Fontana, dai gay all’aborto: chi è il medioevale Presidente della Camera

Fontana, dai gay all’aborto: chi è il medioevale Presidente della Camera

Dopo aver visto chi è il Presidente del Senato Ignazio La Russia, volgiamo uno sguardo su chi è il nuovo Presidente della Camera: Lorenzo Fontana. Una doppia scelta che rende chiaro l’indirizzo non proprio moderato e diplomatico che Giorgia Meloni intende dare alla legislatura che dovrebbe vederla protagonista.

Il condizionale è d’obbligo perché gli screzi con Forza Italia (fomentati dai tanti dinieghi incassati sul nome di Lucia Ronzulli) da un lato, e i bastoni tra le ruote che l’Unione europea cercherà di mettere dall’altro, rischiano di far naufragare presto il governo Meloni.

Torniamo a Lorenzo Fontana e vediamo meglio chi è.

Lorenzo Fontana chi è

Come riporta Il Fatto quotidiano, Lorenzo Fontana è nato a Verona il 10 aprile 1980, grande tifoso dell’Hellas. Sposato con una figlia, è laureato in Scienze politiche e in Storia e filosofia. Lunga militanza nella Lega, che oggi gli vale il ruolo di Vicesegretario federale del partito.

Come tanti leghisti, ha seguito la tradizionale gavetta, quella che oggi non si fa quasi più. Divenne prima consigliere comunale a Verona, poi vicesindaco della città di Romeo e Giulietta, e poi passa a Bruxelles, diventando due volte europarlamentare dal 2009 al 2018.

Nel 2018 rientra politicamente in Patria per diventare deputato. Viene già nominato vicepresidente della Camera e ministro con deleghe alle Politiche per la Famiglia, Disabilità, Infanzia e Adolescenza e Politiche Antidroga nel neonato Governo Conte I. Una scelta che fece clamore per le sue idee ultraconservatrici che vedremo di seguito.

L’anno seguente, sempre nel governo Conte I, per tre mesi sarà anche ministro per gli Affari Europei. Non avrà ruoli nel Conte II e nel Governo Draghi, a dopo 3 anni sarà premiato con la terza carica dello Stato.

Lorenzo Fontana cosa pensa su famiglie gay e aborto

Lorenzo Fontana è definibile un ultraconservatore cattolico. Non a caso, ha anche citato il Papa nel suo discorso di insediamento. Basta guardare il suo profilo Twitter. Quasi ogni giorno cita il Santo del giorno con tanto di immagine. Mentre il 7 ottobre ha celebrato l’anniversario della battaglia di Lepanto. Quel giorno, a suo dire, la Lega Santa riportava la vittoria “contro l’avanzata ottomana“.

La citazione di Francesco non trai in inganno: Fontana non crede tanto alla solidarietà universale del Papa, quanto quella tradizione cristiana a cui guardano formazioni come il Fronte Nazionale di Marine Le Pen.

Nel 2018 ha dato alle stape il libro “La culla vuota della civiltà. All’origine della crisi”, scritto con l’economista Ettore Gotti Tedeschi. Viene affrontato il tema della denatalità, a suo dire “prova della crisi in Occidente e anticamera di un neocolonialismo culturale che ci invade di cittadini extracomunitari“. Infatti, per lui, più che aprire le porte ai migranti occorre fare più figli. Il che può essere anche ragionevole, peccato che lui abbia una sola figlia.

Nel 2020 Fontana ha presentato una proposta di legge contro la cristianofobia, e un ordine del giorno per impegnare il governo a occuparsi delle discriminazioni anti–cristiane.

Ma è sui diritti civili che Lorenzo Fontana suscita maggiori contrasti. Inutile dire che sia contro l’aborto, per lui “prima causa di femminicidio nel mondo” (lo disse durante la Marcia per la Vita per abrogare la legge 194), ma anche contro i diritti delle persone Lgbt. Dato che per lui l’unica famiglia è quella naturale.

Appena diventato Ministro proprio in quel dicastero, disse che “Il matrimonio è solo tra mamma e papà, le altre schifezze non le voglio sentire”. Critica anche le scuole, ree per lui di trasmettere la propaganda gender ai bambini.

Per quanto concerne la politica estera, è invece in favore di Trump e Putin. Quanto a quest’ultimo, in questi anni ha sempre criticato i dazi contro la Russia. Oltretutto, in Putin vede l’artefice di un “grande risveglio religioso cristiano“. Aggiungendo: “Ho visto in questo una luce anche per noi occidentali, che viviamo la grande crisi dei valori“. Chi glielo dice che la Meloni vuole ancora appoggiare gli ucraini?

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Una risposta a “Fontana, dai gay all’aborto: chi è il medioevale Presidente della Camera”

  1. Ciao Luca

    ti indico questo sito .

    A Nicea si decise che Gesù era “Figlio di Dio” e fu il primo “Dogma” della Chiesa Cattolica: ecco gli altri – il Dolomitiwww.ildolomiti.it
    Mai avrei immaginato quanto scritto . Io credo nel Dio che ha creato gli uomini e non nel Dio che hanno creato gli uomini . Le religioni sono come i partiti politici , ne hanno fatto di tutto e di più . Non uccidere il comandamento che non è mai stato rispettato . Abbiamo fatto le guerre sante. l’inquisizione . lo sterminio dei catari , la pena di morte in Vaticano e questo è solo la punta dell’ heisberg . Facciamo schifo io mi vergogno di appartenere a questa razza che di umano ha ben poco . Da quanto scritto hanno inventato chi era Gesù e si sono serviti di lui per ragioni politiche . I papi ne hanno fatto di tutte e di più , erano ricchi , principi ecc. Pensa ai Borgia e tanti altri . I partiti politici si servono delle religioni .

    Ciao Anna

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