Ecco una guida sugli apparecchi Amplifon: quanto costano, dove si trovano i centri, le opinioni di chi già li ha provati, se conviene davvero.
Da diversi anni ormai vediamo in rotazione televisiva gli spot di Amplifon, azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di apparecchi per l’udito. Ma conviene davvero acquistare un apparecchio Amplifon?
In effetti, nelle varie pubblicità dell’azienda, si assiste a sketch tra il serio e il faceto (anche con comici come Claudio Bisio o che coinvolgono i conduttori televisivi delle trasmissioni in un cui il mini-spot è incluso) che, ovviamente, esaltano gli apparecchi Amplifon. Sottolineando i benefici per l’udito, certo, ma anche per la contestuale socializzazione che naturalmente ne beneficia tornando a sentire bene.
Tuttavia, sappiamo bene quanto le pubblicità possano anche essere ingannevoli, perché, come si suol dire, “fanno il loro lavoro“. E allora, di seguito proponiamo una guida sugli apparecchi Amplifon, quindi vediamo quanto costano, dove si trovano i centri Amplifon, chi c’è dietro l’azienda, le opinioni di chi già li ha provati, se conviene davvero acquistare i loro prodotti.
Chi c’è dietro Amplifon
Partiamo dal profilo aziendale. Come racconta Wikipedia, Amplifon S.p.A. nasce a Milano nel 1950 da Algernon Charles Holland. Nel corso degli anni si è specializzata nella produzione e commercializzazione di apparecchiature e accessori del settore Hearing care con prodotti sempre più personalizzabili e impercettibili alla vista degli altri (una delle principali preoccupazioni di chi indossa un apparecchio)
E così ha raggiunto i numeri attuali:
- 20.000 dipendenti e collaboratori (di cui oltre la metà audioprotesisti);
- presenza in 26 Paesi;
- 9.500 punti vendita dislocati in varie città italiane;
- Fatturato 2022: 2,12 miliardi di euro.
Dal 2001 è quotata alla Borsa di Milano (indici FTSE MIB e FTSE Italia STAR), mentre vent’anni dopo è arrivata l’inclusione nell’indice MIB ESG, che raggruppa le 40 blue-chip italiane che meglio performano nell’ESG (acronimo di Environmental, Social and Governance; i nuovi parametri di cui le aziende devono tener conto).
Quanto costa un apparecchio Amplifon: i prezzi
I prezzi degli apparecchi e accessori Amplifon dipendono da vari fattori: tipologia del prodotto, singola esigenza del cliente, l’assistenza post-vendita, ecc.
Come riportato sul sito ufficiale, l’azienda propone tre tipi di apparecchi:
- Gli apparecchi endoauricolari sono quelli realizzati su misura, in base alle esigenze del cliente, indicati per problemi uditivi di livello medio;
- Gli apparecchi RIC (acronimo di Ricevitore Nel Condotto) sono quelli che si posizionano discretamente dietro l’orecchio e per questo risultano quasi invisibili;
- Gli apparecchi retroauricolari BTE indicati per sensibilità uditive da buone a scarse.
Oltre all’acquisto del prodotto, nel prezzo sono inclusi come detto servizi post-vendita, quali:
- un pacchetto di servizi di assistenza ai clienti dopo l’acquisto:
- Regolazione, revisione e pulizia gratis;
- Verifica periodica gratuita dello stato del tuo udito;
- Prima fornitura gratuita di pile e prodotti per la pulizia dell’apparecchio acustico.
E’ comunque possibile attivare una finanziaria per pagare il prodotto in comode rate. Per poterla richiede servono i seguenti documenti, da portare con se in uno dei centri più vicini:
- Ultima busta paga/ultimo cedolino della pensione/dichiarazione dei redditi;
- Codice fiscale;
- Documento di riconoscimento (carta di identità, passaporto, patente);
- IBAN del conto corrente, dove saranno eventualmente addebitate le rate.
Qualche cifra trapela da Forum come I sordi, dedicato proprio a chi ha problemi uditivi. Su questo post, per esempio, si parla di svariate migliaia di euro (dai 3mila in su fino a sfiorare gli 8mila euro).
Dove si trovano i centri Amplifon
Sono tanti i centri Amplifon dislocati sul territorio nazionale. Basta andare nella sezione apposita del sito e digitare il nome della propria città o il CAP. Oppure attivare il GPS e farsi geolocalizzare.
Scorrendo la pagina ci sono anche le varie province così potrai trovare il tuo comune di riferimento.
Quali sono i costi nascosti di Amplifon
L’azienda è piuttosto trasparente nel suo modus operandi, ma occorre sempre leggere attentamente tutto quanto riportato sui contratti che si firmano. E questa è una buona regola generale. I prezzi degli apparecchi e accessori Amplifon non sono certo bassi, poiché includono, oltre al prodotto in sé, una serie di servizi futuri e assistenza continua. E’ come se acquistassimo una Panda a 45mila euro anziché a 15mila, ma perché ci vengono offerti tagliandi, revisioni e manutenzione ordinaria.
Quindi bisogna tenere in conto questo, così come stare attenti a tutte le postille presenti nei contratti di eventuali finanziarie. Se il cliente è in età avanzata o poco esperto, potrebbe essere utile farsi assistere da un parente, amico o professionista nella lettura delle condizioni. Onde evitare spiacevoli future sorprese.
