Netflix in crisi: 3 brutte notizie per gli abbonati

Introduzione

La piattaforma per la fruizione di contenuti di intrattenimento in streaming, Netflix, rientra senza dubbio tra le società che hanno indirettamente beneficiato della Pandemia. Come accaduto per motivi diversi, per esempio anche ad Amazon o a Zoom, per restare in tema di piattaforme online.

Il numero di nuovi abbonati è cresciuto in modo straordinario, complici le restrizioni che hanno costretto molti ad abbonarsi per passare le interminabili giornate chiusi in casa. Sollecitati anche da ottime offerte che Netflix ha furbamente attivato, spacciate per vicinanza a quanti subivano il lockdown.

Anche il titolo in borsa ha registrato rialzi incredibili. Tuttavia, sia abbonati che titolo sono fortemente in calo, a causa del graduale ritorno alla normalità nel primo caso e, nel secondo, ad una naturale stabilizzazione del valore dello stock. Con molti investitori che hanno venduto per andare all’incasso, il che porta irrimediabilmente ad un calo del prezzo di un asset.

Ed ora, Netflix sta pensando di prendere seri provvedimenti per limitare i danni. In particolare, ci sono tre brutte notizie in arrivo per chi è già abbonato.

Netflix, il calo degli abbonati

Come riporta Libero Tecnologia, per la prima volta dalla sua nascita Netflix perde utenti invece che guadagnarne. Nel Q3 2022 la piattaforma ha annunciato di aver perso 200mila abbonati. Il che mette in dubbio le stime di crescita che la società americana aveva fissato intorno ai 2,5 milioni di abbonati.

Netflix ha anche essa patito la guerra in Ucraina, visto che il boicottaggio russo ha portato ad una perdita di 700mila abbonati. Sebbene preoccupino di più le perdite subite “in casa”: in USA e Canada ha perso 600 mila abbonati a causa dei recenti aumenti di prezzo degli abbonamenti.

Perché Netflix in crisi

Le ragioni sarebbero individuabili, oltre che appunto nel graduale ritorno alla normalità, anche nella concorrenza molto agguerrita. Su tutti quella di Prime video di Amazon, che di recente si è pure accaparrata la Metro Goldwin Mayer. Ma anche Disney+ non scherza, oltre alle tante altre piccole e medie piattaforme americane che finiscono per erodere utenti.

Ma c’è anche un problema tutto interno alla piattaforma: quello degli account condivisi dagli utenti che “offronola loro password ai non abbonati. A detta della società ciò causa il mancato abbonamento di ben 100 milioni di utenti, 30 milioni dei quali nei soli Stati Uniti e Canada.

Netflix cosa cambia per abbonati

Veniamo ora alla controrisposta di Netflix per mitigare la crisi. La quale suona più come una triplice brutta notizia per chi è già abbonato.

Guerra alla condivisione degli account

Netflix sta già inviando dei messaggi agli utenti in caso di sospetta condivisione in violazione dei termini di utilizzo, arrivando anche a bloccare la visione sullo schermo a scrocco“.

Abbonamento più costoso

In via sperimentale, in paesi come Cile, Costa Rica e Perù, lancerà un abbonamento leggermente più costoso che permette la condivisione della password con due persone al di fuori del nucleo familiare. Potrebbe essere esteso anche agli Usa e anche all’Europa.

Maggiori pubblicità

Il CEO di Netflix, Reed Hastings, ha lanciato l’ipotesi di un abbonamento a costo ridotto, ma con le pubblicità all’inizio dei film e delle serie TV. Il che potrebbe essere un problema a chi ama le fruizioni in streaming proprio per le mancate fastidiose pubblicità.

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