Vediamo come si diventa maestro di sci, i requisiti, quanto guadagna, quanto costa, gli sbocchi professionali, se conviene davvero.
Diventare maestro di sci è il sogno di quanto amano sciare e vorrebbero insegnarlo agli altri. Unna passione che riguarda molti italiani, tanto che si contano quasi 15 mila maestri di sci nel nostro paese. Parliamo di una figura nata nei primi anni ’30 del secolo scorso, diventata ufficialmente riconosciuta nel 1958 e legiferata definitivamente nel 1991, quando la competenza è stata delegata alle regioni.
Impegnato solitamente nelle scuole di sci presso le stazioni sciistiche, è in genere uno sciatore professionista e un insegnante altamente specializzato. Del resto, deve superare diverse prove prima di acquisire questo titolo. Anche perché deve essere in grado di destreggiarsi anche in situazioni di emergenza (frane, valanghe, recupero di persone disperse o in difficoltà, ecc.).
I requisiti da possedere sono diversi per praticare questa professione. Del resto, il maestro di sci è chiamato spesso a rapportarsi con persone che si avvicinano a questo sport per la prima volta. Anche in gruppo. Dunque, deve avere pazienza, predisposizione al rapporto con gli altri e alcuna supponenza. Un po’ quanto viene richiesto dai bagnini.
Detto ciò, di seguito vediamo come si diventa maestro di sci, i requisiti che deve possedere, quanto guadagna, gli sbocchi professionali, se conviene davvero svolgere questa professione.
Quali sono i requisiti per diventare maestro di sci
Oltre alla passione per la montagna, la neve e gli sci, per diventare maestro di sci occorre grande conoscenza tecnica, capacità di sapersi rapportare in diversi contesti naturali e artificiali, avere capacità di problem solving e fermezza in caso di problemi di piccola, media e grande entità.
Deve avere tanta empatia verso gli altri, soprattutto nei confronti di bambini e neofiti della materia, verso i quali servirà delicatezza e molta pazienza.
Non dovranno mancare disponibilità ad aggiornarsi e acquisire anche nozioni extra in materie giuridiche, comunicative, di marketing, ecc.
Infine, è inutile girarci intorno: occorrono anche discrete possibilità economiche, giacché, come vedremo, per diventare maestri di sci servono importanti investimenti.
Come si diventa maestro di sci: gli esami da superare
Occorre fare una premessa: le prove da sostenere per diventare maestri di sci sono organizzate in maniera autonoma dalle regioni. Quindi è sempre meglio riferirsi alla propria regione o a quella presso cui si intende praticare questa professione. Ciò nonostante, le prove sono praticamente uguali tra loro ma può cambiare la cadenza con cui si svolgono, che può essere annuale o biennale. Lo stesso discorso vale per lo Stato di San Marino, che in questa materia si comporta come fosse una regione italiana.
Le prove solitamente vengono disputate tra Marzo e Aprile, mentre San Marino le organizza a Novembre.
Gli aspiranti maestri di sci devono superare due prove:
- prova cronometrata di slalom gigante;
- prova in campo libero.
In totale, i giorni per le prove sono 4. Così suddivisi:
- primo giorno: prova di slalom gigante;
- secondo e terzo giorno: coloro che hanno superato la prima prova, accedono alla prova di sci in campo libero;
- quarto giorno: la prova prevede lo svolgimento di alcuni esercizi, quali, curve ad arco corto, medio e ampio; prova libera in territorio sconnesso.
Sarebbe opportuno prepararsi al meglio tramite corsi e lezioni private, possibilmente tenute nella stessa regione dove si intende concorrere, come vedremo più avanti, perché saper sciare ed essere appassionati da soli non basta.
Superate entrambe occorrerà sostenere un corso di 90 giorni, dove il candidato acquisirà competenze anche in ambito giuridico (le leggi sulla materia), comunicative, di marketing, ecc. Proprio per essere una figura completa anche dal punto di vista gestionale.
