Anche Marilyn Manson vittima del Metoo: le pesanti accuse rivolte al Reverendo del rock

Marilyn Manson mi ha sempre inquietato come personaggio. Ricordo ancora quando da adolescente, in una galleria commerciale da poco aperta nel mio paese, vidi la copertina del suo terzo disco in un cartonato gigante: Mechanical animals. Era il 1997, all’epoca avevo 16 anni e la musica, dopo l’elettronica dominante degli anni ’80, ritrovava le chitarre elettriche del decennio precedente. Sebbene il rock non fosse più ribelle ma arrabbiato, inquieto, forse rassegnato.

Portavoce di questa nuova corrente erano i Nirvana, con alcune deviazioni scandalistiche ereditate sempre dagli anni ’70, alla David Bowie o Alice Cooper. Sebbene con maggiori fini ed inclinazioni commerciali.

Negli anni quella sensazione di disgusto e di repellenza nel vedere i videoclip ed ascoltare la musica di Marilyn Manson (che in realtà è il frontman dell’omonimo gruppo) è rimasta intatta. Anche se ho realizzato che il personaggio servisse soprattutto per alimentare una esigenza discografica, mai venuta meno con l’incedere del tempo. Il nome stesso di quello che si è auto-proclamato un Reverendo satanista, incarna la doppia faccia della società contemporanea. Da un lato basata su una apparenza fragile, Marilyn, e dall’altro su una insana follia che dorme nell’inconscio di ognuno di noi: Manson.

Orbene, oggi sembra che quel mondo che per decenni ha tollerato Brian Hugh Warner (suo nome anagrafico), nonché sfruttato, abbia svelato il suo lato più controverso e disturbato.

Ecco le accuse più pesanti a Marilyn Manson, in pieno stile MeToo.

Accuse a Marilyn Manson di Evan Rachel Wood

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In pieno stile MeToo, le accuse a Marilyn Manson sono arrivate dopo tanti anni dal loro presunto verificarsi. L’attrice ed attivista per i diritti femministi, Evan Rachel Wood, la quale in un post su Instagram parla dopo 14 anni dalla fine del loro rapporto delle violenze fisiche e psichiche che il rocker ha perpetuato per anni su di lei.

Questo il suo post:

Il nome del mio aggressore è Brian Warner, noto anche al mondo come Marilyn Manson. Ha cominciato a usarmi violenza quando ero adolescente e ha abusato di me in modo orribile per anni. Sono stata sottoposta al lavaggio del cervello e manipolata fino alla sottomissione. Ho smesso di vivere nella paura di ritorsioni, calunnie o ricatti. Sono qui per smascherare quest’uomo pericoloso e chiamare a raccolta le molte industrie che gli hanno permesso di prosperare, prima che rovini altre vite. Sono con le tante vittime che non staranno più zitte

La Wood ha anche aggiunto in un post successivo che Manson sarebbe un nazista e che per anni le rinfacciava con disprezzo delle sue origini ebree. Disegnando pure molte svastiche.

Inoltre, come fa notare Il primato nazionale, Evan Rachel Wood non è nuova ad accuse del genere verso altri personaggi. Come l’aver etichettato Kobe Bryant quale stupratore all’indomani della sua morte, per un caso di presunti abusi sessuali del 2003 su una cameriera. Il campione di basket ammise di aver avuto una fugace relazione con lei, ma negò sempre ogni accusa. La cameriera ritrattò la sua posizione, magari a suon di dollari, chissà. La Wood ha poi cancellato il tweet, anche alla luce delle tante polemiche scatenate.

Marilyn Manson ha però parlato di manipolazioni e del fatto che i suoi rapporti intimi siano stati sempre consensuali:

Naturalmente la mia arte e la mia vita sono state a lungo oggetto di controversia, ma queste recenti affermazioni su di me sono orribili distorsioni della realtà. Le mie relazioni intime sono sempre state del tutto consensuali con partner che la pensano allo stesso modo. Indipendentemente da come e perché altri scelgono di travisare il passato, questa è la verità

Marilyn Manson accuse quali sono

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Apriti cielo. A carico di Marilyn Manson sono arrivate molte altre accuse. Come quella della fotografa Verorica Von Stein, contenuta in una intervista rilasciata al tabloid britannico “Daily Mirror“.

La fotografa sostiene che Brian Warner avrebbe costretto le fan a sottostare a giochi perversi, facendole prima ubriacare e poi spogliare. L’episodio risalirebbe ad un post-concerto del 2012 in un’arena di Glasgow, il SECC.

