Sgarbi, da Morgan a Michelangelo: come intende rivoluzionare cultura

Sgarbi, da Morgan a Michelangelo: come intende rivoluzionare cultura

Vittorio Sgarbi è stato nominato Sottosegretario alla cultura. Una scelta indiscutibile, almeno per la competenza che da sempre lo contraddistingue. Certo, parliamo di un personaggio sopra le righe, che potrebbe non piacere a tanti per i suoi modi esplosivi di partecipare ai dibattiti televisivi.

Il vate del “Capra capra capra!” – passato alla storia della tv per lo schiaffo a Roberto D’Agostino ormai trent’anni fa, mentre di recente è stato protagonista di una rissa con Giampiero Mughini fino a terminare per terra – ha già diverse idee per il suo ruolo.

Bisognerà però capire quanto saranno fattibili e quanto lui durerà come sottosegretario, visto che non è certo un personaggio accomodante e mediatore.

Sgarbi cosa vuole fare da Sottosegretario alla cultura

Vittorio Sgarbi ha dichiarato il proprio programma da sottosegretario alla cultura in diverse interviste, riprese da Il Fatto quotidiano.

Tra i primi atti, vuole restituire dignità alla Pietà Rondanini di Michelangelo che ha dei problemi di allestimento. “L’hanno tolta dall’allestimento storico e l’hanno messa in una stanza anonima, volgarissima mancanza di rispetto per un capolavoro“. Ricordiamo che l’opera si trova presso il Castello Sforzesco di Milano.

Ed ancora, vuole far sì che il Palazzo Ducale di Modena si chiami Palazzo Ducale. Punta forte anche sulla conservazione dei beni patrimoniali, anche contro l’avanzata dell’ambientalismo, invocando l’articolo 9:

Tu non puoi mettere al posto dei muretti a secco il fotovoltaico. Così come non puoi distruggere la Tuscia mettendo al posto della vite e dell’ulivo i campi fotovoltaici

Infine, la proposta delle proposte: dare a Morgan un dipartimento della Musica, giacché a suo dire quest’ultima “deve essere affiancata all’arte, e lui avrà un ruolo”.

Insomma, ne vedremo delle belle.

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