Tutte Fidanzate, la malinconica opera prima di Antonio Stellato

Tutte Fidanzate, la malinconica opera prima di Antonio Stellato

Selezione di componenti scritti nel corso di quarant’anni, il libro di poesie dell’autore napoletano colpisce al cuore con la sua semplicità

Quando si parla di poesia, la nostra mente viene quasi sempre portata a pensare ai classici che abbiamo letto a scuola e ciò può avere un effetto intimidatorio, in quanto molti di essi sono scritti in un linguaggio arcaico, pieno di simboli e sottotesto e magari con una rigida struttura in versi.

Ma, come numerose altre forme d’arte, anche la poesia si è evoluta nel tempo, diventando spesso molto più accessibile e viscerale nelle sue incarnazioni più moderne, che non per questo vanno considerate necessariamente inferiori ai loro “progenitori”.

Un vivido esempio di questa evoluzione è Tutte Fidanzate, la raccolta di brevi componimenti poetici che rappresenta il debutto letterario di Antonio Stellato, edito da Artestesa Edizioni e pubblicato da Sole (san Paolo Bel Sito).

Fiori e musica per cento poesie

Autodidatta nato e cresciuto a Napoli, l’autore ha iniziato a piantare i semi per quest’opera romantica e malinconica già negli anni 80 del secolo scorso, per poi lasciarli pazientemente germogliare fino al 2013, quando ha ripreso di slancio la scrittura.

Come normale per un lavoro così “stiracchiato” nel tempo, è possibile notare qualche disomogeneità tra una poesia e l’altra, ma la selezione di cento componimenti, divisi in dieci sezioni che non seguono un ordine cronologico, maschera sapientemente tale situazione.

Ogni sezione è introdotta da un’opera floreale (tema ricorrente nelle poesie stesse) dell’artista Mauro Rescigno, che ha anche curato la copertina, e da un testo musicale scelto da Stellato, in virtù della sua grande passione per la musica.

Si tratta, infatti, di brani musicali molto ricercati e di eccellente qualità, che consiglio vivamente di ascoltare prima della lettura dei versi inclusi nella sezione, in modo da impostare il giusto mood.

Amore e morte

Ma arriviamo finalmente al cuore del libro. Come si può dedurre fin dal titolo (e dalla citazione introduttiva di Dorothy Parker), si tratta di poesie intrise di una triste ironia e malinconia, per un amore anelato e costantemente sfuggente.

Le fidanzate a cui si riferisce l’autore sono allo stesso tempo sia persone reali, che soprattutto una sorta di tramite per il raggiungimento di un amore ideale, che va al di là del tempo e dello spazio (che nell’opera è rappresentato principalmente da luoghi dell’amata/odiata Napoli).

L’immagine di Stellato che emerge prepotentemente dai suoi versi, semplici e a tratti teneramente infantili, è infatti quella di un sognatore lontano dal mondo, come lo Starman di Bowie citato in una poesia o l’eclettico Sun Ra tanto amato dall’autore, che però non può fare a meno del contatto umano.

E non solo quello di una donna, magari ancora sconosciuta, ma anche dei genitori e della fidanzata storica, tutti purtroppo defunti; la morte, nella più classica delle contrapposizioni con l’amore, si insinua infatti costantemente nei suoi componimenti.

In definitiva, si tratta di un libro estremamente scorrevole e di facile comprensione, ma non per questo poco profondo o poetico, la cui lettura mi sento di consigliare a chiunque non tema il confronto con l’imperante malinconia, magari accompagnandola con un buon calice di vino rosso.

Qui potete acquistare l’emozionante opera prima di Antonio Stellato.

(Originariamente pubblicato su Storie Semplici. Il titolo dell’autore potrebbe essere modificato dalla redazione)

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Girolamo Castaldo

I miei interessi principali sono scacchi, sci, anime, manga, videogiochi, musica e (astro)fisica. Storie Semplici: http://storiesemplici.substack.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.