Jūni Kokuki: un anime classico, ma incredibilmente fresco e profondo

Jūni Kokuki: un anime classico, ma incredibilmente fresco e profondo

Era il lontano 2002 quando in Giappone veniva trasmesso il primo episodio di un nuovo anime (sinonimo di cartone animato giapponese), destinato a diventare un classico senza tempo.

Jūni Kokuki (titolo internazionale: The Twelve Kingdoms, cioè I Dodici Regni) nasce da una serie di romanzi fantasy di Fuyumi Ono, adattata in formato animato dallo studio Pierrot.

Fin qui nulla di nuovo, ma già dai primissimi episodi (la serie ne conta 45 in totale) si capisce che ciò che si sta vedendo non è affatto il solito cartone animato per ragazzini, pieno di stereotipi e spettacolari scene d’azione.

Jūni Kokuki è infatti un anime maturo e, nonostante la ricca ambientazione fantasy, realistico e introspettivo.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta e cosa lo rende un anime imperdibile.

Jūni Kokuki: un anime di iniziazione in un mondo fantastico

Yōko è una normale studentessa delle superiori, desiderosa di fare bella figura con le compagne e i professori, tenendosi alla larga dai guai.

Un giorno, però, un misterioso individuo dal lunghi capelli color platino appare improvvisamente nella sua classe e le giura fedeltà come a una regina.

Dopo uno scontro con delle enormi bestie demoniache, anch’esse apparse dal nulla, l’uomo trasporta magicamente Yōko e due suoi compagni di classe in un mondo fantastico.

Rimasti ben presto soli in un luogo sconosciuto e apparentemente ostile, i tre sono costretti a fare affidamento quasi solo su se stessi per sopravvivere e trovare un modo per ritornare a casa.

Ciò che segue, senza rivelare troppo della storia, è un lungo cammino di iniziazione e introspezione, che porterà enormi cambiamenti nei protagonisti.

L’anime, così come i romanzi su cui si basa, è suddiviso in archi narrativi, ognuno dei quali segue vari personaggi principali (a quelli iniziali se ne aggiungeranno via via altri), nelle loro personali storie di crescita in un mondo anch’esso in evoluzione.

Jūni Kokuki: un anime dall’eccellente ambientazione e personaggi

Ciò che rende Jūni Kokuki imperdibile è l’incredibile cura per l’ambientazione, ispirata alla mitologia cinese, e la solida caratterizzazione dei personaggi principali.

Il mondo in cui viene trasportata Yōko è suddiviso in dodici regni, simili per organizzazione politica e sociale, ma ognuno con le proprie leggi e problemi da affrontare.

La descrizione della società, in particolare quella del regno in cui si ritrova Yōko, è estremamente dettagliata e verosimile, dando un aspetto quasi storico all’anime, pur essendo ambientato in un mondo fantastico, popolato da mostri e creature immaginarie.

Altrettanto eccellente è l’attenzione dedicata ai personaggi principali, molti dei quali femminili, che sono numerosi e ben caratterizzati, ognuno col proprio personale cammino e impatto sul mondo.

Ciò è anche favorito dal fatto che, a differenza delle tipiche storie fantasy, gli eventi che colpiscono i dodici regni sono sì gravi e importanti, ma in qualche modo sempre “a misura d’uomo”.

In particolare Yōko, presente nella maggior parte degli episodi, è un vero e proprio modello di come scrivere un personaggio, piena com’è di pregi e difetti, che la rendono estremamente umana e quindi interessante da seguire nel suo percorso di crescita.

Jūni Kokuki: come vedere l’anime e consigli per approfondire

Come scrive Wikipedia (qui l’articolo completo), purtroppo né l’anime, né i romanzi a cui è ispirato sono mai stati pubblicati in Italia; inoltre, l’anime adatta solo 4 dei 9 volumi di cui si compone la serie.

Per fortuna, però, Jūni Kokuki è visibile con sottotitoli in italiano, grazie al prezioso lavoro dei cosiddetti fansub, gruppi di appassionati che si impegnano gratuitamente a tradurre le sceneggiature, a partire dall’originale giapponese o dall’adattamento inglese.

I romanzi, invece, sono disponibili solo in lingua giapponese e inglese, richiedendo quindi un piccolo sforzo da parte di chi, avendo apprezzato l’anime, vuole continuare a seguirne le vicende.

Da ricordare, infine, l’ottima colonna sonora, che pur essendo composta da soli due brani (Jūni Genmukyoku per l’inizio e Getsumei Fūei per la fine degli episodi), è sicuramente di grande impatto e ben si adatta alle tematiche della serie.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Girolamo Castaldo

I miei interessi principali sono scacchi, sci, anime, manga, videogiochi, musica e (astro)fisica. Storie Semplici: http://storiesemplici.substack.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.