Colossi dello streaming come Netflix, Dazn, Amazon, Disney+ e altri stanno applicando costanti aumenti. Ecco cosa fare per risparmiare.
Tempi duri anche per lo streaming. Infatti, i colossi della Tv moderna, quella on-demand, dall’offerta molteplice e del Cinema direttamente a casa, stanno costantemente aumentando i prezzi. Il tutto, in barba al fatto che in questi anni, per le note vicende planetarie, hanno visto schizzare in su il proprio numero di abbonati e quindi i propri guadagni.
Dove ti giri ti giri, gli aumenti riguardano un po’ tutti i colossi: Netflix, Amazon Prime Video, Apple TV, Disney+, Dazn, Spotify, ecc. Certo, parliamo di un’offerta molto varia e specifica, quindi non si tratta di cambiare piattaforma per risparmiare, visto che poi si cambia anche totalmente la tipologia di prodotti e servizi offerti. Quindi come risparmiare?
Di seguito vediamo tutti gli aumenti già in corso, gli scenari futuri e qualche trucco per risparmiare.
Tutti gli aumenti di Netflix, Dazn, Amazon, Apple Tv+, Disney+, Spotify e Youtube
Come riporta Internet-Casa, occorre partire dal triste quadro degli aumenti:
Variazione dei Prezzi dei Servizi di Streaming | ||
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Servizio | Prezzo Precedente (€) | Nuovo Prezzo (€) |
Netflix | 11,99 – 15,99 | 12,99 – 17,99 |
Amazon | 3,99 – 36,00 | 4,99 – 49,90 |
Apple TV+ | 4,99 | 6,99 |
Disney+ | 8,99 | 11,99 |
Dazn | 29,99 – 39,99 | 40,99 – 55,99 |
Spotify | 9,99 | 10,99 |
In generale, l’aumento medio è stato del 33%. Una situazione insostenibile visti gli aumenti generali del costo della vita. E parliamo di beni non certo di prima necessità, ma di un semplice passatempo.
Perché gli abbonamenti Netflix, Amazon Prime Video, DAZN, ecc. sono aumentati?
In parte questi aumenti servono per compensare la riduzione del numero degli abbonati dopo il boom registratosi tra il 2020 e il 2022. Il che ha portato anche a un vistoso crollo del valore del titolo in borsa, dopo un rally costante. Netflix, per correre ai ripari, si era già inventata l’interruzione della condivisione della password. Politica che si è rivelata vincente, avendo guadagnato 5,9 milioni di abbonati in più nel mondo nell’ultimo trimestre!
Insomma, vale sempre la logica che questi colossi non guardano ai profitti ma solo alle perdite, cercando subito di porvi rimedio, senza alcun rispetto per l’utente finale. Senza contare che molte scene dei loro prodotti sono realizzate tramite intelligenza artificiale, il che porta comunque a un notevole risparmio di budget. Cosa che sta scatenando gli scioperi di attori e sceneggiatori.
Come evitare gli aumenti di Netflix, Amazon prime video, DAZN, Disney+, ecc.
Risparmiare purtroppo non è facile, anche perché queste piattaforme sono furbe e alla fine sanno come spremere i propri utenti. Qualche trucco per risparmiare potrebbe essere:
- sottoscrivere abbonamenti supportati da pubblicità: come quello di Netflix, che offre un piano a €5,49 mensili che include annunci pubblicitari;
- sfruttare le offerte promozionali periodiche per poi interrompere l’abbonamento quando la promo termina;
- valutare la condivisione degli account familiari, se permesso dal servizio;
- scegliere, se si può, pagamenti annuali che portano a risparmiare rispetto a quelli mensili.