Di Cuba ormai non si parla più. Da quando i due fratelli Castro hanno abdicato, Fidel perché deceduto e Raul perché ormai troppo vecchio (l’anno prossimo compierà 90 anni).
La rivoluzione castrista, al netto della soppressione delle libertà individuali e dei morti provocati, ha comunque avuto i suoi indiscutibili lati positivi. Perché credo, come nel caso del Fascismo, che di ogni epoca storica vada sempre fatto un bilancio. Soppesando anche gli aspetti positivi.
Per esempio, Fidel Castro ha eliminato sull’isola caraibica lo sciacallaggio economico delle multinazionali straniere. In primis quelle americane. Che avevano trasformato Cuba in un paese da spremere. Tra Casino, bordelli e manovalanza a basso costo.
Ha fatto sì che milioni di africani importati sul territorio cubano, potessero avere la cittadinanza e di conseguenza, diritti civili. Mentre fino agli anni ‘50 del secolo scorso, erano visti solo come degli animali da soma.
Ancora, ha praticamente azzerato l’analfabetismo dilagante diffuso tra la popolazione fino a quel momento (un popolo ignorante è più facilmente malleabile).
Infine, ha creato un sistema sanitario pubblico tra i migliori al Mondo. Tanto da averci già salvato da Ebola qualche anno fa. Ed ora lo farà anche contro il Coronavirus. Ecco la cura che intendono offrire all’[sta_anchor id=”cuba”]Italia[/sta_anchor].
Il farmaco di Cuba contro il Coronavirus
Come riporta Contropiano, l’Associazione Italia-Cuba ha inviato una lettera al nostro Ministero della salute. Con la quale offre l’avvio dell’importazione del farmaco IFRrec (interferone alfa 2B) già in uso in Cina. Nonché l’invio delle sue brigate mediche per fronteggiare la grave carenza di personale negli ospedali.
Tra le altre cose, nella lettera c’è scritto:
L’affidabilità scientifica del prodotto è sancita da numerose ricerche e sperimentazioni sul campo effettuate nel corso degli anni e che hanno determinato ottimi successi. Ciò è riscontrabile tramite le fonti specialistiche ufficiali, ma anche dall’ampia disponibilità di articoli sul tema.
Il farmaco peraltro è già in uso in altri paesi come il Messico e la Spagna in Europa.
Poi la lettera si conclude così:
Inoltre, vista la carenza di personale sanitario disponibile, ci permettiamo di suggerirle di promuovere un Accordo con le autorità cubane competenti per richiedere la collaborazione di medici e infermieri cubani, nelle strutture ospedaliere italiane.
L’elevata competenza, preparazione e specializzazione del personale medico cubano, così come l’esperienza nel campo delle malattie infettive ed epidemiologiche, hanno avuto importanti riconoscimenti a livello internazionale. In questa direzione, la stessa OMS ha dichiarato che Cuba è stata esemplare nella lotta contro l’epidemia del virus Ebola in Africa.
Come già fatto altre volte, invito sempre a guardare il film di Michael Moore uscito una decina di anni fa: Sicko. Sullo scandaloso sistema sanitario americano. Che scarica letteralmente chi non ha i soldi per curarsi.
Il film finisce proprio con una beffa per il capitalismo made in Usa, dato che il regista sceglie proprio Cuba per curarsi.
Al di là dello spoiler, il film va comunque visto perché mostra nel dettaglio quali sono i meccanismi della sanità americana. Che ha finito per dimenticare anche gli eroi dell’11 settembre. Ossia i tanti pompieri che prestarono soccorso.