VITTORIO SGARBI, C’ERA UNA VOLTA UN COMPETENTE D’ARTE

Domenica scorsa si è consumato l’ultimo show televisivo di Vittorio Sgarbi. Durante la trasmissione “Domenica cinque” in onda su Canale 5, lo stravagante Sgarbi, nel corso di un acceso dibattito sul nudo e su chi utilizza il proprio corpo in televisione, ha iniziato a spogliarsi, togliendosi prima la camicia restando a dorso nudo, e minacciando poi di togliersi anche i pantaloni; per fortuna, soprattutto dei telespettatori, si è fermato. Poi ha ripreso il suo posto sulla scala, guardando dall’alto gli altri ospiti della trasmissione, a mo’ di arbitro di tennis, con la camicia aperta mostrando un non proprio scultoreo petto e addome. Il tutto, sommato a qualche parolaccia di tanto in tanto, di domenica nel primo pomeriggio…
La D’Urso, come al solito, si è finta scandalizzata e contrariata, ma in fondo è apparsa palesemente divertita; come se non conoscesse i comportamenti del buon Vittorio, e in fondo, se ne serva sovente anche nella trasmissione “Pomeriggio cinque”, in onda dal lunedì al venerdì nella fascia pomeridiana (altro emulo della Rai, questa volta de “La vita in diretta”), per accaparrarsi qualche spettatore in più. Infatti, spesso Sgarbi ha dato sfoggio della sua maleducazione e intolleranza, aggredendo chi non la pensa come lui in modo arrogante, con un atteggiamento tipico di chi da piccolo ha subito una rigida e opprimente educazione familiare.
L’involuzione di Sgarbi è iniziata negli anni ’90, da quando cioè ha lentamente abbandonato ciò che sa fare meglio, ossia il critico d’arte, per occuparsi di commentare futili e banali argomenti in tv, nonché “scendendo” in politica indossando la casacca di una marea di partiti (anche molto diversi tra loro).
Laureatosi in filosofia  con specializzazione in storia dell’arte all’Università di Bologna, iniziò ad occuparsi di arte, diventando ispettore della “Soprintendenza ai beni storici e artistici” in Veneto, insegnando altresì per tre anni “Storia delle tecniche artistiche” all’Università di Udine. A partire dalla fine degli anni ’70 ha pubblicato diverse videocassette attraverso cui commentava opere dei più importanti pittori, e ha cominciato a scrivere numerosi saggi e libri specializzati (ultimo del 2008, insieme a Marta Flavi)
Come detto, con l’arrivo degli anni ’90 Sgarbi scopre il potere della Tv, o forse è il contrario; la sua prima apparizione avviene al “Maurizio Costanzo show”, trasmissione a cui dobbiamo la scoperta di molti “talenti” simili a Sgarbi. Su tutte, la trasmissione “Sgarbi quotidiani” in onda su Canale 5 tra le 13:30 e le 14:00, dove cominciò a dare opinioni da presentatore anche sulla politica, la tv, e l’attualità in generale, diventando famoso per i suoi pesanti epiteti e per il suo continuo ordinarsi il ciuffo. Poi da lì tante apparizioni da ospite in varie trasmissioni sia di Rai che di Mediaset.
Il maestro d’arte non ha disdegnato neanche la politica, come detto, indossando varie casacche (iniziò proponendosi sindaco per il Pci alle elezioni di Pesaro); aiutandoci con Wikipedia, vediamo i suoi principali successi da politico:  
– Consigliere comunale PSI e sindaco DC-MSI di San Severino Marche
– Deputato PLI (1992-94)
– Deputato di Forza Italia (1994-96)
– Deputato indipendente con la “Lista Sgarbi (1996-2001)”
– Deputato di Forza Italia (2001-06) e Sottosegretario ai Beni Culturali nel governo Berlusconi II (2001-2002)
– Assessore alla cultura del Comune di Milano (2006-08)
– Sindaco UDC-DC di Salemi (2008), carica che detiene ancora, sebbene pochi mesi fa abbia minacciato le dimissioni, perché, parole sue lì “l’antimafia è peggio della Mafia”.

In conclusione, il buon Vittorio ha ben percepito che in un Paese dove la cultura è in decadenza come l’Italia, non puoi certo arricchirti facendo il critico d’arte; bensì, partecipando a mediocri talk-show televisivi o facendo il politico, magari pure il voltagabbana, che rende anche di più.

(Fonti: http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo480573.shtmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi)

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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