Come riporta Rockol, la donna, oggi 29enne, sostiene di aver assistito al concerto sotto palco e di essere poi stata scelta insieme ad alcune fan da alcuni assistenti del cantante per un after-show party sul tour bus. Manson ad un certo volle fare un gioco, senza però forzare nessuno. Chiese alle donne di spogliarsi, per fare una gara a chi avesse il miglior lato b e il seno migliore. Alcune testimoni rimaste anonime parlano invece di obbligo, altre anche di palpeggiamenti da parte del cantante oggi 52enne.

L’ex chitarrista della band, Wes Borland (oggi dei Limp Bizkit), che ha suonato con Manson per 9 mesi, ha confermato le accuse della Wood e di tutte le altre donne. Essendo stato a casa sua quando i due stavano insieme.

A fargli da eco il deus ex machina dei Nine Inch Nails Trent Reznor, che già in passato aveva litigato con lui. Reznor fu il primo, nella prima metà degli anni Novanta, a credere alle capacità artistiche di Brian Warner mettendolo sotto contratto per la sua etichetta discografica e producendo i suoi primi due album.

Anche la cantante dei Motion sickness, Phoebe Bridgers, conferma le accuse Marilyn Manson. Ammettendo di essere stata una sua grande fan e che quando è stata a casa sua, Manson gli aveva parlato di una stanza degli stupri. Sebbene poi abbia ammesso che tutti sapevano dei suoi comportamenti.

L’etichetta discografica sapeva, il management sapeva, la band sapeva. Prendere le distanze adesso, fingendo d’essere scioccati e inorriditi è patetico

Ma non solo donne. Anche l’attore Corey Feldman, oggi 50enne e noto soprattutto per i film anni ’80 Goonies o Stand by me, già accusatore degli abusi perpetuati a Hollywood, si accoda alle accuse a Marilyn Manson. Come riporta Rolling Stones, l’attore affermò che il cantautore sia stato ossessionato da lui per vent’anni, e che aveva cominciato a molestarlo a una premiere a New York.

Una sera, racconta Coleman:

mi ha preso la faccia di fronte alla folla e mi ha baciato con il suo rossetto nero, che non sono riuscito a levarmi di dosso per tutta la sera

L’ex moglie Dita von Teese, modella famosa soprattutto per i suoi spettacoli in stile burlesque, ha invece preso le distanze dalle accuse rivolte all’ex marito, pur rispettando ed invitando quanti sono stati vittima di abusi a parlarne. Ella infatti ha affermato che il divorzio è stato causato da altri problemi, come l’infedeltà e gli abusi di droga.

Marilyn Manson ora scaricato da quel sistema che lo ha sfruttato per anni

marilyn manson canzoni

Dinanzi a tutte queste accuse, il sistema ha già condannato Manson. Scaricandolo dopo averne fomentato e sfruttato l’immagine per un quarto di secolo. Infatti, Manson è già stato scaricato dalla sua etichetta, la Loma Vista, e da Tony Ciulla, che è stato il suo manager per 25 anni. Analogo provvedimento è stato preso da Amc Networks che ha fatto sapere di non voler mandare più in onda il segmento della serie Creepshow che prevede la presenza del musicista.

Altre accuse probabilmente arriveranno e altri provvedimenti contro il cantante. Già in passato accusato di suicidi da parte di fan e della strage alla Columbine High School, per opera di Eric Harris e Dylan Klebold. I giovani entrarono armati fino ai denti, uccidendo 12 studenti e un insegnante. Per poi togliersi la vita.

Dunque, a muovere quella strage sarebbero state le sue canzoni e non un sistema, come quello americano, che consente facilmente di armarsi e fomenta fino all’esasperazione temi come la competizione e l’egoismo. Nello stesso giorno della strage, ironia della sorte, gli Usa bombardarono il Kosovo con gli aerei partiti peraltro dall’Italia. Confermando l’ipocrisia del tutto.

Siamo al solito discorso. Rispetto pienamente quanti sono stati vittima di Marilyn Manson e del suo fascino perverso ed oggi hanno avuto il coraggio di denunciarlo. Volendo pure sorvolare sui tanti anni trascorsi, perché magari occorre anche prendere coraggio, mi chiedo: non sai a cosa vai incontro avvicinandoti ad un personaggio come lui? Che magari nel privato è costretto a recitare la parte che lo showbiz gli ha imposto?

Lo stesso manager che oggi indignato lo abbandona, o la casa discografica, non sapevano nulla su di lui? O, come immagino, fingevano, e oggi per salvarsi il deretano ne prendono le distanze? A me la sua musica non è mai piaciuta ma quanto sta avvenendo non fa che confermare quanto con le sue canzoni disturbanti abbia avuto ragione nel raccontare tutta questa “Beautiful people“.

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