Da Zaki ‘schiaffo’ al Governo Meloni: rifiuta volo di Stato ed evita passerelle

Da Zaki ‘schiaffo’ al Governo Meloni: rifiuta volo di Stato ed evita passerelle

Patrick Zaki, il ragazzo egiziano che studia a Bologna, ha rifiutato il volo di Stato, scatenando le polemiche.

Patrick Zaki è finalmente libero, definitivamente. O, almeno si spera, visto che in Egitto parliamo pur sempre di una semi-democrazia. Infatti, il presidente Al-Sisi ha annullato la condanna allo studente dell’Università di Bologna di 3 anni per diffusione di false notizie e destabilizzazione della sicurezza nazionale. Insieme a Zaki, sono state graziate altre 5 persone, tra cui l’avvocato per i diritti umani Mohammed el-Baker.

Grande soddisfazione per il Governo italiano, che in questi anni (dal 2020) si è molto prodigato per Zaki, che finalmente ha potuto riabbracciare la madre Hala, la fidanzata Reny Iskander, la sorella Marise e il padre George. Sebbene un’accelerata si è avuta negli ultimi mesi con il Governo Meloni e il lavoro diplomatico del Ministro degli esteri Antonio Tajani.

Ma Zaki ha rifiutato il rientro con il volo di Stato e con qualsiasi altro volo che potesse riferirsi alle istituzioni italiane, evitando così eventuali passerelle politiche. Una scelta che non è piaciuta all’esecutivo con alcuni giornali vicini alla destra che parlano di ingratitudine.

La liberazione di Patrick Zaki

Come riporta Libero, i rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto sono rimasti congelati dal 2016 dopo il caso Regeni, sebbene il governo italiano continuasse a vendere armi a quello egiziano.

Una svolta si è avuta con la COP27 di Sharm El Sheik del 7 novembre, quando il Premier Giorgia Meloni ruppe un tabù che durava da 7 anni fa. Meloni e Al-Sisi, tra le critiche dell’opposizione, posarono insieme in una foto durante un incontro bilaterale. Da allora, la tratta Roma-Cairo è diventata particolarmente battuta. Tajani si è recato due volte in due mesi (gennaio e marzo 2023) in Egitto, lo stesso hanno fatto una volta ciascuno il ministro dell’Interno Piantedosi e quello della Difesa Crosetto.

Ma tra un viaggio e l’altro, non sono mai mancate le corrispondenze telefoniche (ultimo contatto ufficiale un paio di settimane fa, per parlare di sicurezza alimentare ma non solo).

Non mancano comunque gravi sospetti, come il fatto che la liberazione di Zaki sia frutto di un baratto con il silenzio su Giulio Regeni, smentita da Tajani. Speriamo non sia davvero così. Certo, accelerate del genere nascondono quasi sempre dei retroscena che altrettanto quasi sempre non vengono allo scoperto. E’ difficile che un paese faccia regali così generosi per accuse così gravi.

Perché Zaki ha rifiutato volo di Stato

Come riporta Il fatto quotidiano, il rientro di Zaki in Italia era previsto per oggi 22 luglio ma è slittato di 2 giorni per motivi burocratici. Come detto, lo studente felsineo ha rifiutato sia il volo di Stato che l’accompagnamento diplomatico, così come qualsiasi foto con le autorità.

Così ha commentato ironicamente la scelta del ragazzo Maurizio Gasparri:

Chissà se Zaki appena passata l’euforia della liberazione, per la quale tutti abbiamo gioito, troverà il tempo di ringraziare il governo italiano al quale deve questo risultato

Come però spiega il portavoce di Amnesty International Riccardo Noury:

I difensori dei diritti umani sono persone indipendenti. Ringraziano e manifestano apprezzamento quando si fa qualcosa per loro, ciò che Patrick Zaki ha ampiamente già fatto, ma restano indipendenti dai governi, da qualsiasi governo

La decisione di Patrick è corretta e non capisco perché debba essere oggetto di polemiche, che servono solo a cercare, peraltro invano, di rovinare un momento di grande gioia

Insomma, il governo Meloni sperava di fare bella figura accogliendo in pompa magna Zaki in Italia, con Meloni e Tajani in favore delle telecamere a far bella figura. Ma non è andata così. Come già accaduto più volte in passato con altri governi. Ora si spera nella risoluzione di altri casi, come appunto quello di Giulio Regeni o quello ancora più lungo di Chico Forti.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

Una risposta a “Da Zaki ‘schiaffo’ al Governo Meloni: rifiuta volo di Stato ed evita passerelle”

  1. Non dimentichiamo che poco tempo fa, quando ci fu la proposta di dare a Zaki la cittadinanza italiana, fu il partito dei meloni ad astenersi, manifestando contrarietà . Bene ha fatto il nostro piccolo eroe, per non dare possibilità a certa marmaglia di prendersi meriti che non merita.

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