Renzi che sperano di accaparrarsi l’elettorato del suo partito, lui che fu soprannominato “berluschino” dai detrattori. Ma ormai, benché sia ancora relativamente giovane, si è ormai già bruciato le sue chance da anni.
Detto questo, vediamo che fine farà Forza Italia senza Silvio Berlusconi.
Come sarà Forza Italia senza Silvio Berlusconi?
Come riporta LaRepubblica, Silvio Berlusconi aveva diramato una nota ufficiale per annunciare un imminente “restyling” di Forza Italia. Un elenco con tre nomi, per altrettante aree geografiche del Paese:
- Alessandro Sorte e Tullio Ferrante (due fedelissimi di Marta Fascina), per la gestione del partito al Nord e al Sud;
- Alessandro Battilocchio (uomo di Tajani) per il Centro.
Restava invece un punto interrogativo sull’incarico di capogruppo al Senato di Licia Ronzulli, la quale già non aveva trovato posto nel governo, per la ferma opposizione di Fratelli d’Italia.
Un nuovo riassetto che avrebbe dovuto prendere forma dopo un pranzo ad Arcore, sabato scorso, saltato proprio per l’improvviso ricovero di Berlusconi.
Il redivivo Renato Schifani, Governatore della Sicilia, nei giorni scorsi aveva invitato l’ex premier a tenere conto del peso del Meridione e a non fare le nomine “ascoltando chi sta nella porta accanto“.
Carlo Cattaneo ha ammesso che si aspettano le decisioni della famiglia. Che tutto dipenderà da quanto Marina e Piersilvio vorranno continuare a investire sulla creatura del padre, ma anche le volontà della vedova Fascina.
Prima parlavamo di criticità finanziarie: il partito è stato sorretto in questi anni da fidejussioni del Cavaliere pari a quasi cento milioni. Il tesoriere Alfredo Messina sottolinea questo aspetto:
Berlusconi aveva concordato con le banche un piano di rientro (…) È diventato lui creditore del partito, al posto delle banche. Ora, con la sua morte, i creditori sono i figli. Cosa faranno? Alla luce del grande amore per il padre, auspico vogliano seguire le sue orme
Che fine farà Forza Italia senza Berlusconi?
Lapidarie sono invece state le parole di Gianfranco Micciché, un altro dei pionieri forzisti e figura di riferimento del partito in Sicilia:
Il nostro non è un partito da congresso per sapere chi prende la direzione del partito. Assisteremo alla lite su chi è proprietario del simbolo, e chi non lo è. Già so come finirà
Poco incoraggianti per il futuro di Forza Italia anche le parole di Giuliano Urbani, riportate sempre da LaRepubblica:
Forza Italia è un partito di maggiordomi senza un successore. Ora non ha un futuro
Berlusconi tradito dal suo solipsismo: gli elettori azzurri già con Meloni. Il progetto liberale fu annacquato dalle esigenze di Fini e Bossi
Giuliano Urbani è stato tra i fondatori di Forza Italia, e due volte Ministro: ai Beni culturali e alla Funzione pubblica. Dunque, non certo uno qualunque.
Che fine farà il simbolo di Forza Italia?
Altra questione riguarda lo storico simbolo di Forza Italia, rimasto praticamente invariato in tutti questi quasi trent’anni di esistenza. A parte qualche leggero restyling.
Il simbolo di Forza Italia, come rivela ADKronos, appartiene al succitato tesoriere del partito pro tempore Alfredo Messina, ex manager Fininvest, che attualmente riveste la carica di commissario-amministratore nazionale. Tecnicamente è lui il depositario e qualsiasi decisione sul ‘brand‘ dovrà passare da lui.
Da statuto così è previsto, io sono il depositario del simbolo e nessuno ha chiesto di cambiare lo statuto
aveva precisato Messina un mese fa proprio all’Adnkronos.
Il simbolo non dovrebbe cambiare. Come detto all’Adnkronos l’avvocato Ignazio Abrignani, storico ex responsabile elettorale del partito
il simbolo di Forza Italia coincide con la figura di Silvio Berlusconi e non può che appartenere a lui
Dunque, se Forza Italia dovesse sopravvivere al suo fondatore, avrà ancora il simbolo del tricolore italiano con in mezzo riportato il nome del partito. Se dovesse, appunto…
Speriamo sparisca al più presto, anche se so sarà molto doloroso per mafiosi, evasori fiscali e corrotti …