Romania, voto annullato per consentire a NATO di costruire più grande base d’Europa

Romania, voto annullato per consentire a NATO di costruire più grande base d’Europa

In Romania è in progetto la realizzazione della più grande base d’Euopra, con scuole, ospedale, negozi e asili per le famiglie dei militari.

Dopo la caduta del regime comunista di Ceausescu, la Romania si è ritrovata prima a vivere un periodo di profonda crisi economica e instabilità politica – come normale che sia dopo la caduta di un sistema istituzionale vigente per decenni – per poi diventare gradualmente una colonia americana. Entrando nella NATO nel 2004.

Del resto, la Romania faceva tanto gola a Zio Sam: ricca di materie prime (tra cui petrolio, gas naturale, carbone, ferro, rame e bauxite), con accesso al Mar Nero, manodopera a basso costo, ma anche collocata geograficamente in una posizione strategica invidiabile, a ridosso della nemica Russia.

Peccato però che il sogno americano abbia, come al solito, portato anche una dilagante corruzione politica e uno sfruttamento di massa della classe operaia (la fuga verso la Romania sta portando effetti negativi anche per l’Italia, vedi il caso Beko). Con disuguaglianze sociali notevoli nel paese. Tanto che anni fa un sondaggio certificava addirittura una nostalgia per Ceausescu.

Il processo di americanizzazione rumeno non è certo terminato. Anzi. Qui si sta costruendo la più grande base NATO d’Europa. E questo processo non può essere certo fermato dalle elezioni.

Perché in Romania le elezioni sono state annullate

Come riporta ANSA, l’annullamento del primo turno delle presidenziali, tenutosi il 24 novembre scorso, è avvenuto dopo la desecretazione di documenti riservati sulla sicurezza, relativi a presunte ingerenze straniere, in primis della Russia, sulla campagna elettorale condotta su TikTok da Calin Georgescu. Il candidato indipendente di estrema destra vincitore a sorpresa del primo turno. Georgescu sarebbe stato favorito dalla piattaforma che gli avrebbe offerto condizioni vantaggiose.

La decisione è giunta del tutto inaspettata dopo che la stessa Alta Corte nei giorni scorsi, pronunciandosi su ricorsi e obiezioni, aveva invece confermato il risultato del primo turno delle presidenziali, spianando la strada al ballottaggio che era previsto per domenica 8 dicembre con la sfida tra Georgescu e Elena Lasconi, leader del partito moderato di centrodestra Usr.

Il fondatore del partito nazionalista e anticorruzione Drept (Giustizia e Rispetto in Europa per tutti i Partiti), Vlad Gheorghe, ha presentato un’istanza all’alta Corte di cassazione a Bucarest, chiedendo l’annullamento anche delle elezioni parlamentari in quanto

anche tale consultazione potrebbe essere stata influenzata da ingerenze straniere

Pertanto, il ballottaggio era previsto per domenica 8 dicembre tra Georgescu e la candidata filo-europea Elena Lasconi, filo-europeista. Molto probabilmente, il primo avrebbe reso più complicata la realizzazione del progetto di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

In Romania sarà realizzata la più grande base NATO d’Europa

Come rivela il sito Dissident, a circa 100 chilometri dal confine ucraino e direttamente sul Mar Nero, presso l’aeroporto regionale di Costanza è in costruzione la più grande base NATO di tutti i tempi. Presto saranno di stanza lì 10.000 soldati: forze di terra, aria e mare. I lavori di costruzione sono già iniziati nel marzo 2024.

A riportare per primi la notizia sono stati i media tedeschi mainstream la scorsa estate, presentando così il progetto:

La NATO vuole rafforzare il fianco orientale dell’alleanza di difesa nella Romania orientale. La posizione è strategicamente importante: vicino all’Ucraina e a soli 15 chilometri dal Mar Nero, che la Russia rivendica come proprio. La NATO ha trascurato la regione per anni, ma dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia si è armata in modo massiccio. Ciò non è mai stato così significativo dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina

La base “Mihail Kogălniceanu” nei prossimi vent’anni sarà notevolmente ampliata e modernizzata. Il piano è quello di espandere la base a 3.000 ettari, ovvero circa dieci volte la superficie del Tempelhofer Feld a Berlino e supera addirittura la grande base di Ramstein nella Renania-Palatinato.

Creare una vera e propria città dove i soldati potranno vivere con le proprie famiglie. Con scuole, asili, negozi e un ospedale. Per un costo complessivo di 2,5 miliardi di euro. Nessuno disturbi il manovratore.

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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