Un gruppo di ricercatori tedeschi svela il bizzarro rapporto tra le formiche e un parassita in grado di triplicargli la vita
Un gruppo di ricercatori tedeschi svela il bizzarro rapporto tra una formica e un parassita in grado di triplicarle la vita
Essere vittima di un parassita come la tenia (il comune “verme solitario”) non è certo la cosa più piacevole al mondo.
Ma provate a immaginare se tale parassita fosse in grado in qualche modo di triplicare la vostra aspettativa di vita e, come se non bastasse, vi garantisse un’esistenza agiata senza bisogno di lavorare.
A tali condizioni, accettereste di ospitarlo dentro di voi?
Pur non avendo una scelta in merito, quanto descritto sopra è esattamente ciò che succede a un particolare tipo di formica quando viene infettata da un certo parassita.
Ma andiamo ad esaminare nel dettaglio questa straordinaria e bizzarra scoperta fatta da un gruppo di ricercatori tedeschi.
Il piano diabolico della tenia, non senza benefici per la formica
La Temnothorax nylanderi è un tipo di formica diffuso in Europa occidentale, che nidifica nei ramoscelli o nelle ghiande.
Quando ancora allo stato larvale, può capitare che si cibi di escrementi di picchio, che è il bersaglio preferito della Anomotaenia brevis, un tipo di tenia, infettandosi a sua volta.
A quel punto, ciò che accade ha dell’incredibile: le altre formiche operaie della colonia inizieranno a lavorare al suo posto, la porteranno in giro, la sfameranno e puliranno per tutta la vita; vita che, a proposito, durerà tre volte più del normale.
Ma come è possibile tutto ciò? Come riporta Carly Cassella su ScienceAlert, un gruppo di ricercatori tedeschi guidato dall’entomologa Susanne Foitzik dell’Università Johannes Gutenberg crede di aver finalmente trovato una spiegazione.
Quando la tenia penetra nel corpo di una formica, inizia a pompare antiossidanti e altre proteine nella suaemolinfa (l’equivalente del sangue per gli invertebrati). Uno degli effetti di tali, speciali proteine pare sia quello di preservare giovane e “appetitosa” la formica.
Ciò è importante per la tenia, per la quale l’obbiettivo finale è infettare un picchio (all’interno del quale si riproduce), e ovviamente una formica in ottima salute costituisce un bersaglio preferenziale per tale uccello.
I cambiamenti sociali nella colonia e il futuro della ricerca
Per spiegare i cambiamenti sociali nella colonia dovuti all’azione della tenia, gli scienziati si sono concentrati in particolare su una proteina simile a quella chiamata vitellogenina (vitellogenin-like, in inglese).
Tale proteina, usata per regolamentare la divisione del lavoro e la riproduzione nelle colonie, non viene prodotta dal parassita, ma è stata trovata in grandi quantità nelle formiche infette.
Non è chiaro se questo eccesso produttivo sia direttamente stimolato dalla tenia o sia un “effetto collaterale” dell’infezione, ma pare in qualche modo ingannare le altre formiche, spingendole a prendersi cura di quella infetta.
Il gruppo di ricercatori ha intenzione di proseguire gli studi, in particolare riguardo le proteine prodotte dal parassita e sul come influenzano le formiche infette, ma non c’è fretta: sia tenia che formica sembrano essere perfettamente contente della situazione.
(Originariamente pubblicato su Storie Semplici)