Guerra in Ucraina finirà come in Corea? Cos’è la ‘guerra congelata’

Guerra in Ucraina finirà come in Corea? Cos’è la ‘guerra congelata’

La fine della Guerra in Ucraina non accenna a vedersi. Il tavolo della pace è saltato da quasi un anno, con la Russia che procede molto lentamente, l’Unione europea che ha perso ogni voce in capitolo benché il conflitto si combatta sul proprio territorio, la Cina che mantiene un piede in due scarpe e gli Usa che non vogliono mettere la parola fine sperando di logorare quanto più possibile l’acerrimo nemico e confidando che Putin venga rimosso dall’interno.

Il giornale Politico, che offre sempre interessanti spunti di geopolitica, ritiene che in Ucraina potrebbe finire come in Corea. Ma anche nel Kashmir. Ovvero, si potrebbe optare per una “guerra congelata“. Vediamo di cosa si tratta.

Guerra in Ucraina: cos’è il modello Corea?

L’articolo su Politico è firmato da Nahal Toosi. L’amministrazione Biden starebbe pensando ad un “congelamentoa lungo termine della Guerra in Ucraina, con la definizione di potenziali linee di demarcazione che l’Ucraina e la Russia dovrebbero accettare di non attraversare, ma che non dovrebbero però essere confini ufficiali e definitivi.

Un simile scenario viene sollecitato sia dal fatto che entrambe le parti in causa non mollano di un centimetro la propria posizione, sia per la crescente sensazione, all’interno dell’amministrazione americana, che un’imminente controffensiva ucraina non infliggerà un colpo mortale alla Russia.

Un conflitto congelato potrebbe anche essere un risultato politicamente appetibile a lungo termine per gli Stati Uniti e gli altri Paesi che sostengono l’Ucraina.

Significherebbe che verrebbero a diminuire tre aspetti:

  1. il numero di scontri militari sul campo
  2. i costi del sostegno a Kiev
  3. l’attenzione dell’opinione pubblica

Del resto, alcuni funzionari dell’amministrazione Biden si sono già lasciati scappare un simile scenario. Uno molto vicino alla questione Ucraina ha detto:

Stiamo pianificando per il lungo termine, sia che la situazione sia congelata o scongelata (…) mentre nei mesi passati era tutto incentrato sull’urgenza e sul breve termine

Altri due funzionari statunitensi e un ex funzionario dell’amministrazione Biden hanno confermato che un congelamento prolungato dei combattimenti è una possibilità a cui gli Stati Uniti si stanno preparando.

Il capo dello Stato Maggiore – Mark Milley – ha ripetutamente previsto che il conflitto ucraino si concluderà con un negoziato e non con una vittoria militare per entrambe le parti.

Un modello approssimativo a cui si guarda nella Casa Bianca è quello della guerra di Corea, terminata con un armistizio nel 1953, frutto di due anni di trattative. Sebbene non sia mai stata posta la parola fine. Di fatti, i due paesi sono ancora drammaticamente divisi e vivono in una tensione permanente.

Lo stile coreano sarebbe dunque discusso da esperti e analisti all’interno e all’esterno del governo. Finirebbe che:

nessuna delle due parti dovrebbe riconoscere nuovi confini e l’unica cosa che dovrebbe essere concordata è la cessazione degli spari lungo una linea prestabilita

Altri esempi calzanti sono la disputa del 2008 tra la Georgia e la Russia su due province e il confronto tra India e Pakistan, che dura da più di 70 anni, sulla regione del Kashmir, un periodo che comprende tre guerre separate da lunghi periodi di raffreddamento.

Ma a volte le guerre si “scongelano”…

Naturalmente, si tratta sempre di soluzioni fragili, che possono saltare da un momento all’altro. Come nel caso del cessate il fuoco del 1994 tra Azerbaigian e Armenia sulla regione del Nagorno-Karabakh, il quale ha retto – anche se non perfettamente – fino a quando pesanti combattimenti hanno rotto la pace nel 2020. I due Paesi stanno ora cercando di negoziare.

C’è poi da dire che in Corea del sud gli Usa hanno una cospicua presenza militare, avendo combattuto il conflitto direttamente, cosa che per ora hanno evitato in Ucraina.

Se la candidatura dell’Ucraina all’adesione alla NATO si blocca, tali garanzie potrebbero andare da un accordo di mutua difesa in stile articolo 5 della NATO ad accordi di armi in stile Israele con l’Ucraina come deterrente contro la Russia.

Probabilmente, dalle parti di Biden sanno bene che tra poco più di un anno si andrà a votare e che tra poco inizieranno le primarie interne ai democratici. Dunque, il suo entourage deve portare un risultato, anche momentaneo, per quel periodo. Sebbene l’attuale Presidente americano non sembra avere particolari oppositori interni, mentre Trump è stato sfiancato da varie vicende giudiziarie.

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