L’obbligo delle mascherine è decaduto lo scorso 30 settembre anche sui mezzi di trasporto, nelle strutture sanitarie e nelle RSA. Mentre il 31 ottobre decadrà sui luoghi di lavoro. Invece, il Green pass resterà fino al 31 dicembre, salvo nuove e probabili proroghe, per le RSA (e affini) e le strutture ospedaliere.
In particolare, l’obbligo di Green pass permane per i visitatori e gli accompagnatori, anche per quanti volessero prelevare temporaneamente un ospite per portarlo un po’ fuori. Parliamo, come spiega Diritto.it, quindi di strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, strutture residenziali socioassistenziali e altre strutture residenziali.
Green pass resta nelle RSA: ai familiari negate ancora visite ai parenti
Ci siamo già occupati di questa misura e di quanto sia ritenuta disumana, sia per gli ospiti delle strutture che per i loro familiari. Senza alcuna eccezione, neppure nei giorni di festa.
Il permanere di queste misure lasciano anche intendere che non si creda davvero all’efficacia del vaccino, visto che è stato somministrato forzatamente agli anziani a mo’ di nazismo, per poi comunque negargli di vedere figli e nipoti che hanno deciso di non vaccinarsi.
C’è poi una seconda beffa: ormai il Covid-19 e le sue varianti sono assimilate ad una semplice influenza. Dunque, perché permanere ancora questa misura così crudele, che andrà pure ad incidere in un periodo particolare come le festività natalizie.
Green pass nelle RSA quando sarà tolto?
Il centro-destra che ha vinto le elezioni, in campagna elettorale ha promesso la soppressione del Green pass e perfino, almeno la Meloni, una commissione d’inchiesta che accerti i danni da vaccino e quelli economici per chi non ha voluto vaccinarsi.
Vedremo se manterrà questa promessa. Del resto, proprio esse hanno consentito a Fratelli d’Italia di beneficiare del grosso dei voti dei No Vax, visto che i partitini anti-sistema non hanno visto neanche lontanamente il 3 percento. Ma tutto lascia presagire che la misura sarà prolungata almeno fino al 31 marzo, per coprire tutto il periodo nel quale le influenze sono più diffuse.
Oltretutto, il fatto che si stiano studiando ancora soluzioni per rilevare l’infezione (come la app che rileva il Covid-19 solo dal tono della voce), con tanto di massiccio investimento di Pfizer. Il che lascia temere che la battaglia sia ancora lunga e profondamente impari.