Europa scende in piazza per la Pace in Ucraina, come 20 anni fa per Iraq

Europa scende in piazza per la Pace in Ucraina, come 20 anni fa per Iraq

Da Parigi a Madrid passando per Berlino. E poi Londra, Lisbona, Bruxelles, Vienna, Amsterdam, fino alla nostra Genova (come raccontato qui). L’Europa questo weekend è scesa in piazza per dire stop alla guerra in Ucraina e Sì alla Pace. Parola ormai svuotata di contenuti e diventata solo uno slogan.

Dai media mainstream italiani però nessun cenno, presi come sono a ricordare Maurizio Costanzo, raccontare l’ennesima tragedia in mare sulle nostre coste e ad annunciare il nuovo segretario del Pd. A mo’ di Rafiki con il futuro Re Leone.

Ma non solo Europa. Migliaia di persone hanno manifestato a Washington chiedendo al governo degli Stati Uniti di interrompere il sostegno militare all’Ucraina e di intensificare gli sforzi diplomatici.

Insomma, si sta di nuovo verificando quanto accadde vent’anni fa quando, il 15 febbraio 2003, oltre cento milioni di persone scesero in piazza in ogni parte del mondo per invocare la pace in Iraq. Grido inascoltato, con tutte le conseguenze ancora oggi sotto gli occhi di tutti.

Manifestazioni in Europa per la Pace

Come racconta Avvenire, a scendere in piazza è la rete Europe for Peace. Giù una settimana fa, oltre 10mila persone hanno manifestato a Monaco di Baviera mentre i leader politici mondiali riuniti in città per la Conferenza sulla sicurezza promettevano di intensificare il sostegno militare all’Ucraina.

Ma non solo capitali. Restando in Germania, manifestazioni si sono tenute da Monaco a Stoccarda, da Francoforte ad Amburgo, da Bonn a Karlsruhe. In Francia a  Rennes, Tours, Digione, Cannes, Nizza e Avignone. Altre capitali europee non citate nell’incipit sono Zurigo e Zagabria. Quindi, anche la storicamente neutrale Svizzera e la nuova arrivata nell’Eurozona Croazia, hanno fatto sentire la propria voce.

Negli Stati Uniti, oltre alle succitate manifestazioni a Washington, eventi contro la guerra si sono tenuti a New York, Boston, San Francisco, Filadelfia e in molte altre città statunitensi e canadesi.

Insomma, centinaia di milioni di persone in Europa vogliono la fine delle ostilità in Ucraina. Ma chi muove i fili non si fermerà di certo. L’obiettivo di abbattere Vladimir Putin è sempre più una possibilità da raggiungere camminando sul cadavere degli ucraini.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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