Covid-19 uscito da laboratorio: lo dice anche Presidente Aifa

Introduzione

Qualcuno, scherzosamente, ha detto che a Putin andrebbe dato il Nobel per la Medicina per aver eliminato il Covid-19 in una notte sola. Più che altro perché, invadendo l’Ucraina, ha fatto spostare lo storytelling dei media dal Covid-19 al conflitto. Del resto, i mass-media decidono la priorità di cosa deve preoccuparci giorno per giorno.

Eppure, il Covid-19 pare esistere ancora, soprattutto il discriminatorio Green pass. Che però, almeno si spera, dal primo aprile, dovrebbe via via essere allentato. Con un possibile ritorno di fiamma il prossimo autunno. In estate il nuovo coronavirus va in vacanza per consentirci di spendere soldi in giro e far girare l’economia.

Orbene, una nuova conferma sul fatto che il Covid-19 sia stato creato in laboratorio arriva da Giorgio Palù. Non uno qualsiasi, visto che è il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco. L’organo che decide se un farmaco o un dispositivo può essere immesso sul mercato.

Ecco cosa ha detto Palù sul Covid-19 uscito da un laboratorio.

Covid-19 uscito da laboratorio: cosa ha detto Giorgio Palù

Come riporta Virgilio, Palù al Corriere della sera spiega le basi della sua supposizione:

Lo spillover con salto di specie animale-uomo potrebbe essere stato compiuto per cause accidentali da un virus del pipistrello sperimentalmente adattato a crescere in vitro

È suggestivo un dato, che andrà comunque confermato da ulteriori verifiche di altri ricercatori. Il ceppo prototipo di Wuhan, quello che ha iniziato a manifestarsi in Cina con forme gravi di polmonite, e tutte le varianti che ne sono derivate, anche quelle considerate non interessanti, presentano una caratteristica affatto peculiare. Nel gene che produce la proteina Spike appare inserita una sequenza di 19 lettere appartenente a un gene umano e assente da tutti i genomi dei virus umani, animali, batterici, vegetali, finora sequenziati. La probabilità che si tratti di un evento casuale è pari a circa una su un trilione. Una sequenza essenziale perché conferisce al virus la capacità di fondersi con le cellule umane e di determinare la malattia

Per Palù la manipolazione è stata compiuto per scopi di ricerca

si può ipotizzare una manipolazione effettuata per soli scopi di ricerca, non certo con intenzioni malevole. Per esempio, per scoprire se certi virus di mammiferi, in questo caso del pipistrello, possano avere potenziale pandemico e decifrare quali caratteristiche genetiche vi contribuiscano. Uno scopo nobile dal punto di vista, ne sono certissimo

Covid-19 fuoriuscito da laboratorio di Wuhan: le nuove prove

Giorgio Palù si sofferma poi sul laboratorio di Wuhan, dedito alla coltura del virus di pipistrelli:

Non è una novità che il laboratorio di Wuhan da oltre una decade si dedichi tra l’altro alla coltura di virus di pipistrelli

Manca la prova “regina” che confermi che sia di origine naturale:

Alcuni studi recenti che utilizzano la bioinformatica per indagare l’evoluzione dei virus ci orienterebbero in tal senso. Manca però la prova regina che suffraghi l’origine naturale. Non si è ancora trovato l’ospite intermedio e RaTG13, il virus del pipistrello Rhinolophus affinis il cui genoma è al 97% identico al Sars-CoV-2, ha scarsa capacità di infettarci

Conclusioni

Insomma, sempre più prove confermano che il Covid-19 sia partito da un laboratorio. Quello che già diceva ad inizio Pandemia il compianto Luc Montagnier, deriso dalla comunità scientifica anche su altre affermazioni.

Resta comunque il sospetto che la creazione in laboratorio, oltre che voluta e non frutto di un incidente di ricerca, sia stata appositamente voluta per sconvolgere il mondo. E portarci a quel Reset previsto tra qualche anno.

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