Audio di Berlusconi su guerra in Ucraina narrano il pensiero di maggioranza italiani

Stanno facendo molto discutere gli audio di Silvio Berlusconi sul suo rapporto di amicizia con Vladimir e sul presidente dell’Ucraina Zelensky. Audio registrati durante una riunione dei deputati azzurri e pubblicati da La Presse.

Audio di Berlusconi che fanno emergere un pensiero completamente diverso rispetto a quello reso pubblico dal Cavaliere durante questi mesi. Un pensiero però molto più sincero e viscerale, peraltro già emerso nel corso degli ultimi giorni di campagna elettorale.

Quando, dalla D’Urso prima ma soprattutto da Vespa poi, disse molte cose spiazzanti sull’Ucraina e sul Donbass. Un pensiero tenuto represso per una questione diplomatica, ma l’amicizia ventennale tra Berlusconi e Putin è cosa nota. Del resto, la sua politica estera (descritta qui) era protesa nell’instaurare rapporti di amicizia con i capi di Stato.

Il metodo “Pratica di mareavvicinò tra l’altro di molto Usa e Russia, e pose l’Italia in quella posizione che più gli confà per la sua posizione geopolitica del nostro paese. Ovvero, intermediaria tra Occidente ed Oriente, coda dell’Europa e testa dell’Africa.

Ma torniamo agli audio di Berlusconi e vediamo perché fanno discutere.

Audio di Berlusconi cosa dicono

Skytg24 riporta i tre audio di Berlusconi della discordia. Nella prima registrazione, uscita il 18 ottobre, Berlusconi ha detto ai suoi deputati che

i ministri russi hanno detto che siamo già in guerra con loro perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina

Dopo essersi detto “molto preoccupato”, l’ex premier ha sostenuto di aver “riallacciato un po’ i rapporti con il presidente Putin”, svelando che per il compleanno del fondatore di Forza Italia il presidente russo gli aveva “mandato venti bottiglie di vodka e una lettera dolcissima

Per ringraziarlo del regalo, Berlusconi ha rivelato di aver spedito a sua volta “bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce”, sottolienando di essere stato dichiarato dal leader del Cremlino “primo dei suoi cinque veri amici“.

Nel secondo audio di Berlusconi, emergono altri particolari ancora più “spinti“. Ha criticato violentemente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accusandolo di aver triplicato gli attacchi al Donbass.

In pochi minuti, il Cavaliere ha fornito, per flash, la sua versione del conflitto:

Nel 2014 a Minsk si firma un accordo di pace tra l’Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass, senza che nessuno attaccasse l’altro. L’Ucraina – continua l’ex premier – butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche che subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Poi arriva Zelensky che triplica gli attacchi alle due repubbliche

Infine, ha ribadito quanto già detto nel suo intervento a Porta a Porta, con tanto di faccia imbarazzata di Vespa:

le due Repubbliche “disperate” vanno a Mosca e chiedono di essere difese. “Allora si decide a inventare una operazione speciale: le truppe dovevano entrare in Ucraina, in una settimana raggiungere Kiev, deporre il governo in carica e imporre un governo già scelto dalla minoranza ucraina di persone per bene e di buon senso, un’altra settimana per tornare indietro”. Ma a quel punto, ha aggiunto, Putin si trova di fronte “a una situazione imprevista e imprevedibile di resistenza da parte degli ucraini, che hanno cominciato dal terzo giorno a ricevere soldi e armi dall’Occidente”

Insomma, un racconto alquanto attendibile, che l’Occidente cerca invece di mistificare. Ma forse, gli italiani stremati da speculazioni varie, stanno cominciando ad aprire gli occhi.

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