Prestito per una vacanza: come fare richiesta, rischi, se conviene

Prestito per una vacanza: come fare richiesta, rischi, se conviene

Come ottenere un prestito per una vacanza? Conviene chiedere un prestito per una vacanza? Quali sono i requisiti per ottenere un prestito per una vacanza?

Spesso può sopraggiungere il desiderio di fare una vacanza ma si è costretti a rinunciare perché non si ha denaro sufficiente a disposizione. E’ comunque sempre possibile chiedere un finanziamento. Ma conviene davvero?

Di seguito vediamo tutte le informazioni utili a riguardo.

Come funziona il prestito per una vacanza

Il finanziamento per una vacanza può essere richiesto in 3 modalità:

  1. recandosi presso una banca (magari dove si ha già un conto corrente, per facilitare la pratica
  2. chiedendo ad una società finanziaria
  3. direttamente presso l’agenzia di viaggi presso cui si intende organizzare il viaggio

La scelta finale spetta ovviamente a noi. Tuttavia, l’opzione più pratica potrebbe essere farlo direttamente presso l’agenzia, poiché generalmente le agenzie turistiche prevedono accordi con società finanziarie o banche. E così tutta la pratica può essere richiesta contestualmente all’organizzazione del viaggio stesso.

Certo, se preferiamo una organizzazione “fai da te” o già conosciamo le condizioni migliori offerte da un istituto di credito o da una società finanziaria, allora vanno bene le prime due opzioni.

Come riporta IlSole24Ore, chi attiva un finanziamento per una vacanza ha totale scelta sulla meta, così come sul tipo di struttura dove intende alloggiare. Non deve tener conto di alcuna restrizione.

Quanto si può chiedere di finanziamento per una vacanza?

L’importo erogato è mediamente inferiore ai 10.000 euro, ma può arrivare fino a circa 30.000 euro. Trattandosi di un importo relativamente basso, viene erogato in tempi brevi, e, di contro, i tempi per la restituzione sono alquanto generosi: vanno dai 12 ai 60 mesi, e prevede un rimborso a tasso fisso e rate costanti.

E’ possibile anche pagare più rate e anticipare la restituzione se si ha la possibilità. Potrebbe pagare una penale che non deve superare, per normativa, l’1% del capitale finanziato.

Occorre comunque valutare una serie di condizioni previste nel contratto che andremo a stipulare con chi eroga il prestito. Le quali andranno ad incidere sull’importo finale da restituire. Meglio sempre leggere con attenzione e, perché no, farsi aiutare. Poiché talvolta non mancano furbe postille scritte in piccolo:

  • il tasso di interesse praticato
  • eventuali oneri e more
  • il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate
  • il tasso annuo effettivo globale (TAEG) e come può essere modificato
  • le eventuali garanzie richieste
  • le eventuali coperture assicurative richieste ed escluse dal TAEG
  • il tasso d’interesse (TAN), ossia il prezzo, calcolato in percentuale e su base annua, richiesto da un creditore sull’erogazione del finanziamento

Cosa serve per chiedere un prestito per una vacanza

Chi eroga un prestito, chiaramente, vuole delle garanzie. Per esempio:

  1. Politiche di rischio: ogni Istituto applica una propria politica di rischio nella valutazione delle richieste, basandosi sui dati statistici che possiede (il cosiddetto credit scoring);
  2. Livello di reddito: viene valutato il livello di reddito del richiedente per capire se può fronteggiare il rimborso;
  3. Affidabilità creditizia: gli Istituti cercano informazioni sul passato del richiedente, e si affidano alla banca dati della Centrali Rischi. Se risulta avere già dei debiti in corso o essere “un cattivo pagatore”, cioè non aver pagato debiti entro il termine previsto. In questi casi rischia di vedere quasi sicuramente respinta la propria richiesta;

Generalmente, la rata per la restituzione del prestito non può superare un quinto del proprio reddito. E nel calcolo del 20% incidono anche prestiti già in corso. Se non si hanno sufficienti garanzie, è possibile proporre una persona come garante. La quale, a sua volta, deve però sempre soddisfare i requisiti prima visti.

Quali documenti occorrono?

Per quanto concerne i documenti da esibire, generalmente sono richiesti i seguenti:

  • Avere un documento d’identità e una tessera sanitaria valida, quindi non scaduta
  • Presentare l’ultima busta paga (o in alcuni casi le ultime due) se si è lavoratori dipendenti, il cedolino della pensione (se pensionati), l’ultimo modello unico (se lavoratori autonomi)
  • Presentare alcuni dati relativi al conto corrente, come la giacenza media e l’estratto conto (soprattutto se si è lavoratori autonomi e non si ha un reddito fisso)

Quali sono i requisiti?

