Vegetariani più a rischio depressione dei carnivori. Sono queste le conclusioni alle quali perviene una ricerca condotta in Brasile. Addirittura vegetariani e vegani presenterebbero episodi depressivi due volte più frequenti di quelli che mangiano carne.
La causa di ciò non risiederebbe nella carenza vitaminica di B12 o ferro, come si potrebbe credere.
A spiegarli è lo psicologo e sociologo dell’Università di Bath, Chris Bryant, intervistato dalla rivista inglese “The Conversation“.
Perché vegetariani e vegani più a rischio depressione
Come riporta LaRepubblica, i motivi sarebbero da ricondurre al fatto che il vegetariano o vegano ha una maggiore coscienza di tutti i maltrattamenti che avvengono nei macelli nei confronti degli animali che poi vengono uccisi. Il che porta inevitabilmente a pensieri negativi e fa sentire in colpa soprattutto chi non li mangia.
I vegetariani e i vegani finiscono per guardare anche più spesso documentari sul tema, e ciò li rattrista non poco.
Se il primo motivo è di carattere psicologico, il secondo è di matrice sociologica: vegetariani o vegani per il loro stile di vita spesso finiscono per essere isolati dal contesto sociale, perfino ad essere esposti a ostracismo o ad atteggiamenti di dissenso o di irrisione da parte di altri.
Questi motivi, però, potrebbe anche essere condizionati dal paese nel quale è avvenuta la ricerca: il Brasile. Il paese latino americano è uno dei paesi del mondo a più alto consumo di carne. Sebbene dal 2012 al 2018 i vegetariani siano raddoppiati, passando dall’8 per cento al 16 per cento.
Vegetariani e vegani più a rischio depressione? Servono altri approfondimenti
C’è comunque da dire che la ricerca ha delle lacune importanti. A partire dal campione alla sua base: sui 14 mila brasiliani esaminati, solo 82 erano i vegetariani. Inoltre, non si può pervenire a tali conclusioni senza aver allargato il campione a più paesi, magari anche quelli con ridotto consumo di carne.
Sicuramente vegani e vegetariani sono più sensibili su certe tematiche, ma non è neanche detto che chi mangia animali non lo sia. Magari lo accetta come un fatto utile alla sopravvivenza, esistente fino alla notte dei tempi. Certo, il tema delle violenze gratuite è vergognoso a prescindere.
Infine, anche dal punto di vista sociale si stanno facendo enormi passi in avanti, con ristoranti e supermercati sempre più attrezzati con alimenti animal free.