Apple car addio: anche la Mela rottama il progetto delle auto elettriche

Apple car addio: anche la Mela rottama il progetto delle auto elettriche

Apple car è un progetto avviato dal colosso di Cupertino nel 2014, quando le auto elettriche erano considerate il futuro certo, ora viene definitivamente messo in garage da Tim Cook.

Il mondo delle auto elettriche incassa un altro duro colpo, tanto che ormai non si contano più. Tra progetti falliti e dietrofront dei colossi automobilistici. Mentre altri stanno pagando a caro prezzo la riconversione della propria produzione tradizionale e sempre più scetticismi cominciano a popolare le menti dei Ceo. Il progetto Apple car è un chiaro esempio di tutto questo.

Avviato dal colosso di Cupertino nel 2014, quando le auto elettriche erano considerate il futuro certo, ora viene definitivamente messo in garage da Tim Cook, come noto alla guida di Apple dopo la morte di Steve Jobs.

Il che è tutto dire, visto che proprio in questi ultimi anni si sta parlando con insistenza di questa tipologia di vettura, spinta a colpi di allarmismi sui cambiamenti climatici. E invece, proprio adesso, Apple vi rinuncia, puntando invece sull’Intelligenza artificiale. Il nuovo mantra tecnologico del momento.

Perché Apple rinuncia alle Apple car

Come spiega Il giornale, per Tim Cook è meglio investire massicciamente nell’intelligenza artificiale generativa, quella in grado di creare nuovi contenuti e idee, come conversazioni, immagini, musica e video. Non a caso, proprio a inizio anno, Apple ha rilasciato il suo primo visore per realtà virtuale: «Vision Pro».

Inoltre, il colosso di Cupertino virerà la maggior parte dei dipendenti impegnati nell’ormai defunta Apple car nella implementazione dell’Intelligenza artificiale. Tuttavia, non è esclusa una fuga di quanti, proprio per le conoscenze nel campo dei software e della guida autonoma, potrebbero essere chiamati dai colossi delle auto proprio per avvalersi di persone esperte.

In fondo, Apple lavora da anni al progetto di una propria auto elettrica. Se è vero che il progetto è stato avviato ufficialmente nel 2014, e fin dal 2008 che Steve Jobs aveva gettato le basi. Inoltre, Steve Jobs aveva pensato a un’auto dove sarebbe stato possibile fare telefonate, scrivere messaggi e navigare senza staccare le mani dal volante. Ma Jobs sarebbe morto tre anni dopo e, come scritto qui, con la sua dipartita Apple ha smesso di immaginare il futuro concentrandosi più sui fatturati.

Tuttavia, la scelta di mollare le auto elettriche viene vista di buon occhio dal mercato finanziario, con il titolo che ne ha beneficiato. Come è accaduto per altre aziende quotate in borsa che hanno preso le stesse decisioni.

Xiaomi e Google insistono

Ma c’è chi dice sì. In Cina, per esempio, Xiaomi, che produce smartphone Android, ha appena annunciato un nuovo veicolo elettrico. E lo stesso vale per Foxconn, principale partner produttivo di Apple, che ha dichiarato di lanciarsi nei veicoli elettrici.

E poi c’è Google con la sua auto-robot dalla forma di «ovetto», priva di volante e pedali, chiamata Firefly. Incidenti mortali permettendo…

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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