Funerali di Berlusconi: zero statisti, tanto Milan e Vip

Funerali di Berlusconi: zero statisti, tanto Milan e Vip

I funerali di Silvio Berlusconi tenutisi, come volenti o nolenti sappiamo tutti, ieri alle 15 presso il Duomo di Milano, sono la perfetta sintesi di ciò che realmente lasciano sulla vita terrena i suoi 86 anni di vita.

Oltre ovviamente ai figli, alle tante compagne della sua vita e alla stretta cerchia che lo ha accompagnato in questi anni da protagonista in vari settori, c’erano soprattutto i tifosi del Milan e i personaggi del Mondo dello spettacolo. Oltre alla gente comune, che per trent’anni ha illuso di far diventare come lui attraverso il lavaggio del cervello delle sue televisioni.

Mancavano invece gli statisti, anche quegli ex statisti che si dicevano suoi grandi amici. Berlusconi, insomma, non ha lasciato a livello internazionale quella impronta da statista che avrebbe voluto. Pur essendo stato il Presidente del consiglio più longevo della storia (perfino di Giulio Andreotti, andato a singhiozzi a Palazzo Chigi per ben 7 volte) e, si può dire, anche il più amato della storia della Repubblica italiana.

Ai funerali di Berlusconi mancavano gli statisti

Come rileva Il fatto quotidiano, al quale va comunque dato atto di aver conservato la propria linea intransigente verso l’imprenditore di Arcore anche in questi giorni di lutto, ai funerali di Berlusconi mancavano appunto gli statisti, anche quelli che si dicevano sui grandi amici.

Si pensi a George Bush, al quale ha sempre ribadito la sua profonda ammirazione verso gli americani. Così come il “cagnolino fedele” di quest’ultimo, Tony Blair, che da Premier britannico seguì nelle folli guerre in Medioriente. Guerre alle quali ci trascinò il governo Berlusconi, anche con importanti perdite italiane sul campo (si ricordi, su tutte, la strage di Nassiriya).

Dagli Stati Uniti non è venuto, come prevedibile, Joe Biden. Ma neppure la sua vice Kamala Harris o il segretario di Stato, Antony Blinken. Anche con Tony Blair si instaurò una bella amicizia, come immortalò una vacanza a Porto Cervo, nel 2004, quella della famosa bandana.

Anche la Spagna ha fatto mancare la sua presenza: dal Partido Popular alla monarchia spagnola, con i quali Berlusconi pure millantava una profonda amicizia. Non c’era neanche Mariano Rajoy, ex Premier spagnolo, con il quale il ministro degli esteri Antonio Tajani mantiene ancora stretti legami di amicizia. Così come José María Aznar, altro ex presidente iberico, storico alleato di Berlusconi sempre nei primi anni 2000, che aveva così commentato la morte di Silvio: “Ho perso un amico, il mondo un uomo unico”.

Non pervenuta alcuna presenza francese. Non ci si aspettava certo Angela Merkel, con cui Berlusconi ebbe dei contrasti, sebbene la ex cancelliera tedesca si sia ritirata ormai da tempo dalla scena pubblica.

Avrebbe voluto esserci, ma l’astio occidentale glielo ha impedito, il presidente russo Vladimir Putin. Con il quale l’ex premier italiano ha stretto più che con ogni altro una stretta amicizia.

Mancava infine il recentemente rieletto presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il quale pure si professava grande amico. Che ha quanto meno inviato il ministro degli esteri Hakan Fidan. Il loro rapporto personale venne fuori soprattutto quando Berlusconi convinse Erdogan nel 2009 a togliere il veto sulla nomina di Anders Fogh Rasmussen come segretario generale del Patto Atlantico.

Capi di Stato presenti al funerale di Berlusconi

Qualche capo di stato comunque c’era. C’era l’alleato europeo, tedesco della Csu e presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber. C’era il premier ungherese Viktor Orban, così come l’emiro del Qatar Tamim bin Ḥamad al-Thani e il presidente iracheno Abdul Latif Rashid, il premier albanese Edi Rama e i capitani reggenti di San Marino, Alessandro Scarano e Adele Tonnini.

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