La marcia su Roma dei trattori: la protesta che interessa tutti

La marcia su Roma dei trattori: la protesta che interessa tutti

Gli agricoltori sono pronti a marciare su Roma in questi giorni per protestare contro le politiche dell’Ue.

Come già in altri paesi europei – Francia, Germania, Belgio, Portogallo – anche in Italia è in corso la marcia dei trattori per opera degli agricoltori. Studi delle politiche comunitarie europee altamente negative per il proprio comportato agricolo.

Da Nord a Sud passando per le isole, si contano migliaia di trattori in marcia lungo le arterie extraurbane, ma se le cose non dovessero migliorare, allora sono pronti a sfondare le porte delle città. Anche Roma, finanche a Bruxelles, dove già la settimana scorsa le proteste sono state violente.

Trattori a Roma: perché gli agricoltori protestano

Come riporta SkyTg24, Danilo Calvani, leader del movimento, ha assicurato che la prossima settimana la capitale sarà teatro di una manifestazione e che nella data odierna verrà comunicato il giorno:

Non ci saranno blocchi, ma sicuramente disagi: ci aspettiamo migliaia di adesioni da tutta Italia. Le politiche green sono devastanti per il settore

Per ora, gli agricoltori in sella ai propri trattori sono arrivati fino a Valmontone e a Roma Nord, con precisione a Formello. Ormai quasi tutte le regioni sono in fermento, con particolare intensità alle porte di Milano, in Lombardia; Abruzzo, Veneto (che si può dire essere stata la prima a muoversi); in Campania soprattutto in provincia di Caserta e Benevento.

Giorgia Meloni ha annunciato che i fondi del Pnrr per il comparto agricolo passano da cinque a otto miliardi. Quando era all’opposizione, per dieci anni ha aspramente criticato l’Unione europea, ma ora va d’amore e d’accordo con la Von Der Leyen e soci. Elly Schlein parla invece solo di propaganda.

Agricoltura penalizzata dalla follia green

Come già detto in precedenti, l’Unione europea sta fortemente penalizzando l’agricoltura in nome della speculazione ambientalista, ormai meglio nota sotto l’appellativo Green. Si pensi ai campi da liberare per coprirli di impianti fotovoltaici, che per esempio sta distruggendo la coltivazione di riso in provincia di Vercelli. O al cibo sintetico creato in laboratorio, perché secondo loro coltivare e allevare produce Co2.

Gli agricoltori stanno protestando per tutti noi, per la preservazione del cibo autentico, ma anche perché l’Agenda 2030 punta anche alle nostre case…

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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