Quali sono le prove da superare per diventare maestro di sci
Vediamo più da vicino in cosa consistono le due prove da superare.
La prova di slalom gigante (Eurotest)
A prescindere dalla regione in cui si sosterrà la prova, bisognerà affrontare una vera e propria gara, dove dimostrare di saper restare al di sotto di un tempo limite. Il quale viene stabilito in base al tempo fatto registrare da atleti “parametrati”, la cui prestazione è stata registrata e “standardizzata” in base a un parametro ottenuto a inizio stagione. Questa prova viene anche definita Eurotest.
Per avere buone possibilità di superare una prova Eurotest, occorrerebbe avere:
- meno di 80 punti FISI;
- o, in alternativa, almeno 140 punti FIS.
Non conviene procedere per tentativi, perché sostenere le prove ha un costo di svariate centinaia di euro. Almeno che non si sia ricchi. Anche perché la media dei candidati che supera questa prova è del 30%, piuttosto bassa.
Le prove in campo libero
Qui bisognerà affrontare 3 tipi di curve:
- arco corto
- arco medio
- arco ampio.
Per questa prova, possono esserci delle differenze tra le regioni. Per esempio in Veneto è prevista una pista non battuta (e talvolta è stata adoperata anche in Lombardia), mentre in Friuli Venezia Giulia viene disputata tra le “gobbe“.
Il consiglio dei professionisti è quello di essere preparati su qualunque terreno, anche perché un vero maestro di sci deve saperlo essere ovunque. Così come è capitato che vengano adoperate anche tutte e tre le curve insieme.
Il consiglio sempre degli esperti è di sostenere l’esame quando la media di prove simulate buone sia di 4 su 5. Anche 3, sebbene già si rischi di più.
Anche qui vale il discorso dei costi e del fatto che non bisogna andare per tentativi, almeno che non ci si può permettere di buttare denaro.
Quale regione scegliere per prepararsi?
La scelta dovrebbe ricadere soprattutto sulla regione nella quale vorremmo poi praticare, così da prendere confidenza con le persone del posto, il territorio, ecc. Anche perché i corsi e le prove tendono ad avere come focus proprio le caratteristiche regionali. Poi ovviamente si potrebbe anche fare un mero calcolo economico e scegliere la regione meno cara in termini di alloggi, spostamenti da e per la propria abitazione, costi del corso e per sostenere le prove.
Inutile, o quasi, farne una questione di raccomandazioni e favoritismi: una persona incompetenze e palesemente in difficoltà diversamente sarà valutata positivamente. Parliamo di sciare (cadute rovinose possono anche essere letali) e non di un posto da impiegato, con tutto il rispetto.
Corso per maestro di sci: quanto costa e materie
Superate le prove di cui sopra, si accede ad un corso di abilitazione per maestro di sci dalla durata di 90 giorni. Le materie affrontate verteranno su:
- studio del territorio su cui si lavorerà;
- pratiche di primo soccorso e anatomia generale;
- nivologia e valanghe;
- sicurezza sulle piste e giurisdizione;
- marketing del turismo;
- organizzazione delle stazioni sciistiche e delle gare;
- comunicazione;
- studio di una seconda lingua straniera.
Particolare attenzione sarà poi prestata all’insegnamento dello sci rivolto ai più piccoli, poiché i corsi puntano ad attrarre proprio loro.
Si tratta di un corso che va frequentato tutto insieme e non è possibile dilazionarlo in più anni. Non a caso, è frequentato soprattutto da giovani Under 30, con una concentrazione del 90% tra i ragazzi con una età compresa tra i 19 e i 25 anni. Molto difficile, ma non impossibile, che si decida di assumere questa qualifica superati gli “anta“.
