Purtroppo ancora oggi c’è chi considera i manga, cioè i fumetti giapponesi, come roba per ragazzini.
A onor del vero, il mercato non aiuta in tal senso, pubblicizzando quasi esclusivamente prodotti ricchi di azione e combattimenti, rivolti principalmente a un pubblico di giovanissimi.
Ma, come spesso capita, sotto la superficie si cela un mondo estremamente complesso e variegato, in cui il ricercatore attento può trovare autentiche gemme.
Una di queste è certamente L’ultimo viaggio delle ragazze (Shōjo Shūmatsu Ryokō), che andremo ad analizzare a breve.
Ma prima una rapida introduzione al mondo dei manga.
📚Diffusione, produzione e tipologie di manga
Diffusosi in Giappone a partire dagli anni 50 nelle forme di fumetto o graphic novel (romanzo a fumetti), il manga è diventato un importante fenomeno di mercato negli anni 90 in Giappone e il decennio successivo nel resto del mondo.
Le storie nei manga vengono di solito scritte e disegnate da un singolo artista (mangaka), supportato da un ristretto gruppo di collaboratori, e di norma sono pubblicate in bianco e nero in riviste specializzate, perlomeno in Giappone, prima di essere raccolte in volumi dedicati (tankōbon).
Come in ogni forma d’arte che si rispetti, gli argomenti trattati sono i più disparati, e i manga spesso si rivolgono a diverse fasce di mercato: ad esempio, una classica distinzione è tra shōnen (diretti a un pubblico di ragazzi), shōjo (diretti a un pubblico di ragazze) e seinen (diretti a un pubblico più maturo, maschile o femminile).
Le serie di maggior successo ricevono spesso un adattamento televisivo d’animazione (i famosi anime) o più raramente live-action, con attori in carne e ossa.
👩🏻🤝👩🏻L’ultimo viaggio delle ragazze, un manga indimenticabile
Scritto e illustrato da Tsukumizu tra il 2014 e il 2018 e pubblicato in Italia da RW Edizioni, L’ultimo viaggio delle ragazze (Shōjo Shūmatsu Ryokō) ha vinto il prestigioso Premio Seiun nella categoria Miglior Fumetto nel 2019, come ci ricorda Wikipedia (qui per approfondire).
Il manga segue le avventure di due ragazze, Chito e Yuuri, mentre esplorano le rovine di una civiltà post-apocalittica, in un mondo freddo e desolato, a bordo della loro moto cingolata.
Chito è generalmente calma e riflessiva, ama i libri ed è esperta di motori, mentre Yuuri è stralunata, avventata, analfabeta e formidabile col fucile.
Nonostante le evidenti differenze, le due vanno solitamente d’accordo e si supportano a vicenda nella difficile sopravvivenza quotidiana.
Il dualismo tra le protagoniste è riecheggiato dal manga stesso, che riesce mirabilmente ad essere allo stesso tempo profondo e scanzonato, cupo ma non disperato.Ed è proprio questo l’insegnamento principale della storia, che diventa filosofia di vita: nonostante le difficoltà, è importante andare avanti, facendo tesoro dell’amicizia e apprezzando le piccole cose, anche (anzi, soprattutto) quando ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, in questo caso non solo per sé, ma per l’umanità intera.