Opinioni di chi ha già provato gli apparecchi Amplifon
Per le opinioni e le recensioni dei clienti Amplifon è meglio rifarsi a siti terzi ovviamente. Come il succitato Forum, dove magari si possono leggere elogi e lamentele sul loro servizio. Mentre sul più utilizzato in assoluto, Trustpilot, si legge (ovviamente al momento della scrittura) una media di 3,5 stelle su 5 totali, su 379 recensioni. Quindi una buona media, più che sufficiente. Per fare un esempio, è come se a scuola si prendesse 7 a un interrogazione.
Come si evince dall’immagine sottostante, la metà dei clienti ha dato il massimo dei voti, mentre 4 su 6 il voto più basso. Naturalmente si tratta solo di una minima parte di chi ha scelto i prodotti dell’azienda milanese, magari chi si è iscritto apposta per parlarne bene o all’opposto male.
Inoltre, in un caso o nell’altro, è sempre bene fidarsi degli utenti che hanno rilasciato sul sito più recensioni e non 1 sola (potrebbe trattarsi di recensioni fatte apposta per screditare l’azienda da parte della concorrenza, o, di contro, per esaltarla da parte di collaboratori o dipendenti). Anche in tal caso parliamo di una regola generale, che vale per tutti i siti.
Amplifon è una truffa?
Possiamo tranquillamente rispondere di No a questa domanda, almeno alla luce della storia lunga oltre 70 anni della società e della leadership che ha acquisito sul mercato dell’Hearing care. E’ altresì quotata in Borsa da più di un ventennio, e ciò pone i suoi bilanci e la sua gestione amministrativa sotto i riflettori delle autorità preposte.
Ovviamente ciò non deve mai far abbassare la guardia degli utenti circa le possibili pratiche scorrette che un’azienda che vende prodotti e servizi può attuare. Dunque, serve sempre informarsi, porre tante domande ai responsabili e magari chiedere pareri a parenti, amici e conoscenti che li hanno già utilizzati.
Conviene acquistare un apparecchio Amplifon?
Qui la risposta dipende sempre dalle singole esigenze di ciascuno. Occorre valutare le proprie problematiche, le proprie possibilità economiche, ecc. Sicuramente si tratta di prodotti aggiornati e con un servizio post-vendita curato (anche perché si paga).
Tuttavia, anche questo settore ha tante aziende in concorrenza tra di loro e per farsi un’idea può essere sempre utile valutare l’ampia scelta esistente.
Migliori alternative ad Amplifon
Quali sono le migliori alternative ad Amplifon? Proprio agganciandoci all’ultimo punto, di seguito vediamo le migliori aziende alternative ad Amplifon aiutandoci con il sito specializzato Earpros (di seguito riportiamo una breve descrizione, mentre al link potrete leggere Pro e Contro di ogni azienda e il sito ufficiale):
- Oticon: società danese che offre 2 tipologie di apparecchi acustici, personalizzabili e altamente tecnologici. Ovvero, apparecchi acustici retroauricolari (BTE) e apparecchi acustici endoauricolari (ITE);
- Phonak: azienda di origine svizzera, è specializzata, oltre nelle due tipologie di prodotti succitati, anche nella produzione e commercializzazione di apparecchi acustici retroauricolari con il ricevitore nel canale (RITE). Inoltre, è specializzata in apparecchi e accessori destinati ai bambini;
- Beltone: altra azienda storica, fondata nel 1940, che ora fa parte del gruppo GN Hearing. Offre una vasta gamma di modelli, inclusi Beltone Imagine e Beltone Amaze, oltre al più accessibile Beltone Rely. Anche qui tanta tecnologia e personalizzazione;
- Signia: azienda di Singapore, è anche per questo fortemente votata alla tecnologia. Tra i servizi spicca la Signia App, tramite la quale è possibile gestire e monitorare le funzionalità del proprio apparecchio acustico, e creare impostazioni personalizzate. Oltre ad ottenere assistenza velocemente 24/5;
- Widex: altra azienda danese, molto nota e diffusa nel Mondo. Tra i prodotti più interessanti troviamo Widex Moment, che offre il suono più puro e naturale grazie alla tecnologia PureSound e ZeroDelay. E Widex Evoke, il primo apparecchio acustico intelligente che offre la possibilità di plasmare il proprio ascolto, in modo semplice e intuitivo.
Conclusioni
Dunque, Amplifon è un’azienda nata a Milano nel 1950 e diventata leader italiana nel settore degli apparecchi e degli accessori acustici. Gode di buone recensioni, mentre i prezzi dei prodotti, almeno stando ad alcune esperienze, oscillano tra i 3mila e gli 8mila euro circa, in base a tanti fattori. Il costo include anche vari servizi post-vendita.
Il fatto che sia presente da oltre 70 anni sul mercato, sia quotata in Borsa e che da anni sia pubblicizzata in tv, dà ottime prove che non si tratti di una truffa. Fermo restando che non bisogna mai abbassare la guardia e occorra sempre fare attenzione a postille e costi nascosti.
Di seguito invece proponiamo una guida su altre due compagnie molto pubblicizzate in tv da tempo: