Cina costruisce base a Cuba: serve per spiare Usa?

Cina costruisce base a Cuba: serve per spiare Usa?

Il 24 febbraio 2022 non è iniziata solo la guerra in Ucraina, ma ha segnato anche il ritorno della Guerra fredda. Con Usa e Russia che si sfidano su un campo neutro proprio come accadde in Vietnam, oltre alle varie accuse reciproche.

Tuttavia, rispetto a quanto vissuto fino al 1989 con la prima Guerra fredda, oggi c’è una Cina che non fa solo da spettatrice, ma è abile protagonista della geopolitica mondiale.

Infatti, la tigre asiatica sta scalzando gli americani dall’egemonia che avevano in Medioriente; sta sostituendo in Africa i colonialisti europei; e ora sta penetrando anche in Sudamerica, segnatamente a Cuba. Paese che, nonostante la morte di entrambi i fratelli Castro, resta ancora un regime dittatoriale anti-capitalista. Il quale ha saputo resistere per oltre mezzo secolo ai tentativi americani di rimetterci le mani.

Ecco in cosa consiste il progetto cinese a Cuba.

Cosa sta facendo la Cina a Cuba?

A lanciare lo scoop è il Wall Street Journal, secondo il quale a Cuba sorgerà una base per le intercettazioni elettroniche gestita dalla Cina, grazie a un accordo segreto stretto tra L’Avana e Pechino. Roba da Guerra fredda, appunto, che rievoca la crisi missilistica che si consumò proprio sul territorio cubano nel 1962, quando la Russia posizionò dei missili nucleari sulla costa cubana, puntati verso l’America, in risposta al dispiego di armamenti americani sul suolo turco.

Gli Stati Uniti sarebbero però pienamente consapevoli del progetto, che sorgerebbe di fatti a circa 160 chilometri dai propri confini, vale a dire dalla Florida, stato più vicino a quello cubano.

Si tratterebbe di una struttura che permetterà ai servizi di intelligence cinesi di raccogliere le comunicazioni elettroniche nel Sud Est degli Stati Uniti, dove si trovano diverse basi militari americane.

Il WSJ avrebbe ottenuto la soffiata da alcune fonti americane, ovvero funzionari governativi, rimaste anonime. Pechino avrebbe sborsato diversi miliardi di dollari a Cuba, paese in perenne difficoltà economica, anche per il pesante embargo americano.

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha dichiarato:

siamo ben consapevoli degli sforzi della Repubblica popolare cinese per investire in infrastrutture in tutto il mondo che potrebbero avere scopi militari, anche in questo emisfero. Stiamo monitorando da vicino la questione e adottando le misure necessarie per contrastarlo e rimaniamo fiduciosi di essere in grado di soddisfare tutti i nostri impegni di sicurezza interni e nel mondo

Con questa struttura, sempre secondo le indiscrezioni, la Cina sarebbe in grado di intercettare una grossa mole di comunicazioni. Tra cui email, telefonate e trasmissioni satellitari.

Cina smentisce nascita di base a Cuba per spiare americani

Come riporta ANSA, però, la Cina respinge categoricamente tali accuse. Queste le parole del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin:

Diffondere voci e calunnie è tattica comune degli Usa che hanno occupato illegalmente per molto tempo la base di Guantanamo Bay, si sono impegnati in ulteriori attività e hanno imposto un embargo a Cuba per più di 60 anni

dovrebbero smettere di interferire negli affari interni di Cuba sotto la bandiera di libertà, democrazia e diritti umani, e annullare il blocco commerciale e finanziario

Non è la prima volta che gli Usa accusano la Cina di spiarli. Basta vedere cosa è stato fatto ad una multinazionale come Huawei, che creava ottimi device mobili a basso costo, tanto da scalzare Apple e Samsung come prima per vendite mondiali.

Certo, da che pulpito arriva la predica: scandali come Wikileaks o il caso Snowden ci hanno detto che il governo americano non solo spiava i propri nemici, ma pure i propri alleati…

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