Scopriamo l’isola venezuelana di Isla Margarita: come si arriva, cosa fare e vedere, la storia, le opportunità imprenditoriali.
L’Isola Margarita, nome originario Isla de Margarita, chiamata anche semplicemente Isla Margarita, è stata scoperta da Cristoforo Colombo nel 1498, dunque sei anni dopo la scoperta delle Americhe. I nativi americani accolsero con tutti i favori tali ospiti, ignari che presto diventeranno schiavi, mentre le loro perle, di cui l’isola era ed è ricchissima, sarà depredata.
Oggi tutto questo non c’è più, o, almeno, le speculazioni da parte degli europei e dei vicini americani, sono diverse. Infatti, Isla Margarita negli ultimi anni è attenzionata da turisti, ma, soprattutto, investitori, che vogliono approfittare delle enormi potenzialità offerte dall’isola venezuelana. In particolare, nel settore turistico, edilizio e immobiliare. Grazie alla pressione fiscale molto vantaggiosa, costi energetici bassi (ricordiamo che il Venezuela è tra i principali produttori di petrolio) e alle norme poco stringenti.
Vediamo di seguito dove si trova Isla Margarita, come si arriva, quali possibilità offre. Ma prima un po’ di storia.
La storia di Isla Margarita
Come riporta Angel Ecotours, al succitato arrivo di Colombo, primo europeo ad arrivare sull’isola nel 1498, la popolazione locale era costituita dai Guaiqueries, gli indigeni locali. La costa dell’isola era ricca di perle, che rappresentava quasi un terzo di tutti i tributi del Nuovo Mondo alla corona spagnola.
Furono realizzate delle fortificazioni per proteggerla da pirati e altri colonialisti, come gli olandesi. E alcune di queste sono ancora apprezzabili oggi, offrendo suggestivi panorami sulla costa.
L’isola ottenne l’indipendenza dagli spagnoli nel 1814, dopo il crollo della Prima Repubblica del Venezuela, diventando il primo territorio permanentemente libero del paese. Il resto fece la rivoluzione bolivariana, per opera di Simón Bolívar, il quale mise in atto una campagna lunga ben 9 anni, al fine di liberare definitivamente dalla sudditanza dalla Corona spagnola non solo il Venezuela, ma anche altri paesi latinoamericani come Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia.
Negli anni l’isola diventerà una meta turistica ambita, grazie alle sue splendide spiagge e al suo clima favorevole e gradevole durante tutto l’anno. Con l’arrivo di Hugo Chavez furono mandati via gli speculatori americani, portando una crisi economica sull’isola, dalla quale si sta riprendo oggi.
Isla Margarita dove si trova?
Si tratta dell’isola più grande del Venezuela e si trova al largo della costa nord-orientale del paese, nel Mar dei Caraibi. Non a caso, sia per le sue spiagge paradisiache, sia per la presenza di perle, viene definita “la perla dei Caraibi“.
Come si arriva su Isla Margarita?
Le opzioni sono due:
Via mare con traghetto
Il trasporto avviene su traghetto, dove è possibile anche caricare un’auto. I traghetti partono da più punti: Puerto la Cruz, Cumana e La Guaira.
Aereo da Caracas
Il volo dura poco più di mezz’ora, 45 minuti circa, con voli diretti da Caracas, la capitale del Venezuela. Pochi all’anno sono invece i voli charter consentiti sull’isola.
Qual è l’aeroporto di Isla Margarita?
Come spiega Idealo, sull’isola c’è l’Aeroporto Internazionale del Caribe “Santiago Mariño”, detto anche Aeroporto di Palomar. Viene considerato uno dei migliori presenti nei Caraibi.
Qual è il clima a Isla Margarita?
Il clima è soleggiato e secco, la temperatura media è 32 ° C (90 ° F), con le minime comprese tra 22 e 23 gradi.
Le piogge possono verificarsi soprattutto tra luglio e ottobre, sebbene siano piuttosto rare.
Turismo: cosa fare e vedere a Isla Margarita?
L’isola offre tante opzioni turistiche. Le sue incantevoli spiagge, oltre ovviamente al puro relax sdraiati al sole, offrono anche la possibilità di svolgere attività come windsurf, kitesurf, surf e snorkeling (nuotare con mascherina e boccaglio per apprezzare le meraviglie del fondale).
