Come emettere fattura a Google per i guadagni dei banner Adsense? Come dichiarare al Fisco i guadagni con i banner di Google Adsense? Occorre la Partita Iva per i guadagni di Google Adsense?
Se lo chiedono tutti coloro che hanno dei banner sui propri siti e sono preoccupati di mettersi in regola con il Fisco italiano.
Di seguito cerchiamo di dare delucidazioni in merito. Dando per scontato concetti su come creare un account Google Adsense, pubblicare i banner sul sito, ecc.
Inoltre, premettiamo che la legge italiana in materia fiscale cambia continuamente. E che è sempre meglio affidarsi ad un commercialista specializzato.
Per pubblicare banner Google Adsense occorre aprire Partita Iva?
Questo è il dubbio che attanaglia molti. La risposta è Sì, poiché la pubblicazione di banner pubblicitari costituisce un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti poiché sono presenti in maniera continuativa. Quindi, va esclusa la prestazione occasionale, come invece erroneamente ritengono in molti. Così come il superamento della soglia dei 5mila euro.
Aprire una Partita IVA comporta anche l’iscrizione alla Gestione Inps. Di solito, viene tutto svolto dal commercialista al quale abbiamo deciso di affidarci per l’apertura della Partita IVA. Le alternative sono due:
- Gestione Separata
- Gestione Commercianti
Cosa cambia? Se l’attività svolta è al 100% di gestione di spazi pubblicitari, cioè campiamo solo di pubblicità sui nostri siti o video Youtube, per esempio, allora è obbligatoria la scelta della Gestione Commercianti dell’INPS. Viceversa, se l’attività pubblicitaria tramite Google Adsense è soltanto accessoria, allora è prevista l’iscrizione alla Gestione Separata INPS.
Senza scendere troppo nei particolari, visto che la Partita IVA merita un discorso a parte, ricordiamo anche che fino a certe soglie sarà comunque possibile avviarne una in regime forfettario. Sicuramente più vantaggiosa e pensata proprio per chi non guadagna grosse somme.
Iscrizione al VIES e registro Intrastat
Ci sono poi altri obblighi da tener presente. Occorrerà iscriversi al VIES – archivio dei soggetti fiscali abilitati alle operazioni intracomunitarie – e occorre comunicare trimestralmente (salvo i compensi non siano superiori a €. 50.000,00, ove le comunicazioni Intrastat sono mensili) gli elenchi Intrastat con tutte le prestazioni e gli importi a favore di Google Adsense indicando il codice Ateco:
631130 – Spazi pubblicitari in Internet
Tuttavia, al momento della scrittura, sono esclusi dall’adempimento Intrastat quanti operano in “regime dei minimi” e “Regime Forfettario“.
Qual è il Codice ATECO per banner Google Adsense?
Oltre ad aprire la Partita Iva, bisogna anche inserire il giusto codice ATECO che identifica l’attività in questione. Che vedremo nel paragrafo seguente.
Come specifica Fiscomania, che offre anche consulenza fiscale in merito, bisogna inserire uno dei due codici ATECO seguenti
- CODICE 73.11.02: “CONDUZIONE DI CAMPAGNE DI MARKETING E ALTRI SERVIZI PUBBLICITARI”
- CODICE 73.12.00: “ATTIVITÀ DELLE CONCESSIONARIE PUBBLICITARIE”
Come Emettere Fattura a Google Adsense
Chiarita la questione della Partita Iva, vediamo nel concreto come emettere fattura a Google Adsense.
Dal 1 gennaio 2013 è stato istituito il Reverse Charge. Di cosa si tratta? Spiegato maccheronicamente, visto che le aziende che hanno la propria sede in determinati paesi con regimi fiscali agevoli non hanno alcun adempimento fiscale obbligatorio verso i contribuenti degli altri paesi, il Governo Monti ha ben pensato di accollare a questi ultimi l’onere di emettere fattura.
