Mercoledì, serie Netflix accusata di razzismo

Mercoledì, serie Netflix accusata di razzismo

Neanche il tempo di veder sfumare le critiche e le accuse alla serie Dahmer (della quale abbiamo parlato qui), che un’altra serie Tv, sempre prodotta dal colosso Netflix, ne sta scatenando di nuove. Si tratta di Mercoledì, iniziata lo scorso 23 novembre, per la regia del grande Tim Burton.

Come si può dedurre dal titolo, la serie tv Netflix Mercoledì vede come protagonista uno dei personaggi de La famiglia Addams. Ovvero la figlia diabolica e dispotica, con tanto di scherzi e vendette senza alcuno scrupolo, della coppia composta da Gomez e Mortisia. Perennemente vestita di nero e con una caratteristica frangetta che sembra già fare proseliti tra le donne.

Nella serie, Mercoledì (nome originario Wednesday) è interpretata da Jenna Ortega. Nel cast però figura anche Christina Ricci, che interpretò magistralmente quel ruolo nelle pellicole anni ’90

Una famiglia, gli Addams, resa nota al grande pubblico tramite una divertente serie tv in bianco e nero anni ’60 – trasmessa per decenni anche in Italia – e film più recenti a partire dagli anni ’90.

Orbene, torniamo alla serie tv Netflix Mercoledì e vediamo perché è accusata di razzismo.

Perché serie Tv Mercoledì è accusata di razzismo

Come riporta Il New York Post, l’accusa di razzismo deriverebbe dal fatto che tutte le persone di colore, in questo show, appaiono come delle persone terribili.

Entrando nello specifico, l’attrice nera Joy Sunday interpreterebbe una ragazza cattiva. Mentre un altro attore di colore, Iman Marson, interpreta un bullo nonché figlio di un sindaco corrotto. Sindaco che peraltro possiede il Pilgrim World, museo che celebra pellegrini e colonizzatori.

Da Tim Burton nessuna replica. E dubitiamo che si abbassi a queste polemiche ridicole.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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