Aprire una Escape room: come fare, costi, guadagni, differenze con laser game

Aprire una Escape room: come fare, costi, guadagni, differenze con laser game

Vediamo come aprire una escape room, quanto costa, quanto si guadagna, l’opzione del franchising, se conviene davvero.

Aprire una Escape room è diventata da diversi anni una ottima idea imprenditoriale, alla luce dell’interesse che da tempo suscita in giovani e meno giovani, come possibilità di aggregazione e divertimento “fisico“. Non demandato o mediato, dunque, da strumenti tecnologici e virtuali che purtroppo stanno riducendo sempre più i momenti di incontro reale e tangibile.

Una Escape room è una buona idea per trascorrere qualche piacevole ora in compagnia dei propri amici. Per esempio nelle serate dei fine settimana. Ma anche per festeggiare un compleanno o un evento in modo originale. Nonché per fare nuove amicizie ed esperienze che consentono di divagarsi rispetto al quotidiano.

Avviare questo genere di attività…non è di certo un gioco. Comporta infatti anche un impegno economico importante, oltre che affrontare vari passaggi burocratici. Di seguito, pertanto, forniremo una guida dove vedremo meglio come si apre una Escape room, cosa serve, quali sono i requisiti, quanto si guadagna, quanto costa, l’opzione del Franchising. Infine, trarremo le conclusioni finali.

Cos’è una Escape room?

Una Escape room è un luogo fisico (che va da una semplice stanza fino a un vero e proprio edificio dove i giocatori si muovono in più stanze e corridoi) allestito per far sì che i giocatori svolgano una serie di sfide e di giochi, in collaborazione o singolarmente, per puro divertimento.

Generalmente si segue una tematica prestabilita (guerra, fantasy, horror, ecc.), così come uno scopo finale. Mentre i giocatori, generalmente e non obbligatoriamente, possono andare da un minimo di 2 a un massimo di 10. Viene anche stabilita una durata, che generalmente viaggia tra i 60 e i 90 minuti.

Le prime forme di escape room sono state lanciate da serie televisive, come le britanniche Now Get Out of That (1981), The Adventure Game (1980) e The Crystal Maze (1990). Ma anche la francese Fort Boyard (1990).

Tuttavia, la prima forma di escape room come la conosciamo oggi è stata creata da Takao Katoe nel 2008, che propose il cosiddetto Riaru dasshutsu ge?, traducibile in “Gioco reale di fuga“. Veniva svolto in bar e altri locali, che venivano riempiti di oggetti e indizi. Katoe ammetterà poi in una intervista che questa idea gli venne per realizzare il sogno che aveva fin da bambino di vivere le avventure lette nei Manga.

In Italia la popolarità delle Escape room è esplosa negli anni 10 del 2000. E coinvolge, come negli altri paesi, dai bambini agli adolescenti, passando per gli adulti.

Le escape room sono spesso utilizzate anche dalle scolaresche o dalle aziende al fine di far rafforzare, tra gli studenti o i dipendenti, i legami e la collaborazione di gruppo, così come per impiegare in modo pratico metodi di problem solving.

Tipi di Escape room

Quanti tipi di Escape room esistono? Diversi. Di seguito elenchiamo quelli più diffusi:

  • Storica: la escape room viene allestita a tema riprendendo una precisa epoca storica: si va dall’antico Egitto ai romani passando per il Medioevo fino alla Seconda guerra mondiale o alla Preistoria;
  • Detective: occorre risolvere un caso, che può andare da un omicidio irrisolto, passando per la ricerca di una persona scomparsa fino al ritrovamento di un oggetto prezioso rubato. Occorrerà risolvere enigmi, trovare e interpretare indizi, ecc.;
  • Fantasy: il contesto riprende un videogame, una serie tv, un romanzo, un film, un manga o un fumetto a tema Fantasy. Molto popolare sono le ambientazioni del mitico Harry Potter, de Il signore degli anni o di Games of Thrones. Ma anche i film Disney.
  • Scientifica o pseudoscientifica: in questo caso, i giocatori sono chiamati ad affrontare allarmi batteriologici o radioattivi, così come esperimenti di manipolazione del genoma, ecc.;
  • Fantascienza: le ambientazioni possono riprendere avventure nello spazio, per esempio su navicelle dove si affronta l’assalto di alieni. Oppure un pianeta, soprattutto Marte o la Luna. così come escape room dedicate al mondo del soprannaturale e dell’horror. Ma anche contesti dove occorre scovare fantasmi, esseri soprannaturali, ecc;
  • Horror: siamo di fronte al senso più stretto di Escape room, dove occorre mettersi in salvo da una creatura mostruosa o da un serial killer.

