JPMorgan spinge per l’Agenda 2030: chiede di toglierci case e terreni per il Green

JPMorgan spinge per l’Agenda 2030: chiede di toglierci case e terreni per il Green

Come scrive agli azionisti, i governi mondiali dovrebbero invocare “l’esproprio” e investire in progetti solari e altri iniziative verdi.

Quando il CEO di JPMorgan, Jamie Dimon, parla, c’è sempre da temere. Nella sua lettera agli azionisti ha tuonato contro la proprietà privata, che andrebbe espropriata per realizzare parchi eolici e parchi solari, così da salvare il mondo.

O, forse, salvare le sue casse, visto che Jp Morgan e altri colossi finanziari, stanno investendo molto sul green. Alias auto elettriche, fotovoltaico, eolico, ecc. Dunque, le case e i terreni che si mettono contro i loro piani, devono essere spazzati via.

Con uno strumento che in Italia fu ideato dal Fascismo ma che, con l’arrivo della Repubblica, raramente è stato adoperato. Ma ora il nuovo fascismo è quello dell’Alta finanza. La quale, negli ultimi anni, si sta tingendo sempre più di verde.

JP Morgan ordina l’esproprio per realizzare parchi eolici e solari

Come scrive agli Shareholders (qui la lettera completa), i governi mondiali dovrebbero invocare “esproprio” per confiscare la proprietà privata alla gente comune e iniziare a investire in progetti solari e altri iniziative verdi.

Ecco un passaggio fondamentale:

Allo stesso tempo, sono disperatamente necessarie riforme per consentire di effettuare investimenti in qualsiasi modo tempestivo. Potrebbe anche essere necessario evocare [sic] un esproprio: semplicemente non stiamo ottenendo gli investimenti adeguati abbastanza velocemente per le iniziative relative alla rete, all’energia solare, all’energia eolica e alle condotte

È necessario effettuare massicci investimenti globali nell’energia pulita e nelle tecnologie, che devono continuare a crescere anno dopo anno (…) Per accelerare il progresso, i governi, le imprese e le organizzazioni non governative devono allinearsi su una serie di cambiamenti politici pratici che affrontino in modo completo le questioni fondamentali che ci frenano

L’intervento di Dimon è una risposta a una legge dell’Iowa

Il suggerimento di Dimon è arrivato poche settimane dopo che la Camera dello Stato dell’Iowa ha approvato a marzo un disegno di legge che limiterebbe la capacità delle società di gasdotti di esercitare un dominio esproprio.

Il rappresentante dello stato democratico Steven Holt ha affermato che la legislazione riguarda la protezione dei diritti di proprietà privata, secondo il Des Moines Register:

Indipendentemente dal guadagno economico o dal vantaggio per determinati settori o gruppi di persone, questa libertà fondamentale non deve essere in vendita

Se questi progetti di gasdotti sono essenziali per l’etanolo e l’agricoltura, lasciamo che siano realizzati attraverso servitù volontarie e non permettendo che la forza brusca del governo venga utilizzata per infrangere questo fondamentale diritto di nascita che condividiamo tutti come americani

Per fortuna la proprietà privata in America è un diritto irrinunciabile, sebbene venga anche qui tradito nel caso in cui ci si indebiti con le banche. Tante persone sono finite “sotto a un ponte” dopo essersi ammalate e quindi indebitate per curarsi. E ora rischiano di fare la stessa fine anche per colpa del green…

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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