Un duplice attacco ha scosso il paese, nel mirino occidentale come non mai dal Dopoguerra. Ma le tracce portano a Washington.
Domenica bestiale per la Russia: un duplice attacco ha scosso il paese, nel mirino occidentale come non mai dal Dopoguerra. Due regioni del paese sono state attaccate: una da un drone tramite le vietate bombe a grappolo, su una spiaggia di Sebastopoli, città più importante della Crimea, Uccidendo 5 persone, tra cui 3 bambini. La seconda è il Daghestan, dove ISIS ha ucciso 20 persone, in prevalenza agenti ma anche un prete con 40 anni di sacerdozio alle spalle.
In entrambi i casi la matrice sembra essere la solita, quella americana.
L’attacco Sebastopoli partito dall’Italia
Come riporta Maurizio Blondet, intorno alle 12.15, il regime di Kiev ha effettuato un attacco terroristico contro le infrastrutture civili della città di Sebastopoli con missili operativi-tattici ATACMS forniti come noto dagli Stati Uniti. E dotati di testate a grappolo.
Le Forze di difesa aerea russa in servizio hanno respinto l’attacco terroristico, abbattendo 4 missili americani ATACMS. Un altro missile, a seguito dell’impatto con i sistemi di difesa aerea nella fase finale, ha deviato dalla traiettoria di volo e ha fatto esplodere la testata in aria sopra il territorio della città.
Il fatto inquietante è che l’operazione è stata guidata dal Global Hawk decollato da Sigonella (noto per il famoso episodio durante il governo Craxi) e questa non è una buona notizia, in quanto la reazione russa potrebbe anche riguardarci direttamente.
ISIS dietro attacco in Daghestan
L’altro attacco, quello in Daghestan, è stato firmato dall’ISIS. Come noto organizzazione terrorista fondata a inizio anni duemila dagli Usa per ribaltare il potere di Assad in Siria (ne parlammo qui). ISIS ancora operativo e, a quanto pare, ancora in chiave pro-America.
Del resto, Putin ha scongiurato la nascita di uno stato islamista in Europa, precisamente in Cecenia. Ma tutte queste cose le abbiamo scordate. O meglio, in molti le conosciamo, ma alle élite globaliste questo può dare fastidio…