Cosa serve per aprire una Escape room?

Vediamo ora cosa serve per aprire una Escape room. I passaggi burocratici obbligatori sono i seguenti:

  • aprire una Partita IVA con Codice Ateco – altre attività di intrattenimento 93.29.90. O aggiungerlo se già si è titolari;
  • attivare la società, scegliendo la forma giusta e più idonea;
  • effettuare la registrazione presso la sede locale della Camera di Commercio.

Servirà individuare una zona ideale. Considerando che il target anagrafico dei potenziali clienti di una Escape room va tra i 16 e i 45 anni, quindi abbraccia soprattutto un pubblico di giovanissimi e giovani, conviene aprire una escape room in una zona frequentata appunto da questa fascia di età. Per esempio, all’interno di parchi commerciali o centri commerciali, o laddove ci sono già altre attrazioni (Multisala, Bowling, Take away, ecc.).

La sede deve essere adeguatamente grande, poiché deve contenere una reception, uno spogliatoio, un deposito, la stanza (o le stanze) dove si svolge il gioco. I giocatori devono avere sufficiente spazio per muoversi, per tanto, ogni stanza da gioco dovrebbe essere grande circa 80-100 mq. Ovviamente dipende anche dal tipo di escape room che si propone.

Occorrerà poi valutare se avvalersi di personale dipendente, ma sarebbe utile avere almeno due persone presenti nella sede, poiché oltre ad accogliere gli utenti, bisogna anche accompagnarli presso le stanze ed eventualmente gli spogliatoi se devono prendere armi, utensili e altri oggetti utili al gioco.

Si tratta di un lavoro che in genere si svolge dal pomeriggio e può inoltrarsi fino a tarda sera. Inoltre, prevede un impegno nei weekend e nei festivi. Pertanto, in fase di selezione è opportuno metterlo in chiaro.

Come si apre una Escape room?

Ecco altri passaggi burocratici indispensabili:

  • messa a norma del locale, con la ristrutturazione e l’allestimento di tutti gli impianti e sistemi di sicurezza;
  • ottenere il nulla osta dell’ASL;
  • richiesta per l’esposizione dell’insegna al Comune sul cui suolo ricade la sede;
  • pagamento dei diritti per l’utilizzo di video, immagini e musica;
  • eventuale assicurazione per RC;
  • dichiarazione di inizio attività (SCIA);
  • attivazione delle utenze;
  • apertura posizione propria e dei dipendenti presso INPS e INAIL ai fini pensionistici e assicurativi.

Sarebbe opportuno chiedere cosa serve per aprire una Escape room presso gli uffici preposti del Comune dove vogliamo avviare la nostra attività, anche perché alcune disposizioni cambiano da regione a regione.

Quali sono i requisiti per aprire una Escape room?

I requisiti per aprire una Escape room non si discostano da quelli di altri tipi di attività a contatto con il pubblico. Vanno da quelli caratteriali, che riguardano il dover essere socievoli ed empatici, oltre che appassionati del settore; a quelli legali e burocratici, rispettando tutte le normative vigenti in tema di igiene e sicurezza. Fino ai requisiti economici e finanziari, poiché, come vedremo, si tratta di un investimento iniziale importante e non conviene esporsi troppo con una posizione debitoria notevole fin dagli inizi. Altrimenti si rischia poi di non riuscire più a venirne fuori. Occorre cimentarsi in questa avventura imprenditoriale se si ha davvero la possibilità.

Quanto costa aprire una Escape room?

I costi per aprire una Escape room si aggirano mediamente tra i 40.000€ e i 100.000€. Dipende ovviamente da quante stanze prevede, dalla complessità dei giochi (se occorrono armi laser, costumi, ecc.), dalla grandezza complessiva della sede, dall’arredamento a tema, di quanti dipendenti ci avvaliamo, ecc.

