Dopo 13 anni di attesa è finalmente approdato nei Cinema Avatar 2, sequel del cult animato che strizza l’occhio alla difesa della Natura. Tema tanto in voga in questi anni.
Avatar 2 risente della pesante eredità del primo episodio, che ad oggi detiene il record di incassi, ovvero 2,9 miliardi di dollari. Di cui 785 milioni ottenuti “in casa” e 2,1 miliardi all’estero, compresa la Cina che in via eccezionale distribuì il film contribuendo non poco a quei numeri straordinari.
Se invece si attualizzano gli incassi, risulta quinto, dopo Star Wars: Una nuova speranza, Titanic (sempre di Cameron), E.T. e Star Wars: Il risveglio della Forza.
Le premesse sono comunque ottime: nel solo debutto, Avatar 2 – Le vie dell’acqua ha incassato 1,4 milioni di euro e 165mila presenze nella sola Italia.
La Disney, che produce la pellicola, non se la sta passando molto bene tanto che da anni rischia il fallimento. E confida proprio nel successo di Avatar 2.
Avatar 2 potrebbe essere il terzo miracolo di David Cameron
Ad onor del vero, un record Avatar 2 ce l’ha già: come riporta Vanity Fair è costato oltre 350 milioni di euro, il film più costoso della storia e qualsiasi incasso inferiore ai 2 miliardi di euro sarà considerato un fallimento.
David Cameron ha già ammesso in una intervista a GQ di qualche mese fa che Avatar 2 costituisce «il peggior modello di business nella storia del cinema».
Oltretutto, mentre la pellicola sta uscendo, è già in post-produzione Avatar 3 mentre si stanno ultimando le riprese di Avatar 4. Insomma, si è atteso 13 anni per vedere un sequel, ma ce ne saranno ben 4 nel giro di pochi anni a cadenza biennale: 2022, 2024, 2026 e 2028. Una strategia folle, che potrebbe stancare il pubblico. Che intanto, anagraficamente, è diverso dal 2009.
David Cameron è un genio della macchina da presa. Nella sua carriera non ha diretto molti film, ma quei “pochi” hanno lasciato il segno, contro ogni aspettativa. Si pensi per esempio ai due Terminator, che a distanza di decenni mantengono ancora oggi la loro freschezza, anche negli effetti speciali.
E cosa dire di Titanic, un successone al botteghino, che ai suoi tempi infranse il record d’incassi. Malgrado tutti conoscessero il finale (la nave, si sa, alla fine affonda) ma è il racconto che coinvolge. Per quanto comunque si tratti di un disaster movie all’America.
Poi, appunto, Avatar del 2009. Un grandissimo successo malgrado si tratti di un film animato, straordinario se visto in 3D. Ed ora la Disney spera nel bis.
Perché Disney rischia il fallimento
Disney nei decenni ha dovuto spesso cambiare il proprio business model per cercare di sopravvivere. Del resto, il secolo di storia si fa sentire e bisogna continuamente adeguarsi ai tempi. E così, per esempio, arrivarono gli store per vendere i gadget, poi chiusi lo scorso anno, per restare solo online.
Ha aperto parchi a tema, ha acquisito ESPN, il famoso canale sportivo internazionale. Ma soprattutto la Marvel e la Lucasfilm (la casa cinematografica responsabile della produzione di Indiana jones e Star Wars). Ed ancora, per adeguarsi alla moda della tv digitale e delle serie tv, ha avviato Disney +. Piattaforma che è cresciuta con margini impressionanti durante la Pandemia, come del resto la diretta concorrenza (Netflix e Amazon Prime) ma frenati bruscamente col graduale ritorno alla normalità.
Come riporta Investire, altri problemi sono arrivati dall’inflazione, con la Disney che si è trovata in poco tempo a spendere di più per pagare i fornitori dei parchi a tema, l’energia, il cibo e tutto il resto. Dopo un periodo di chiusura dovuto ai lockdown.
Non a caso, durante la pandemia sono state licenziate più di 30 mila persone che lavoravano nei parchi divertimento. E, alla ripresa, ha dovuto anche fare i conti con la difficoltà di rimpiazzare la forza lavoro mancante.
Tutto questo per la Disney si traduce ovviamente in margini più bassi per l’azienda e quindi profitti minori.
C’è infine un ultimo aspetto da considerare: negli ultimi anni, la fabbrica dei sogni per antonomasia si è adeguata al politically correct, dunque a battaglie come quelle per la comunità LBTQI+ ma anche del movimento “Black lives metter“. Il che è anche nobile, per carità, ma è anche vero che molti genitori stanno evitando di mostrare cartoni animati ai loro figli.
Inoltre, rischia di allontanare quanti la pensano diversamente, non per forza razzisti e omofobi, ma semplicemente poco tolleranti a certe trovate di marketing mascherate da impegno buonista.
Vedremo se i simpatici ed eroici abitanti di Pandora cancelleranno le nubi della multinazionale americana.
Avatar 2 – Le vie dell’acqua trama
Qual è la trama di Avatar 2? Jake, dopo aver abbracciato la causa di Pandora, vive felicemente con Neytiri. Tuttavia, il pianeta Pandora nasconde ancora numerosi misteri. Non a caso, si ritroverà a dover combattere una nuova dura guerra contro gli umani di cui una volta faceva parte.
Avatar 2 – Le vie dell’acqua trailer
Ecco il trailer ufficiale di Avatar 2 – Le vie dell’acqua:
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