Diga di Kakhovka distrutta da ucraini? L’ipotesi della CNN

La distruzione della diga di Kakhovka rischia di essere un disastro su tutti i fronti: dalla riduzione di acqua diretta verso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, il che la pone a rischio esplosione; all’evacuazione della popolazione ucraina residente nei paraggi, per il rischio di allagamento; fino alla diffusione di una chiazza tossica in mare.

Come accaduto per il gasdotto di Nord Stream, il 26 settembre del 2022, è partito il toto-responsabilità su chi sia stato. Con un rimbalzo delle responsabilità tra russi e ucraini.

A quanto pare però, ci sono eloquenti fotografie satellitari che individuano le responsabilità verso l’Ucraina. E a rilanciare la notizia non è un blogger o uno youtuber complottista qualsiasi. Bensì, l’importante network americano CNN.

Chi ha distrutto la diga di Kakhovka?

Secondo la Cnn le foto satellitari mostrano che la diga di Kakhovka, appariva nel complesso strutturalmente intatta almeno sino al 28 maggio scorso. Fotografie scattate pochi giorni più tardi, il 5 giugno, mostrano invece danni significativi a una sessione della strada che coronava l’orlo della diga, un danno che pare provocato da un attacco esterno, forse tramite proiettili d’artiglieria.

La Cnn ammette di non poter verificare se i danni strutturali causati alla diga all’inizio di questo mese abbiano effettivamente causato il cedimento della struttura, o se quest’ultimo sia invece il risultato di esplosivi posizionati dalla Russia all’interno della centrale idroelettrica. Come invece sostiene il presidente ucraino Zelensky e riportato con enfasi, manco a dirlo, dagli zelanti mass-media mainstream occidentali.

Secondo fonti russe martedì notte, i bombardamenti dell’esercito di Kiev hanno portato alla distruzione della parte superiore della centrale idroelettrica di Kakhovskaya.

La Cnn sempre riporta le dichiarazioni di un ufficiale delle forze armate ucraine, il capitano Andrei Pidlisnyi, secondo cui dopo il cedimento della diga sono stati visti militari russi trascinati dalla corrente del fiume nel caos dell’inondazione.

Tale testimonianza non sembra avvalorare l’ipotesi di un sabotaggio deliberato della Russia, ma piuttosto quella di un cedimento strutturale improvviso della diga. Insomma, quello che rientra in un ordinario “danno collaterale” che può verificarsi in un conflitto, dunque neppure gli ucraini la avrebbero distrutta di proposito.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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