Mikaela Shiffrin, chi è l’incontrastata imperatrice delle nevi

L’11 marzo 2023, esattamente dodici anni dopo il suo esordio in coppa del mondo di sci, Mikaele Shiffrin taglia il traguardo dello slalom di Åre (Svezia), guarda il tabellone e scopre di aver vinto (qui il video della sua discesa). 

Niente di nuovo nella sua carriera costellata di successi, ma stavolta la campionessa americana si guarda intorno attonita, quasi smarrita, quindi si piega sugli sci e inizia a piangere: ha appena conquistato la sua 87esima vittoria, più di ogni altro sciatore o sciatrice da quando esiste la coppa del mondo.

Per raggiungere questo storico risultato, Shiffrin ha dovuto affrontare e superare numerose sfide, sia dentro che fuori le piste.

Mikaela Shiffrin: i primi anni e le prime vittorie

Come ci ricorda Wikipedia (qui per approfondire), Mikaela Shiffrin nasce il 13 marzo 1995 a Vail, negli Stati Uniti, e disputa la sua prima gara di coppa del mondo l’11 marzo 2011 a Špindlerův Mlýn (Repubblica Ceca), non ancora sedicenne.

Prima della fine dell’anno è già sul podio, piazzandosi terza nello slalom di Lienz (Austria), mentre nel dicembre 2012, appena diciassettenne, conquista la sua prima vittoria, proprio nello slalom di Åre.

Ai suoi primi mondiali di Schladming (Austria) 2013, si laurea subito campionessa di slalom, per poi bissare il risultato nello stesso anno con la vittoria della coppa del mondo di specialità.

Ai giochi olimpici invernali di Soči 2014 conferma il suo strapotere in slalom, vincendo la medaglia d’oro nella disciplina quando ancora diciottenne, diventando così la più giovane di sempre ad averla ottenuta.

Nello stesso anno vince anche il suo primo gigante a Sölden (Svezia).

Mikaela Shiffrin: la coppa del mondo e le sponsorizzazioni milionarie

Bisognerà aspettare quasi tre anni per trovare finalmente Mikaela Shiffrin sul tetto del mondo: infatti, la stagione sciistica 2016-2017 la incorona campionessa del mondo di sci alpino.

Ma la sciatrice americana non ha “perso tempo” inutilmente: gli allenamenti degli anni precedenti nelle discipline veloci la portano, infatti, a vincere anche la sua prima discesa libera, nel dicembre 2017 a Lake Louise (Canada). 

Il cerchio si chiude quando l’anno successivo vince per la prima volta anche in supergigante, sempre a Lake Louise, dimostrando di essere ormai diventata una polivalente completa.

Ovviamente gli sponsor fanno la fila per assicurarsi i suoi servizi: come ci racconta Sports Illustrated (qui l’articolo completo), Shiffrin firma contratti milionari con ben 14 aziende importanti, tra cui Adidas, Land Rover, Visa e Barilla.

Sono però anche gli anni in cui, come ammette la stessa Mikaela, dopo aver vinto tutto e aver conquistato fama e soldi, si sente improvvisamente svuotata e senza emozioni.

Ciò nonostante, continua a macinare vittorie ovunque e in tutte le discipline, fino all’arrivo della fatidica stagione 2019-2020.

Mikaela Shiffrin: il lutto e il fallimento olimpico

Il Covid si abbatte come un macigno sull’umanità e anche lo sci, pur essendo uno sport all’aperto, ne subisce le conseguenze, tra pesanti restrizioni ad atleti e giornalisti, gare senza pubblico o semplicemente annullate. Ma per Shiffrin l’avvenimento peggiore è sicuramente la morte improvvisa del padre Jeff, caduto dal tetto di casa mentre effettuava delle riparazioni.

Mikaela abbandona di fatto la coppa del mondo in quella stagione e anche nella successiva fatica a ritrovare la brillantezza di un tempo, pur riuscendo comunque a conquistare ben quattro medaglie ai mondiali di Cortina 2021.

Però la lenta metabolizzazione del lutto la rende pian piano una persona diversa, più “umana” e disponibile: inizia, infatti, ad allenarsi assieme alle compagne di squadra, mentre prima aveva un team personale rigorosamente separato dalle altre.

Poi arrivano le olimpiadi di Pechino 2022 e Shiffrin ne esce con le ossa rotte, non riuscendo a conquistare alcuna medaglia. Ma la nuova maturità acquisita (qui una bella intervista che la evidenzia) le consente di rialzarsi prontamente e vincere comunque la sua quarta coppa del mondo generale.

Mikaela Shiffrin entra nella leggenda

Il resto è storia o, meglio, leggenda: nella stagione 2022-2023 Shiffrin supera prima il record di vittorie femminili in coppa del mondo, detenuto dalla connazionale Lindsey Vonn, poi quello maschile del mitico Stenmark, vincendo tra l’altro a mani basse la sua quinta coppa del mondo.

Al momento Mikaela vanta ben 87 vittorie, 25 secondi posti e 24 terzi posti in coppa del mondo, che le sono valse, oltre alle succitate 5 coppe del mondo generali, anche 10 coppe di specialità.

A coronare il tutto, vanno aggiunte 14 medaglie mondiali e 3 olimpiche.

E sicuramente non finisce qui: Shiffrin ha infatti appena compiuto 28 anni, cioè è nel pieno della maturità sportiva, e non ha alcuna intenzione di smettere di strabiliare il mondo con la sua classe impareggiabile.

Qui invece abbiamo celebrato Sofia Goggia.

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Pubblicato da Girolamo Castaldo

I miei interessi principali sono scacchi, sci, anime, manga, videogiochi, musica e (astro)fisica. Storie Semplici: http://storiesemplici.substack.com

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