I costi sono piuttosto elevati. Si parla di una media di 4-5 mila euro. Ma non è l’unico costo. Occorre aggiungere minimo altri 6 mila euro tra skipass, viaggi per raggiungere il posto, alloggio, attrezzatura, ecc. Dunque bisogna mettere in preventivo che si toccheranno quasi sicuramente i 10 mila euro totali. Ma con ogni probabilità il tutto potrebbe costare anche 15 mila euro.
Albo maestri di sci come funziona
Ottenuta la tanto sospirata qualifica, sarà possibile iscriversi presso l’apposito Albo organizzato su base regionale. L’iscrizione andrà aggiornata ogni 3 anni, ma soddisfacendo 2 requisiti:
- l’idoneità psico-fisica all’insegnamento;
- frequenza di corsi di aggiornamento professionale.
Per info più specifiche e aggiornate rimandiamo a siti specializzati come Skibum e Skiinfo.
Quanto costa diventare maestro di sci?
Le cifre possono cambiare da regione a regione. Ma come si deduce da quanto detto fino ad ora, non è certo uno scherzo da ragazzi: sommando tutti i costi (corsi per superare le prove, iscrizione alle prove e al corso, attrezzatura giusta, alloggio, trasferte, ecc.) si viaggia tra i 10 mila e i 20 mila euro.
Quanto guadagna un maestro di sci? Lo stipendio
Lo stipendio medio di un Maestro di Sci è di 32 € lordi all’ora, equivalenti a circa 3.000 € netti al mese. Un ottimo stipendio, quasi doppio rispetto alla retribuzione mensile media in Italia.
Dipende ovviamente dall’esperienza, dalla fama, dal contesto lavorativo in cui opera, dal tipo di collaborazione messa in atto, dalla zona geografica, ecc.
Dove lavora un maestro di sci: gli sbocchi professionali
Generalmente, un maestro di sci lavora presso sci club, villaggi vacanze e scuole di sci, anche all’Estero (occorrerà valutare paese per paese se accetta qualifiche prese all’estero). Inoltre, può esercitare come libero professionista (potrebbe avere bisogno di aprire Partita Iva, su questo può riferirsi a uno studio commercialista) o come associato alla scuola di sci. Difficilmente sarà inquadrato come semplice dipendente di una struttura. Può anche tenere lezioni private presso persone facoltose.
Cosa fa un maestro di sci in estate?
In molti che desiderano intraprendere questa professione, si pongono questa domanda poiché, generalmente, la figura del maestro di sci viene associata alla neve e al periodo invernale. O, al massimo, tardo autunno o inizio primavera.
In realtà, un maestro di sci può lavorare anche in estate nei pressi dei ghiacciai d’alta quota, in spedizioni trekking estreme o in zone non per forza assimilabili al freddo, come Dubai, paesi capaci di creare stazioni sciistiche invernali anche senza neve e in pieno deserto. Non a caso, L’Arabia Saudita ospiterà i giochi invernali asiatici del 2029.
Differenza tra Maestro di sci e Guida alpina
Non bisogna fare confusione: si tratta di due professioni diverse, per quanto, comunque, avere una delle due qualifiche può aiutare sicuramente ad acquisire facilmente anche l’altra, poiché si presume una certa dimestichezza con neve e montagne.
Occorre poi dire che la guida alpina si divide in 2 figure:
- aspirante guida alpina;
- guida alpina-maestro di alpinismo.
Si diventa aspirante guida alpina superata una prova preselettiva e poi un corso di formazione. Entro 10 anni si può sostenere un nuovo esame per diventare guida alpina-maestro di alpinismo.
L’iscrizione all’albo professionale delle guide ha 3 anni di validità, successivamente per rinnovarla devono superare obbligatori corsi di aggiornamento istituiti dalla Giunta Regionale competente.
Le Guide alpine-maestri di alpinismo possono conseguire le seguenti specializzazioni:
- arrampicata sportiva in roccia o ghiaccio;
- speleologia;
- altre specializzazioni eventualmente definite dal direttivo del Collegio nazionale delle guide alpine.