Mandato d’arresto internazionale per Putin pone fine ad ogni speranza di Pace

Mandato d’arresto internazionale per Putin pone fine ad ogni speranza di Pace

La Corte Penale Internazionale (Cpi), tribunale che ha sede all’Aja, in Olanda, ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin perché sarebbe “responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”.

Insieme a lui Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino. I reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022, data di inizio della guerra in Ucraina.

Ma cosa rischia davvero Vladimir Putin? E cosa cambia per le speranze di Pace?

Cosa rischia davvero Vladimir Putin con un mandato d’arresto internazionale?

Come spiega SlyTg24, la Russia ha già definito questo mandato “carta straccia“. Le ragioni perché ciò sia effettivamente vero, sono due:

  1. la Russia ha smesso di riconoscere la Corte nel 2016 e non concede l’estradizione dei suoi cittadini. Pertanto, l’unico modo perché ciò avvenga, è che cambi completamente regime politico in Russia e dunque i nuovi governanti, magari in antitesi con l’attuale establishment, possano decidere di estradarli
  2. Putin potrebbe rischiare l’arresto se dovesse visitare uno dei 123 Paesi che aderiscono allo statuto di Roma, con il quale fu fondata la Corte nel 2002. Tuttavia, anche questo è in dubbio, poiché lo stato ospitante potrebbe far valere il principio dell’immunità dei capi di Stato esteri e dunque non procedere con l’arresto. E c’è già un precedente: quando nel 2015 il presidente sudanese Bashir visitò il Sudafrica malgrado il mandato d’arresto, senza di fatto essere arrestato

Si tratta quindi di un atto formale e simbolico. Che però avrà ripercussioni ed effetti pesanti su altri fronti.

Mandato d’arresto internazionale per Putin mette fine alle speranze di pace

Human Rights Watch – una delle più importanti organizzazioni internazionali per la difesa dei diritti umani – ha posto l’attenzione sul fatto che il presidente russo sarà ancora più un escluso a livello mondiale. E’ diventato di fatto un ricercato per crimini di guerra, che non può andare dove vuole perché rischia l’arresto.

Nel medio e lungo termine, questa decisione avrà un forte impatto: se la guerra dovesse finire, il mandato di arresto sarà un ostacolo per gli accordi di pace. E nel futuro, un’eventuale ripresa dei rapporti con l’Occidente non potrebbe essere riallacciata da un uomo con un’accusa simile sul capo.

Dunque, si buttano alle ortiche le residue speranze di pace. A parte tutto questo, quale accusa dovrebbero avere i vari presidenti americani che a turno hanno prodotto guerre in giro per il Mondo, soprattutto Africa e Medioriente?!

Nel 2018, come riportava Il Manifesto, Global Research ha pubblicato un documentato studio di James A. Lucas sul numero di persone uccise dagli Stati Uniti tra gerre, colpi di stato e altre operazioni sovversive dal 1945 ad oggi. Orbene, ha stimato un numero di vittime comprese in un range tra i 20 e i 30 milioni. Circa il doppio dei caduti della Prima guerra mondiale.

Ai morti vanno aggiunti i feriti gravi, i mutilati in modo permanente e quanti sono rimasti intossicati dall’uso di armi non convenzionali.

Qui abbiamo stilato un elenco di tutte le guerre promosse dai presidenti americani dal 1945 ad oggi, sia democratici che repubblicani.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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