Baba Vanga ha previsto esplosione della Centrale nucleare di Zaporizhzhia?

Baba Vanga ha previsto esplosione della Centrale nucleare di Zaporizhzhia?

Ogni tanto si torna a parlare di Baba Vanga e delle sue previsioni inquietanti. Ma andiamo con ordine. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, preoccupa non poco la centrale nucleare di Zaporizhzhia (in ucraino Zaporižžja, leggibile Zaporigia), poiché si trova al centro del teatro bellico.

Come già spiegato qui, tale impianto vanta ben dispone 6 reattori nucleari, con una potenza nominale di oltre 5 700 MW ed è la centrale nucleare con più elevata produzione elettrica in Europa ed è tra gli impianti di produzione di energia più grandi del mondo.

Il 4 marzo 2022, la centrale nucleare è stata occupata dalle forze russe durante la battaglia di Enerhodar. La centrale continua a essere gestita da personale ucraino, ma sotto il controllo russo.

Cosa c’entra Baba Vanga con la centrale nucleare di Zaporizhzhia?

Ora, la recente distruzione della diga di Kakhova sta portando, tra le altre cose, a una diminuzione del livello di acqua all’interno della stessa, che preoccupa e non poco l’Aiea, Agenzia internazionale per l’energia atomica. La quale in un comunicato afferma: “l’acqua sta scendendo“.

Gli fa eco, come riporta RaiNews, Rafael Grossi, in una intervista alla stampa russa (Ria Novosti):

Lavoriamo per impedire un incidente nucleare “E per prevenire” un peggioramento delle conseguenze del conflitto (…) C’è la possibilità di un grave incidente nucleare con grandi conseguenze radiologiche, vorremmo fare di più, se possiamo

Bene, o meglio, male. Ma cosa c’entra con tutto questo Baba Vanga?

Baba Vanga ha previsto esplosione della centrale nucleare di Zaporizhzhia?

Come molti sanno, Baba Vanga è una donna bulgara morta nel 1996, resa cieca da una tempesta di sabbia quando aveva 12 anni. La quale, come spiegato qui, avrebbe previsto tanti eventi poi realmente verificatisi. Su tutti, gli attentati dell’11 settembre.

Orbene, quella che è stata ribattezza la “Nostradamus dei balcani“, sempre secondo le testimonianze verbali tramandate nei decenni, visto che non ha lasciato nulla di scritto, avrebbe predetto una grandissima esplosione entro la fine del 2023 che coinvolgerà una centrale nucleare. La quale causerà l’insediamento di nubi tossiche su tutta l’Asia. Una nuova Chernobyl, dunque, che potrebbe cambiare i connotati del mondo.

Ora, il pensiero va subito alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che è quella a rischio proprio per il conflitto in corso. Tali veggenze vanno comunque prese con le molle, visto che sono riportate tradizionalmente ogni fine anno per quello che sta arrivando.

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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