La polvere di grilli nel cibo diventa realtà. Dopo l’allarme circolato qualche mese fa riguardo la farina proteica fatta con insetti (ne abbiamo parlato qui), ora arriva l’ufficiale nullaosta dell’Unione europea.
Come già spiegato in un precedente articolo, la farina di insetti viene ritenuta vantaggiosa soprattutto perché molto più ecosostenibile, in termini di gas serra e acqua e suoli consumati per l’allevamento di insetti. Che ricordiamo essere, oltre ai grilli domestici, anche le locuste e le tarme.
Ma torniamo ai grilli e vediamo in quali cibi potremmo ritrovarli.
Grilli in polvere in quali alimenti
Come riporta Libero, i cibi che conterranno grilli domestici in polvere sono:
- pane e panini multicereali
- cracker e grissini
- barrette ai cereali
- premiscelati secchi per prodotti da forno
- biscotti
- salse
- prodotti trasformati a base di patate
- piatti a base di legumi e verdure
- pizza
- prodotti a base di pasta
- siero di latte in polvere
- analoghi della carne
- zuppe e concentrati o polveri per zuppe
- snack a base di farina di mais
- bevande simili alla birra
- dolciumi al cioccolato
- frutta a guscio
- semi oleosi
- snack diversi dalle patatine
- preparazioni di carne
Grilli in cibo rischi
Scientificamente dobbiamo parlare di polvere di Acheta domesticus, cioè appunto il grillo domestico. Una polvere parzialmente sgrassata che potrà essere usata come nuovo alimento, in base al Regolamento della Commissione europea del 3 gennaio 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria.
Queste le motivazioni:
L’Autorità ha concluso che l’Acheta domesticus (grillo domestico) in polvere parzialmente sgrassata è sicura alle condizioni d’uso e ai livelli d’uso proposti
I rischi principali sono quelli collegati alle intolleranze alimentari, che in molti, trattandosi di un nuovo ingrediente, non sanno neppure di avere. Meglio sempre leggere le etichette sulle confezioni, ammesso che tutto sia sempre riportato in modo trasparente.