Il Covid-19 torna a preoccupare la Cina, laddove tutto è partito, sebbene non si sappia ancora la verità su come. Le varianti XBB di Sars-CoV-2 (il nome scientificato dato al virus che ha tenuto in scacco il mondo per oltre 2 anni) sono diventate dominanti in Cina. E si attende un picco da circa 65 milioni di casi a settimana entro la fine giugno.
La previsione è stata formulata da Zhong Nanshan, principale esperto di malattie respiratorie cinese. Contro le due varianti, afferma quest’ultimo intervistato dal principale quotidiano cinese, il Global Times, la Cina ha approvato due nuovi vaccini prossimi alla commercializzazione e si appresta ad autorizzarne altri 3 o 4.
Tuttavia, quando si parla di Covid-19 non c’è mai da stare tranquilli. Cosa rischia l’Italia con questa nuova recrudescenza del coronavirus in Cina?
Varianti XBB Covid-19 in Cina: la situazione
Come riporta Il fatto quotidiano, per la National Health Commission le varianti XBB, ricombinanti di Omicron, mostrano una trasmissibilità e una fuga immunitaria superiori a Omicron, ma senza cambiamenti significativi in termini di patogenicità. Quindi, detta con parole povere, le nuove varianti del Covid-19 contagiano ancora di più di Omicron ma di fatto non sono più pericolose.
Dunque, non si dovrebbero ripetere gli effetti travolgenti visti lo scorso inverno dopo l’abbandono della politica Zero Covid, Una decisione che provocò l’esplosione dei contagi, circa 37 milioni al giorno, senza alcun chiarimento ufficiale sul numero di morti. Il che non ha certo sorpreso, visto che la Cina tende a nascondere tutto sulla questione Covid-19 fin dagli inizi.
Facendo un confronto tra Omicron e varianti XBB, l’ondata attuale è inferiore del 75% rispetto a quella dello scorso inverno. Nonostante questo Wang Guangfa, esperto di malattie respiratorie del Peking University First Hospital, ha però sottolineato al Global Times l’importanza per le persone fragili di adottare opportune misure di prevenzione.
Cosa rischia l’Italia con le varianti XBB esplose in Cina
Stando a quanto ci dicono dalla Cina, la nuova variante non dovrebbe cambiare nulla rispetto ad oggi. Tutt’al più, dovremmo avere più contagi ma senza particolari impatti sulla mortalità.
Ma il condizionale è d’obbligo, giacché non ci è dato sapere cosa avviene nei laboratori biologici cinesi e in quelli di altri angoli del Mondo. Del resto, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, parlando all’Assemblea mondiale della sanità, ha ammesso che sebbene sia stata dichiarata
la fine di Covid-19 come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale resta la minaccia di un’altra variante emergente in grado di causare nuove ondate di malattia e morte
Ma anche la minaccia di un altro agente patogeno emergente con un potenziale ancora più mortale
Anche Bill Gates ha annunciato l’arrivo di altre pandemie. Infine, giusto per completare il quadro, ricordiamoci che dal venerato Fabio Fazio, il professor Burioni disse che in Italia il Covid-19 non sarebbe arrivato.