Entrambi partorite da Amici e finite spesso a Sanremo, Elodie e Annalisa sono l’emblema della “musica da guardare” di oggi.
La musica italiana, come un po’ quella di tutti gli altri paesi, annaspa da tempo. Complice la crisi di nuove idee da un lato (dagli anni 2000 si è assistiti a un appiattimento totale) e quella economica dall’altro, con le case discografiche che ormai non vendono più dischi da tempo.
Ed ecco che i biglietti dei concerti costano cifre assurde, perché quella è diventata la fonte di guadagno principale per gli artisti, anche se poi alla fine va solo una piccola parte della torta, dato che va spartita con i musicisti, gli enti locali dove si tiene l’evento, il service che organizza palco e luci, la SIAE, i canali di prevendita, ecc. Sebbene poi il cantante o il gruppo protagonista del concerto è l’unico a essere preso di mira.
Tra le protagoniste della scena musicale italiana troviamo Elodie e Annalisa – all’anagrafe rispettivamente Elodie Di Patrizi e Annalisa Scarrone – uscite entrambe dal talent show Amici e più volte presenti a Sanremo. Insomma, i soliti circuiti inevitabili se si vuole sfondare.
Elodie e Annalisa, la musica da guardare di oggi
Ormai le si vede presenti a tutti gli eventi trasmessi in tv, con fisico statuario ben in vista grazie ad abiti succinti che lasciano poco spazio all’immaginazione. Mentre le canzoni sono quelle Pop, costruite a tavolino per finire in radio e in tv. Con i loro ritornelli che scavano nella testa come un verme nella noce, dando vita ai cosiddetti tormentoni.
Elodie propone brani dal taglio arrabbiato, da storie d’amore tormentate, ora finite, ora in procinto per esserlo. Annalisa, invece, canta un mood più spensierato, dove non manca il sentimentalismo ma in chiave moderna e trasgressiva.
Attenzione però a chiamarli “modelli sbagliati“, perché alla fine ogni epoca ha avuto i suoi accusati. Ozzy Osbourne, Kurt Cobain, Marilyn Manson, ecc. Certo, questi erano veri artisti e facevano musica, almeno.
Una musica da guardare, insomma, dove bisogna mostrare la dea di turno per assicurare il successo dell’evento. Trasportate come sono insieme agli altri “artisti” come un tempo facevano le carovane dei circhi. Proprio come canta Ligabue, ormai finito da tempo pure lui nel circo massimo della canzone italiana
e poi abbiamo già chi ci porta fino alla prossima città. Ci mette davanti a un altro microfono, che qualche cosa succederà…
A me no XD
Ma quante scemenze hai scritto senza fondamento, non è che per essere ribelle devi scrivere idiozie