I guadagni possono essere abbattuti, come vedremo più avanti, optando per il Franchising.

Quanto si guadagna con una Escape room?

Secondo una stima del portale specializzato Partita Iva, i guadagni medi mensili oscillano tra i 5.000€ e i 9.000€ con una sola stanza e una situazione medio-piccola e abbastanza semplice.

Con una Escape room più grande e complessa, invece, gli introiti possono raggiungere i 20.000€ mensili.

Va da sé che sotto queste soglie non conviene proseguire, poiché i costi rischiano poi di “mangiarsi” i profitti.

Potrebbe essere utile aggiungere la vendita di snack e bevande (acquisendo però la relativa licenza), gadget (t-shirt, berretti, bracciali, collanine, ecc.), libri di romanzi fantasy o horror. Nonché organizzare tornei o abbinare, se la struttura lo consente, anche un laser game. Idee per aumentare il fatturato.

Differenza tra escape room e laser game

Per quanto le due forme di attività ludiche potrebbero essere confuse, in realtà presentano sostanziali differenze. Se l’escape room è un gioco di ruolo a tema, finalizzato a indovinare qualcosa o a raggiungere un punto, un laser game si limita a una battaglia tra due o più team che si fanno la guerra con armi ovviamente finte.

Meglio aprire una escape room o un laser game?

Dipende ovviamente dai propri obiettivi e dalle proprie passioni. Una escape room offre più alternative tematiche mentre il laser game si limita a una battaglia virtuale. Inoltre, una escape room coinvolge una fascia di età più ampia, sfociando anche in quella adulta. Mentre il laser game tende ad attrarre soprattutto giovani e giovanissimi, tra i 16 e i 29 anni.

Magari per la scelta finale occorre valutare anche il contesto, se esiste già una o l’altra attività ed è magari già ben nota e va a gonfie vele. Così come la zona in cui si decide di aprire, se frequentata da giovanissimi oppure da un mix con una discreta presenza di Over 30.

Aprire una Escape room in Franchising: come funziona e se conviene

La scelta di una Escape room in Franchising può rivelarsi vantaggiosa in primis per i costi, visto che parliamo di un investimento che, generalmente, si aggira tra i 15.000€ e i 35.000€.

In pratica, ci affiliamo a un franchisee e assumeremo il ruolo di franchisor. Ne prenderemo in prestito il marchio, lo stile dell’arredamento, il tema del gioco, ecc. Saremo subito riconoscibili e ne diventeremo una filiale. Altro vantaggio è che otterremo assistenza e formazione, oltre che orientamento nelle pratiche burocratiche.

Non mancano però gli svantaggi. Come il fatto che tutte le decisioni saranno imposte dall’alto e dovremo pagare una royalties. Inoltre, qualora il franchise fallisca o sia colto da uno scandalo, affonderemo con lui.

Una soluzione potrebbe essere quella di iniziare in franchising per poi sganciarsi una volta “fatte le ossa“. Tuttavia, è opportuno sia valutare le postille del contratto, onde evitare di dover pagare una penale, sia avvisare in anticipo clienti e dipendenti della nostra scelta, per non rischiare contraccolpi controproducenti.

Migliori Escape room in Franchising?

Ecco un elenco di alcuni tra le migliori Escape room in Franchising:

Conviene aprire una Escape room?

Aprire una Escape room comporta un investimento iniziale che oscilla mediamente tra i 40.000€ e i 100.000€. Le potenzialità di guadagno sono comunque interessanti, poiché si tratta di un tipo di attività che sta avendo enorme successo e coinvolge un pubblico molto eterogeneo, per genere ed età. Infatti, piace a tutti e appassiona soprattutto quanti vanno dai 16 ai 45 anni.

Inoltre, oltre al divertimento, è una valida alternativa per festeggiare compleanni o celebrare traguardi in modo non tradizionale.

I guadagni possono andare dai 5mila ai 20mila euro al mese, in base al giro di clienti e al tipo di escape room proposta.

Occorre comunque ottemperare una serie di obblighi burocratici e avere i giusti requisiti economici ma anche caratteriali (essere socievoli ed empatici, trattandosi di un lavoro con il pubblico).

Conclusioni

In quest’articolo abbiamo invece parlato di come aprire una ludoteca.

Foto di Franck Barske da Pixabay

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