Gli amanti della natura e delle escursioni troveranno pane per i propri denti: infatti, su Isla Margarita ci sono numerosi parchi naturali, sebbene la Laguna de La Restinga sia designata parco nazionale ed è la più conosciuta. Offre anche la possibilità di andare in kayak.
Tra le attrazioni principali troviamo due piccole colline gemelle, circondate da una caratteristica zona desertica ricca di cactus, fichi d’India, yak e guamaches. La fauna è varia: sarà possibile incrociare lucertole del deserto, conigli, coralli e perfino serpenti a sonagli. Dunque è consigliabile prestare attenzione e vestirsi adeguatamente.
Non manca poi la possibilità di prenotare escursioni in giornata per l’arcipelago di Los Roques. Mentre gli amanti dello shopping troveranno anche loro pane per i propri denti, visto che Isla de Margarita è piena di enormi e convenienti centri commerciali, soprattutto a Porlamar e a Pampatar. Anche grazie alla tassazione agevolata che riduce notevolmente il costo dei prodotti, anche di quelli che troviamo sugli scaffali dei nostri supermercati.
Molto interessante poi la varietà dei prodotti, praticamente di tutti i continenti.
Esistono poi attività come il Waterland, cioè la possibilità di fare il bagno con i delfini, oltre che un parco di divertimenti chiamato “Diverland“, con montagne russe mozzafiato.
L’isola si presta bene per occasioni come Natale, Carnevale o Pasqua, ma anche il canonico periodo estivo compreso tra luglio e settembre.
Quali sono le spiagge più belle di Isla Margarita?
Come spiega Tuttaltromondo, La spiaggia più frequentata e la più lunga si trova al nord, Playa El Agua.
Per gli amanti del windsurf si consiglia invece l’isola di Playa El Yaque. Mentre Playa Parguito e Caribe ben si prestano per gli amanti del surf. Punta Arena resta invece l’isola più nota.
Molto interessante anche l’isola di Coche, raggiungibile in una mezz’ora. Ma è comunque piuttosto frequentata, anche perché si presta bene per attività come banana boat, moto d’acqua e così via.
Quali opportunità economiche offre Isla Margarita?
Per quanti invece intendono investire a Isla de Margarita, un settore in forte crescita è quello immobiliare, poiché in molti sono interessati ad acquistare qui soprattutto una casa vacanze o perfino una terza o quarta casa. Magari anche per specularci in futuro.
Le potenzialità principali restano ovviamente legate al turismo: stabilimenti balneari, ristorazione, guide turistiche, gestione parchi o attrazioni, locali notturni, ecc.
Quali sono le città più importanti di Isla Margarita?
Vediamo quali sono le principali città dell’isola di Margarita e le rispettive caratteristiche.
Porlamar
La città più grande, con tanti centri commerciali, negozi al dettaglio, pizzerie e ristoranti. Di cui molti italiani. Gli abitanti oscillano tra gli 85 mila e i 125 mila in base al periodo dell’anno, con tanti turisti tra europei, sudamericani e cinesi. Tante poi le spiagge e le strutture dedite al pernottamento.
Pampatar
Seconda città per grandezza, con circa 50.000 abitanti. Tra le attrazioni principali troviamo una lunga spiaggia, il Castello San Carlos Borromeo che risale al 1600, tanti ristoranti, discoteche e una vivace vita notturna.
La Asunción
La città più istituzionale dell’isola, capitale dello Stato federale Nueva Esparta. Conta circa 25 000 cittadini e sul proprio territorio ricade la sede del governo regionale. Qui si trovano meno attrazioni, sebbene non manchino parchi naturali e ristoranti.
Juan Griego
Conta circa 45 000 persone e viene considerata la città dove si mangia meglio. E’ considerata storicamente la più importante, poiché qui, precisamente dentro e fuori la fortezza de La Galera, due secoli fa si tenne una importante battaglia per l’indipendenza.
Qual è la capitale di Isla Margarita?
Viene considerata La Asunción. Fondata dagli Spagnoli un secolo dopo l’arrivo di Cristoforo Colombo (nel 1562), conta oggi circa 25 mila abitanti. E’ diventata una meta turistica a partire dagli anni ’90 del secolo scorso, il che l’ha trasformata, rendendola più moderna e commerciale.
Tra le attrazioni principali troviamo la Cattedrale, che risale alla seconda metà del XVI secolo, e il Castillo de Santa Rosa (Castello di santa Rosa), eretto nel ‘600 per difendersi dalle incursioni dei pirati.