Quindi, a partire da quella data, anche nei confronti di Google Adsense – che ha la propria sede in un “paradiso fiscale” europeo quale l’Irlanda, come anche per esempio Amazon – bisogna emettere fattura. Anche se a Google questa cosa interessi poco. Di fatti, è col Fisco italiano che dobbiamo metterci in regola e non con Big G.
Il regime IVA di inversione contabile (appunto “Revese Charge“) prevede che Google riceva la fattura in Irlanda senza l’apposizione dell’IVA da parte del soggetto italiano che emette la fattura. Google Adsense, infatti, non è tenuto a pagare l’IVA al proprio fornitore di servizi italiano, ma verrà assolta con particolari meccanismi contabili dalla società di Google in Irlanda. Che nell’isola di smeraldo prende il nome di Google Ireland Limited.
La fattura, che vedremo nel prossimo paragrafo, andrà spedita al seguente indirizzo: AdSenseVAT@google.com. Meglio ancora se da una Pec, che diventerà obbligatoria quando apriremo la Partita Iva.
Come scrivere la fattura a Google Adsense
Veniamo ora alla redazione della fattura da spedire a Google per i banner Adsense.
Il destinatario della fattura è il seguente:
GOOGLE IRELAND, GORDON HOUSE, BARROW STREET, DUBLIN 4, IRELAND, REGISTRATION NUMBER 368047 CON INDICAZIONE DELLA SEGUENTE PARTITA IVA IE6388047V
Questa invece la descrizione:
prestazioni pubblicitarie relative al periodo compreso tra il …… e il ……
Dopo aver scritto gli importi, occorrerà scrivere un riferimento al Reverse Charge verso la fine:
OPERAZIONE SOGGETTA ALL’INVERSIONE CONTABILE O VAT REVERSE CHARGE IN BASE ALL’ART. 7-TER DEL DPR 633/72 ASSOLTA DAL DESTINATARIO, GOOGLE IRELAND, IN CONFORMITÀ ALL’ARTICOLO 196 DELLA DIRETTIVA 2006/112/CE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA E DELLA DIRETTIVA 2008/8/CE
La fattura andrebbe inviata ogni qualvolta riceviamo un pagamento da Google Adsense. Che, ricordiamo, avviene solo tramite bonifico bancario sul conto corrente intestato alla persona che pubblica i banner.
Come dichiarare guadagni dai banner Google Adsense?
Veniamo infine all’ultima questione che interessa i più: come inserire nella dichiarazione dei redditi i guadagni dai banner Google Adsense.
Essi vanno inseriti all’interno del modello Redditi Persone Fisiche nella sezione “Redditi diversi”. Il quadro del modello Redditi varia a seconda dell’attività svolta dal soggetto: professionale o commerciale. Mentre i professionisti seguono un criterio di cassa, i commercianti devono seguire il criterio di cassa/competenza economica.
Cosa significa ciò riguardo i guadagni Adsense? Che i professionisti dovranno dichiarare i guadagni che gli sono stati pagati nell’anno precedente. Mentre i commercianti dovranno dichiarare anche i guadagni dei mesi di competenza dell’esercizio ma non ancora pagati. Un caso tipico è quello in cui una fattura è stata emessa a dicembre ma è stata pagata a gennaio dell’anno successivo. Avendo emesso fattura, dovranno comunque dichiararla.
Conclusioni
Dunque, nel corso di questo articolo abbiamo cercato di chiarire alcuni punti salienti riguardo la fatturazione a Google Adsense e come dichiarare i guadagni derivanti dai banner.
In breve, la Partita Iva andrà sempre aperta per pubblicare banner pubblicitari sul proprio sito o in altri spazi (si pensi ai video Youtube). La fattura da inviare a Google dovrà contenere alcune diciture specifiche e dovrà essere dichiarata in base alla propria categoria.
Consigliamo comunque sempre di consultare un commercialista di fiducia e di aggiornarsi per i continui cambiamenti che vengono fatti in materia fiscale.
Salve, ad oggi per i forfettari non è necessario compilare il modello Intrastat per i forfettari?
Salve, da quanto leggo online no. Pare occorra superare la soglia dei 50mila euro trimestrali.