I requisiti per chiedere un finanziamento per organizzare una vacanza non sono molti. Si tratta essenzialmente di tre requisiti:

  1. Avere almeno 18 anni e non più di 75 anni (l’età massima però cambia da istituto a istituto, alcuni non prevedono limiti d’età o arrivano fino a 80 anni)
  2. Avere tutti i documenti anagrafici e fiscali in regola
  3. Dare le adeguate garanzie di poter restituire il prestito (un’entrata fissa, un conto corrente con sufficiente denaro, un eventuale garante)

Naturalmente, i requisiti e i documenti da esibire possono cambiare da istituto a istituto. Tuttavia, quelli prima esposti sono in genere quelli più diffusamente esposti.

Da quanto detto è facile intuire che un lavoratore statale o un pensionato, con almeno 1.400 euro, senza affitto da pagare, con 1-2 figli, una buona giacenza sul conto corrente e senza altri impegni finanziari (vedi un mutuo o altri prestiti in corso) abbia molte più chance di un lavoratore autonomo con un reddito annuo medio-basso o di un dipendente nel settore privato, magari pure a basso reddito e con un contratto a tempo determinato (quindi precario). Così come di un pensionato con “la minima“.

Chiedere un prestito per una vacanza conviene?

Tutti, prima o poi, abbiamo bisogno di staccare la spina dalla routine quotidiana. Il punto è se conviene indebitarci per organizzare una vacanza. Ovviamente, la risposta finale alla domanda se conviene chiedere un finanziamento per organizzare un viaggio la risposta è…dipende.

Da cosa? Soprattutto, se abbiamo la possibilità di restituire facilmente il prestito che ci è stato concesso. Ed esso non sia particolarmente gravoso per noi.

Purtroppo, la situazione economica contemporanea è irta di ostacoli ed imprevisti. Gli eventi dell’ultimo quarto di secolo, ci hanno insegnato che basta un evento internazionale, anche in una zona remota del modo, a scatenare il cosiddetto “butterfly effect“. Ed incidere pesantemente sulle nostre vite. Ciò in quanto le economie dei paesi sono fortemente collegate tra esse. A ciò vanno aggiunti anche gli imprevisti personali.

Tutto questo per dire che dobbiamo pensarci bene su prima di prendere un simile impegno. Calcolare quali sono i nostri futuri impegni finanziari che potrebbero aggiungersi a quello del prestito attivato.

Inoltre, conviene sempre non fermarsi al primo preventivo ma chiederne più di uno per fare un confronto. Ormai anche banche e società finanziarie sono in aperta concorrenza e cercano di proporre le migliori condizioni. Fermo restando che da diversi anni ormai hanno reso molto più severa e selettiva l’erogazione di un prestito. Tanto che non è detto che ce lo concedano pur essendo lavoratori dipendenti (soprattutto se a basso reddito, con contratto a tempo determinato e nel settore privato).

Del resto, ottenere un prestito senza riuscire poi ad onorarlo (ovvero, a restituirlo), rischia di macchiarci come “cattivi pagatori“, con tanto di inserimento del nostro nome nell’apposito archivio facilmente consultabile da banche e società finanziarie. E ciò ci precluderà in futuro la possibilità di chiederne altri.

Come ottenere un preventivo?

Il sito Prestiti online mette a disposizione un simulatore per avere un esempio di preventivo di finanziamento per un viaggio. Dopo aver inserito tutti i dati nel form, apparirà un elenco di proposte di banche e società finanziarie. Ovviamente vanno poi verificate presso l’ente che le propone.

Oppure, basta farsi un giro online tra i vari siti di banche e società finanziarie che avranno sicuramente dei simulatori, così da farsi un’idea. Se si ha tempo, è possibile pure recarsi in filiale, anche se può essere necessario fissare un appuntamento.

La soluzione più pratica e conveniente resta quella di girare (online o in filiale) le stesse agenzie di viaggio, così da avere “due piccioni con una fava“: organizzare il viaggio e valutare il possibile prestito.

Prestito per vacanza: quali rischi?

I rischi sono quelli citati nel paragrafo precedente, dove abbiamo visto se conviene chiedere un finanziamento per una vacanza. Il rischio principale è di non riuscire a pagare le rate del prestito in futuro, per imprevisti personali o dovute a causa di forza maggiore. O per impegni che avevamo già in programma ma che abbiamo tralasciato (il matrimonio di un figlio, la sostituzione dell’auto vecchia, il divorzio, il cambio di lavoro, ecc.).

Dunque, dobbiamo pensarci bene ed esser sicuri di avere le spalle finanziarie forti anche in caso di cambiamenti futuri incalcolabili. Potrebbe essere utile non prolungare troppo nel tempo la restituzione del prestito, ma chiudere il tutto nel giro di 3 anni al massimo. Ma dato che si tratta di una vacanza, restituire la somma ottenuta nel giro di un anno sarebbe ancora meglio.

Infine, leggiamo attentamente tutte le condizioni previste dal contratto, per non avere brutte sorprese future. E affidiamoci a banche serie e solide (come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mediolanum, ecc.), così come ad agenzie di viaggi operative sul territorio da anni o a società finanziarie rinomate (Compass, Agos, Findomestic, ecc.).

Meglio quindi prendere in considerazione tutte le situazioni, per non rischiare che una vacanza da sogno si trasformi poi in un successivo incubo.

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