Maurizio Costanzo: 3 critiche da fare oltre gli elogi

La televisione da 3 giorni sta celebrando Maurizio Costanzo, decano del giornalismo italiano e del mondo dello spettacolo, spentosi all’età di 84 anni.

Di lui si sono esaltate le doti umane, ma anche la capacità di inventare un format ancora oggi prevalente in Tv: i Talk show. Oltre ad aver dato voce alla lotta alla mafia e aver lanciato molti personaggi famosi. Impegno che gli costò un fallito attentato nel 1993.

Inoltre, in questi giorni ci è stato più volte ricordata anche la sua vena creativa in ambito musicale, avendo scritto una delle canzoni più famose interpretate da Mina: Se telefonando. Oltre alla sceneggiatura del bellissimo film Una giornata particolare, con Sofia Loren e Marcello Mastroianni. Tra le prime pellicole a parlare apertamente di omosessualità, per di più in un contesto difficile dove è incastonata la storia come il periodo fascista.

Detto questo, a Maurizio Costanzo è anche giusto porre delle critiche.

Le critiche a Maurizio Costanzo

Uno scossone alla melassa di questi giorni l’ha data Aldo Grasso, critico televisivo sempre obiettivo e tagliente, anche quando si tratta di morti. Le critiche che egli rivolge a Maurizio Costanzo sono le stesse che condivido in pieno e sostengo da sempre.

Come riporta Libero, Aldo Grasso non si esime di criticare il presentatore per il suo modo di essersi arruffianato politicamente destra e sinistra. Tenendo i proverbiali “piede in più scarpe“, che in questo paese ti garantiscono una lunga e proficua carriera. Per quella che per Grasso è una “Tv da uomo di potere“. Paragonabile in fondo a quella di Bruno Vespa su Raiuno.

Non dimentichiamoci poi i tanti personaggi squallidi ai quali il suo Maurizio Costanzo show ha fatto da trampolino di lancio, oltre al mood che ha dato alla televisione in generale. Aldo Grasso parla di “mostri, nel senso di persone esaltate, fuori di testa, e proprio a causa delle apparizioni al Costanzo Show…

Gli stessi talk show si sono sovente trasformati in salotti squallidi, facendo scuola e proseliti. Rendendo banali e spettacolarizzati anche argomenti seri. Tralasciando poi i programmi di sua moglie, Maria De Filippi…

Infine, Maurizio Costanzo è stato iscritto alla Loggia Massonica P2 e questo non va dimenticato (intervistò anche Licio Gelli). Tanto che la Rai per un po’ non lo fece più lavorare, diradando comunque le sue apparizioni. Del resto, la carriera riprenderà con forza sulle reti Fininvest, di proprietà, guarda caso, di un imprenditore iscritto alla medesima organizzazione massonica.

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