La Russia ama il nostro Paese. La nostra cultura in tutte le sue forme (dall’arte alla musica), le nostre località turistiche, i nostri prodotti agroalimentari.
La Russia è uno storico partner commerciale dell’Italia. Già tra il ‘900 e il 1200 le città russe più fiorenti economicamente avevano avuto stretti legami con l’Europa. Sebbene i rapporti furono interrotti dall’invasione mongolo-tatara e furono ristabiliti solo a partire dal 1500.
Nel 1711 fu istituito a Venezia il primo consolato russo sul territorio italiano, che era anche il secondo nel mondo, dopo quello di Amsterdam.
Da allora le relazioni continuarono ad essere proficue, interrotte circa due secoli dopo causa la Prima guerra mondiale prima e la Rivoluzione russa poi.
Con l’arrivo del Fascismo, l’Urss divenne ufficialmente un Paese nemico e solo dopo la Seconda guerra mondiale i rapporti ripresero a fatica. Anche perché eravamo in piena Guerra fredda e l’Italia, governata per decenni dalla Dc, si era sempre apertamente schierata con la Nato. Non mancarono comunque importanti accordi commerciali tra i due paesi, soprattutto per la fornitura di gas.
I rapporti si intensificarono gradualmente con il crollo dell’Urss e a partire dagli anni ‘90. Ma subirono una forte accelerazione negli anni 2000 con i governi Berlusconi. Grazie al rapporto di amicizia che si strinse tra Berlusconi e Putin.
Purtroppo, a partire dal Governo Monti e “grazie” ai vari governi a guida Pd, l’Italia si è allontanata sempre più dalla Russia. Per inseguire le politiche germanocentriche suicide dell’Ue a colpi di dazi.
Uccidendo di fatto varie piccole e medie imprese dell’Est Europa che lavoravano molto con il paese ex sovietico. Oltre che perdendo importanti canali preferenziali per la fornitura energetica di gas e petrolio.
Nonostante ciò, ieri la Russia, nel silenzio dei Tg, ci ha inviato degli aiuti per combattere il Coronavirus. Ecco di cosa si tratta. Il confronto con la Germania è [sta_anchor id=”putin”]impietoso[/sta_anchor].
Aiuti Russia contro Coronavirus quali sono
La notizia era già stata anticipata dallo Youtuber Lambrenedetto XVI sul proprio canale Facebook. Ripresa poi sul suo seguitissimo canale Youtube
Come riporta anche RaiNews, nella giornata di ieri, le forze aerospaziali russe hanno completato la formazione del contingente necessario per trasportare in Italia otto brigate mobili di medici militari, veicoli speciali per la disinfezione e altre attrezzature mediche. Si tratta di 9 velivoli da trasporto IL-76.
Il comunicato ufficiale recita:
“Un gruppo di circa 100 persone è pronto a partire (…) il gruppo è composto dai principali esperti del ministero della Difesa russo nel campo della virologia e dell’epidemiologia e che hanno una significativa esperienza internazionale nella lotta alle epidemie”.
Nel comunicato c’è anche scritto che, insieme ai medici militari, arriveranno nel nostro Paese anche “moderne attrezzature per la diagnosi e lo svolgimento di operazioni di santificazione“.
Gli aiuti dalla Russia si vanno a sommare a quelli di Cina e Cuba. La prima ci ha inviato gà una decina di giorni fa ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e altri dispositivi sanitari.
Di Cuba ho già parlato qui e ora ha predisposto una brigata di 53 medici e infermieri specializzati nel trattamento di pazienti colpiti da virus. Quindi virologi e immunologi soprattutto, atterrati il 20 marzo a Milano.
La Russia è un importante partner strategico non solo dal punto di vista energetico, ma anche contro l’espansionismo della Turchia sul Mediterraneo (ne ho parlato qui). Oltre che contro l’espansione dell’Isis in Medioriente.
La Russia ci aiuta contro Coronavirus, l’Ue ci ha abbandonati
Russia, Cina e Cuba dunque. La rivincita del comunismo. Non proprio quanto fatto dalla Germania, che qualche giorno fa ha deciso per il blocco all’export delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione, guanti, mascherine, occhiali, tute.
Provvedimenti simili sono stati decisi dai governi di Bulgaria, Repubblica Ceca e Polonia.
La Francia pure ha fatto qualcosa di simile il governo di Emmanuel Macron ha deciso di confiscare tutto il materiale di protezione, impedendo così ai produttori la libera vendita.
Il Covid-19 ha ucciso definitivamente l’Unione europea, la quale comunque già pativa gravi patologie pregresse.
Non molto meglio fa l’America, che oltre ad imporre dazi sui nostri prodotti agroalimentari, invia 20mila soldati proprio contro la Russia.
E pensare che alcuni mesi fa il Parlamento europeo ha messo sullo stesso piano comunismo e nazismo. Quando in realtà deve la sua libertà soprattutto all’impegno dell’Unione sovietica nel corso della Seconda guerra mondiale.
Perché se non era per l’Urss che penetrava fino a Berlino, dubito che partigiani ed americani da soli bastavano. Detto da uno che non ha mai votato a sinistra.